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Mentre su Benares e nel
Gange stava cessando di piovere, e
oltre i pinnacoli e gli stendardi dei templi adiacenti, dal vicino Gath di
Manikarnika i fumi dei roghi delle cremazioni seguitavano a
levarsi nell' umidore balsamici della fragranza di sandalo
, standocene
seduti, io e K., l'uno di fronte all' altro sulla veranda
della Scindhia Guest house, poc'anzi ho tentato di spiegare al mio amico le
quattro nobili verità che sono la realtà vivente del pensiero di Buddha,
prima di recarci questo pomeriggio nel parco di Sarnat, dove per la prima
volta furono enunciate a degli uomini che ne fossero i
seguaci.
Traendo soccorso dal volume, che mi sono portato appresso,
della storia
delle religioni curato da Filoramo, ho attinto al lessico
sanscrito e hindi perchè K
potesse comprendermi, lo stesso lessico di parole significanti il sacro
quali aaarti, asnan, di
cui gli avevo già chiesto il senso, e che avevano trovato riscontro
in quanto ci era accaduto, quando, all' atto di distaccarci dalla sua
famiglia, mi sono sciolto in un nodo di pianto alla vista di
ho visto sua madre che
lo benediceva ponendogli le mani sul capo, e ho visto il mio amico
toccarle i piedi per attingere da lei, con l'ashirwad, la forza
della grazia di vita che la madre ha sacralmente acquisito, anticipandolo nell'
esistenza e trasmettendogliela
(E' la superiorità che K
riconosce a me stesso, in ragione del solo fatto che di lui sono
più anziano, al punto che mi ha detto che non vuole fare che ciò che io
voglio, e che mi ha dato il consenso a che finanche lo
picchi, se seguita a non capire che spreca e dissolve il mio aiuto,
fin che non impara
a risparmiare o a spendere al meglio il denaro che gli verso.)
ha lasciato la moglie, e la
figlioletta e il suo bambino nella sua nuova casa in affitto, dotata
di frezeer, televisore e climatizzatore, senza avere ancora una canottiera
di ricambio, e che il paio di scarpe che gli ha prestato il fratello.
Ero io il bastonabile,
piuttosto, quando sul far dell' alba del giorno in cui siamo partiti
per Benares, gli ho puntato l'indice contro, al suo risveglio, nel
letto accanto, della stanza migliore dell'albergo in cui
lavora in Khajuraho, dopo che non avevo chiuso più occhio durante
l'intera notte, ed avevo già completato di fare i bagagli per
partire senza di lui, per il solo fatto che mi aveva detto che
gli pagassi gli abiti che si era già comperato senza chiedermelo
prima, non disponendo che di due paia di pantaloni, di una maglietta, di
una camicetta.)
"Per Buddha la vita, ogni vita, la
mia vita, - ho iniziato ad esporgli, - la tua, quella di tua moglie, dei tuo figli, è
dukkha .
Già quando nasciamo, the life is dukkha,
per il bambino che
nasce, nel suo primo respiro, come per la madre nel dargli
la vita.
Quando diventiamo vecchi,
come io sono già, la vita è dukkha, e così dicendo ho alluso alla mia gamba
artrosica, che ripercorrendo i Gath, nello loro scalinate,
ieri mi ha fatto talmente soffrire e più volte cadere. "
Some time, yes" " not,
very frequently the life is dukkha, "Se abbiamo una moglie,
degli amici, dei figli, proprio per questo la vita è dukkha, perchè ci
piace stare insieme a loro e dobbiamo separarci, io ora da mia madre, mia
madre da me. ( e K ha compreso quanto per me lei abbia dell'
attaccamento, poichè mi ha cercato sul suo cellulare in Khajuraho,
- tu da tua moglie, da tua madre, dai tuoi bambini. Abbiamo
paura di perdere i nostri cari, e
stare insieme è veramente difficile. Se
viviamo, ogni giorno ci angosciamo, patiamo soka, oppure abbiamo cattivi
pensieri, daurmanasya, quando non ci lamentiamo, o soffriamo
upayasa,
la perdita di
forze." Lo stillicidio della pioggia veniva
cessando, i pellegrini si riaddensavano nei chioschi delle pujas, ed
io ho cessato il leitmotiv della pena di vivere, per passare alla seconda
delle nobili verità di Buddha. "Per Buddha noi soffriamo
perchè sentiamo trsna, sete delle cose che vogliamo, noi vogliamo
averle, per provare
Kama di esse, e vivere è cercare di avere
kama : kama di stare con
i nostri cari, kama come io e te di andare nel Nepal, insieme, kama
di godere di tutte le cose che abbiamo,
Kama, desiderio delle cose che vogliamo. "E' kama ogni vita,
ogni Bahava." La parola mi era suggerita dal libro di cui
ripercorrevo le pagine, per fargli attingere la terza delle nobili
verità. E
La sua replica, al mio uso del termine, mi lasciava intendere
che stava comprendendo ogni cosa, mi agevolava a fargli comprendere ancora
di
più
"The bahavi, the sadu... "Sì,
ma la vita di un sadu ci insegna , come
quella del Buddha, che è possibile vivere senza più dukkha,
senza più la trsna del Kama. Come
il Buddha un sadu non soffre perchè non ha più niente, non ha più
moglie, non ha più figli, ha lasciato la famiglia e gli amici e vive di
niente. No more trsna, no more Khama. Il
vero sadu, che non chiede bakshish, -come ci eravamo già trovati d'accordo
a
sostenere, - che non cerca di parlare con
nessuno, è sorridente/ è
tranquillo, e non è
preoccupato, senza più niente, vivendo da
solo nella
foresta come in mezzo alla folla, qui a Benares. Ora puoi capire
che in che
cosa il dharma è lo stesso, nel buddismo e nell' induismo. Vedrai, nel
Nepal, quanto spesso il buddismo e l'induismo mescolano le loro
acque il buddismo è lo stesso che l' induismo,
l' induismo che il buddismo . Aveva inteso,
aveva inteso, mi ha fatto cenno l'amico: "
Nothing, and no more dukkha", e per esprimere la sua comprensione ha
assunto i mudra di un sadu, gli stessi del Buddha, ed ha iniziato la sua
preghiera interiore, nell' impermanenza che volgeva al sereno del cielo di
Benares. a
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