Sogno Perchè mai, ora mi chiedevo, mi ero cacciato in Per quale ricongiungimento, mai, Vedevo uscirne oramai rassegnati al peggio i miei colleghi consueti, che mi presagivano che mi avrebbe atteso. " Insolentiscono, ti scagliano contro di tutto, devi attenderti anche che ti sputino addosso..." E nessuno che intervenisse.... Avrei usato i toni duri, mi riproponevo nell' entrarci dentro, c'era pur anche l'autorità di polizia cui rivolgersi, per queste cose, pur nel rifarmi ai loro interessi, a quanto con l'altro insegnante avessero già svolto... Ma tranne il disordine dei banchi, in quella classe di giovani menadi e di disfatti ( disparati) ragazzi, Era l' Erano Anche la mia passione per le carni succulente poteva giovarmi, in quella scuola di cucina in cui ero finito, nonostante i miei gusti vegetariani che mi facevano diafano al loro contatto... Ma in quella casa, da quelle corti di orme nel fango, quali amici, sconosciuti, Tutto come era previsto, nel copione Ma solo che facessi esperienza della città, e sarei 12 aprile Quando stasera sono giunto sul tardi alla punta del lungolago, vi ho ritrovato soltanto i due germani che sono rimasti, da che è scomparsa venerdì scorso la femmina, con il suo consorte. Ed è è soltanto perché l'altra sera li ho seguiti fin che non sono dileguati al largo, che ho potuto intravederli nelle loro vaghe parvenze che vi fluttuavano lontane, e vi disparivano nella chiaria azzurra illuminata dai bagliori a riva. Li ho richiamati, tuttavia, con un ripetuto cenno affettuoso: " Ehi, ehi, ehi...". E allora è successo che essi che erano distanti già decine e decine di metri, hanno invertito il tracciato del cuneo della loro scia nell' acqua, che ha preso a puntare indeflettibilmente verso riva. Dove sono emersi dall' acqua e mi sono venuti incontro, incontro alla promessa di leccornie ch'ero per loro... E Domenica erano intimiditi a riva da un branco di cigni che vi era uscito dall' acqua, insieme a due folaghe particolarmente intraprendenti. Era una giornata piovosa che non li invitava al largo, dove invece sabato spaziavano magnificamente nello splendore delle acque irradiato dal sole, disertando il piccolo cabotaggio limicolo e l'approdo ai miei richiami succulenti. Mentre domenica, quand'era già scuro, è bastato che mentre stavano a riva essi abbiano inteso delle voci nell' aria, di altri germani di passaggio o distaccaisi dai rami, perché Sempre più è via, o a sé stante, l'anitra che è il guardiano del gruppo: già domenica è rientrato/a dopo un certo lasso di tempo da un intercettamento, ed io anche ieri ho finito per dovermi unire Finchè un loro grido, mentre vi indugiavano ferme, intente fisse all' orizzonte del lago, mi ha avvertito che stava planando, e istantaneamente Stasera, invece, è sopraggiunto quando non credevo più che facesse ritorno, nuotando attorno alla punta senza che abbia potuto discernere Non ho potuto più dargli che il poco biscottino che mi era rimasto. Poi si sono riuniti oltre i canneti dove si sono arrestati. E li ho lasciati, i miei anitroccoli, che guazzavano a riva nel chiarore notturno, tracciandovi il cuneo di una luminescenza la cui scia avanzava nel buio. 16 aprile 2000 L' altro ieri, venerdì, come spiegavo ad un uomo che con le sue bambine dava da mangiare a riva alle mie anitre, prima a quelle rivierasche poi a quella di pattugliamento, quand'è sopraggiunta, insieme ad un altro germano maschio che è stato accolto nel gruppo, è accaduto che per la prima volta le abbia viste cedere nel dominio E ieri, ancora, altri gruppi di anitre sono venute approdando incontrastate nel loro tratto di costa, mentre le mie anitroccole abituali, sospintesi al largo, sono riapprodate presso il capo opposto della insenatura, dove, oltre degli attracchi e delle imbarcazioni fluviali, una tavola al largo, sporgente dalle acque, offriva alla mia prediletta, cui si sono unite le altre, una zattera fissa su cui sostare nel sole rilucente nelle acque. Ho atteso a lungo finché non sono venute a riva, dove un lembo di terra mi offriva la sporgenza fradicia e folta di vegetazione spontanea, su cui le ho raggiunte con le mie cibarie, che ho dovuto laciare a loro ghermire in acque malfide nella loro oleosità bituminosa. In un cielo grigio-rosa, irradiandolo di bagliori, vedevo il sole calare di fronte, oltre il diramarsi dei pioppi sulle acque lacustri del loro territorio abituale, che ora che da esse era dismesso, o in via di perdizione, guardavo con la nostalgia con la quale ci si volge a ogni lembo di questo mondo, in cui si crede che di avere ritrovato E dire che anche giovedì, quando I loro maccheroncini