|
Lasciata Bodhnat, sotto una pioggia intermittente, il mio amico
soltanto, in quanto hindu, ha potuto accedere al tempio di Siva
Pasupatinat, mite e mansueto Signore degli animali.
Abbiamo costeggiato le sue mura di cinta che digradavano verso la
Bagmati, e ci siamo posti a sedere ove potevamo fronteggiare il tempio, al
di là di uno dei ponticelli sotto i quali la Bagmati
trascorreva torbida, recando al Gange le ceneri dei defunti che dopo la
cremazione vi erano disperse dai ghat prospicienti. Le sue acque vi
sopraggiungevano d'impeto, da una forra ancora tutta ammantata d'alberi,
svoltando turbolente tra il sopraelevarsi di chattya, di monasteri e
di ricoveri.
Vi ci intrattenevamo, già sul far del crepuscolo, quando abbiamo visto
che il corpo di un uomo veniva deposto sul gradino
più prossimo alle acque del ghat ch' era riservato alla famiglia
regnante.
Uno degli assistenti ha
prelevato dell' acqua e gli ha bagnato la fronte: benché quel corpo
permanesse esanime, ho voluto credere che l' uomo fosse solo svenuto, e che
così rinfrescandolo si intendesse rianimarlo.
Ma una bambina ha
lanciato delle grida strazianti ed è stata portata via, è sopraggiunto
un uomo che ha tastato il polso del corpo e l'ha lasciato ricadere,
un altro è accorso con un sudario bianco in cui l'ha involto.
Il cadavere è rimasto così esposto
mentre dei bambini si tuffavano accanto, e risalivano a riva,
le scimmie frugavano tra gli avanzi dei roghi in cui era venuta la
cremazione, i passanti e gli astanti si intrattenevano sui gradini più
alti e lungo il ponte, senza riservargli sguardi o commenti.
Io e il mio amico K. stavamo riscendendo
la collinetta del fiume in cui avevamo assistito a tutto, dopo che una
muta di cani ringhiosi, in lontananza, ci aveva dissuasi dall' inoltrarci
nella cerca di un lingam di Shiva con la immagine, del dio quando alle nostre
spalle è sopraggiunta la moglie in lacrime del morto, urlando il suo
dolore tra le donne al seguito che la soccorrevano.
Lasciando il sito, nell'
imminenza della sera, mentre negli squarci di sereno, del cielo piovoso,
si levavano a noi di fronte i fumi dei roghi delle cremazioni,
" K., rammemoravo al mio amico-, ti ricordi l' immagine del
Kalo Bahirava nell' Hanuman Dhoka, qui in Katmandu? Ecco, l uomo
morto, la bambina che urlava, la donna che piangeva in lacrime, i
cadaveri i cui resti bruciano sui ghat, sono il Shiva Bhairava di cui ti
parlavo".
,
|
|