"Vive ancora, mi ha detto, accostandosi ad un rondoncino che era caduto sulla pavimentazione di uno degli interni delle fortificazioni
alte di Daulatabad, in cui la mia visita al luogo di deportazione di un intera
popolazione urbana perpetrata da Mummad Tugluq, quando volle trasferirvi
gli abitanti di Delhi, si raccordava, a oltre 1400 chilometri di
distanza, alle testimonianze della civiltà tugluqide che avevo visto a
Delhi, in Firuz Shah Kota e in Hauza kass, e quindi in Jaunpur, ricaduta
sotto tale dominazione al suo ristabilirsi in Delhi
Con che pena ho raccolto l'animaletto palpitante, chiedendomi che potessi mai
fare per lui.
"Lascialo qui", mi ha indicato l'amico, quando ci siamo ritrovati presso il
ripiano di una ampia finestra, nell' ala accanto del forte che dava sulla voragine della
rupe.
Ve l'ho deposto, assecondandolo, senza che riponessi alcuna speranza
in ciò, nel recarlo dove mi indicava tenendolo palpitante entro il palmo della mano.
Per le scalinate scolpite nella roccia eravamo già sottostanti
il palazzo, quando K. mi ha invitato a volgermi al cielo plumbeo di nubi
ch'erano gravide
di nuova pioggia.
" I suoi genitori sono giù venuti a dargli aiuto, ora che non ci
siamo più noi."
Degli uccelli, infatti, facevano intanto ritorno in volo, stridendo forte, ruotando in
prossimità dell' ala del palazzo un cui giaceva il rondoncino
"Non bisogna separare i figli , i piccoli degli uccelli dai genitori.
Se puoi lasciarli su delle pietre, prima o poi i genitori verranno a
prendersi cura"
E cosi era stato, rallegrando la visita che si incupiva di
Daulatabad,
nella ripida discesa che ci riconduceva alle cinte cerchie
al piano di magnifiche mura,
a
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