li ho dovuti destinare a un gatto nella cui macchia scura, intravista tra l'erba, mi sono imbattuto lungo la strada dell'argine, al ritorno, fissa E anche ieri, quanto mi rimaneva della pasta che avevo cotto per i miei anitroccoli, della confezione dei miei biscottini, l'ho ceduto ai due anitroccoli, il maschio e la femminuccia, che con una folaga vagavano tranquilli lungo le loro rive perdute. La femmina del germano aveva la costanza, in ciò seguita dal maschio, di balzare ogni volta dall' acqua sul breve pontile di cemento in cui li gettavo e di venire a mangiarseli, per tuffarsi poi entrambi nell' acqua e risalirne di nuovo, in un balzo, per i successivi maccheroncini che vi facevo ricadere. Ero così almeno appagato che non fossero andate sprecate le mie cibarie, quando dalle acque, dal cielo, è planato a disperderli in fuga il mio germano di vedetta, ristabilendo Allora soltanto, quando mancavano poche decine di minuti all' inizio, mi sono ricordato del concerto di Pasqua in una delle chiese delle mie città, con musiche di Bach, di Buxteude,- l' "Actus tragicus", le "Membra Jesu nostri"- e mi sono affrettato per questo a rientrare fra gli uomini. E tale è il punto ora della situazione: del gruppo delle quattro mie anitrelle solo due sono rimaste, ma è di esse quella che mi è più cara, dal piumaggio sul dorso e sulle ali di soli toni bruniti, a contrasto con il bianco pettorale. Quella ch'era di guardia invece sembra sia trasmigrata O forse, piuttosto, egli che ne è il consorte sta assistendo l'anitra in cova. I due germani residui li ho ritrovati anche ieri era presso la punta cui si sono ridotti, di quello che era tutto il loro territorio, prima che oltre il canneto filassero al largo e vi disparissero; laddove Anche stasera, nella luminosità residua della insenatura, il germano che più mi è caro mi si è avvicinato, ed ha lasciato che a lui mi avvicinassi, senza più il vorace appetito degli altri giorni, quando il cibo veniva a distoglierlo dalle mie mani. Credevo che ci fosse una raggiunta coesistenza tra di lui e la coppietta che navigava un poco più al largo, con al seguito un' intraprendente folaga. Invece... è bastato che sulla cementificazione a riva il mio germano si lasciasse intimidire dal maschio della giovane coppia mentre pretendeva di respingerlo, che gli rivelasse isolato e solo la sua debolezza, perché quell' anitroccolo di lui più piccolo e giovane assumesse tutto l'ardire di andargli all' assalto, di mostrargli il becco per cacciarlo via, nel contendergli il cibo che gli lasciavo . Così agiva in tutta la giovine prepotenza con cui si rifaceva, sul mio caro anitroccolo, della intimidazione che invece come lui subiva, da parte di quella folaghina formidasbile. Lì a riva, sempre più a secco, sulla difensiva vana, il mio caro animale seguitava a lanciare il suo richiamo, inaudito da tre suoi consimili di passaggio al largo,( a lui indifferenti, o a nessuno dei quali era rivolto). Una mia inavvertenza, nell' allontanarmi, e l'anitroccolo che già l'aveva assalito e che siccome mi teme, ogni volta che mi avvicinavo Ne provavo pena mentre rimpiccioliva in solitudine/solo, si riaccostava e doppiava la punta, lanciando nel vuoto delle acque il suo richiamo a dirotto. Finchè dal canneto in cui di sera s' eclissa, è apparsa una anitrella maschio, in cui, per come si sono ricongiunti, sono stato felice di poter ravvisare il suo compagno ch'era accorso a unirsi a lui,
Solo allora, pur se quando hanno doppiato il canneto Distante e partecipe, nei riguardi della loro animalità, come permango distante dall' animalità sessuale di chi mi attrae e mi è inavvicinabile, e dalla cui natura ottenere la grazia di un minimo favore, di un orientarsi a me verso, mi è arduo e emozionante come volgere nei miei riguardi l' istintualità animale dei miei cari germani, alla cui spontaneità devo ugualmente consentire inesorabilmente. Così mi dicevo, racconsolando l'anima, mentre nella frescura del Venerdi santo ripercorrevo verso casa la costa del lago soffusa di luna. Poi, in quelle che furono le sue stanze, la mia anima ha pregato " Ma nel a che riapro le stanze dove atrocizzasti Torpore umano, il Tuo farsi nel mio rimpianto. 22 aprile 2000 variante: torpore umano, con Te il farsi polvere del mio rimpianto. Era l' ultimo giorno di vacanza pasquale, e mi stavo godendo il lago splendido di luce nel tardo pomeriggio, l' incanto del folto dell' erba dove erano riparati a riva un anitroccolo e la sua femmina, accanto a costei che che vi si era tranquillamente distesa in bell' agio animale; quando finalmente, quelli che avvisto al largo, sono i miei due cari anitroccoli maschi, ed io li richiamo e il cuore ancora una volta mi trema di gioia e di stupore, a che intendano il mio grido, il mio cenno che vengano, a che si dirottino verso riva dove mi raggiungono. Ma i due non sono ancora usciti dall' acqua, pimpanti, che hanno già fiutato ciò che avvistano, che non è più niente il mio allettamento Nella mia sorpresa confusa, in cui non mi capacito, alla vista di quanto mi sembra piuttosto l'aggressione di un attacco, quasi che colei l'avessero ritrovata, finalmente, adesso per fargliela vedere, mi sgomento quando vedo come l'uno, poi l'altro, col becco le raggiungono la nuca, sembrano mordergliela, finirla... Vorrei renderli innocui e tento di dividerli, anche in quanto temo Del resto, quel che stento a vedere è così differente da quel che ne dicono i testi, sui preliminari in cui la femmina medesima provocherebbe il maschio che sceglie a dei singolar tenzoni... Dunque assisto e li lascio fare, lascio che tutto sia consumato, è tale la foga dei miei anitroccoli, peraltro, che neanche la mia presenza incombente, o la mia voce che li sgridi, possono farli minimamente recedere... Ma basta che i due allentino la presa, nel bel verde, tra quelle tante margherite che vi sono fulgide, che lei istantaneamente ne profitta per distogliersi e convolare via con il suo anitroccolo, al largo del lago dove ciò che si è consumato si ricompone tra loro. Sono rimasti invece a riva i miei anitroccoli, e vi fanno la siesta tra il verde fiorito, il languore con cui socchiudono gli occhi sembra che non vogliano saperne più altro, neanche nel cibo rimastomi che a loro destino. E' all' incirca lo stesso sito, in cui stasera, Incurante di parere delirante al prossimo che mi sorprenda, li chiamo, che sono ancora al largo, e dal largo prima l'uno, poi l'altro, si interpellano e lasciano la rotta per dirigersi verso di me, che li vedo approdare e risalire a riva, raggiungermi sul dosso della sponda... Ma quando sfamatisi mi lasciano e si inoltrano tra l'erba fragrante, per ridiscendere nell'acqua dall'altra parte della punta, vi ritrovano quella femmina e il suo compagno La dolce femmina è nuovamente raggiunta e inseguita nell' acqua, tra i cui flutti i miei due ribaldi ci si mettono con foga, l' uno a sormontarla, l'altro suo complice per subentrargli Anzi riesce a sospingerli, assalitori e assalita, nello strepito e nella zuffa di uno scontro aereo al largo, di cui a riva resto in attesa degli esiti incerti. Un pescatore che mi è accsanto, trova il tutto un magnifico spettacolo per lui abituale Io gli dico degli antefatti recenti, di tutta la simpatia che nutro per i miei due gasglioffi, ma come ciononostante, dopo quello che hanno inflitto Ed eccoli i reduci, che rientrano nei due gruppi separati e divergenti di vincitori e vinti: la femmina con il suo maschio, più defilati e alla larga i miei due amici sbollitisi. E' il trionfo dei valori e dei legami di coppia, e una tantum ho modo di compiacermene anch' io. Cosicchè, quando il germano consorte e la sua trepida e umida femminetta toccano riva, affiatati e tranquilli, vengo in soccorso e sono di sollecito conforto ai vincitori, con quant' è la pastasciutta e con quanti sono i biscottini che i miei due cari aggressori hanno rifiutato. Sono approdati anch'essi poco distanti, ma a quanto pare, dopo l'insuccesso, in un saggio e quieto rispetto delle reciproche zone. Si acquattano dietro i giunchi che me li nascondono, nella lisciatura del piumaggio e nel filtraggio con il becco di quanto l'acqua può loro offrire di sostentamento. Ma temo o mi aspetto di assistere a un ulteriore azzuffio, quando il maschio di coppia si avventura nei loro paraggi, e mi predispongo all' ulteriore battibecco o conflitto terracqueo, per cielo, e tuttavia non è così; all' approssimarsi dell' altro, entrambi i miei infidi lasciano la riva e divergono al largo, ove sotto i velami (nubilaginosi) della luna che trapela nel cielo, l' oscurità non è tale, tra i bagliori a riva, che non possa vedere ancora a lungo, commovente, fluttuarvi il biancore del petto del mio germano più caro. Diverso Ne ho fatto forse una sorta di diverso, per il fatto che lui solo lasci gli altri germani per venire da me a riva, dove lui solo si accosta senza temermi, e indugia lungamente, isolato e in attesa, per poi al loro seguito rimanere distante se si riunisce, incapace di accoppiarsi o di volgere in fuga? In questi giorni mi si è semplificato il quadro, presumo, delle peripezie dell' universo dei germani in quello specchio d'acque. E la sex ratio che ne condiziona il decorso, per una rarità delle femmine rispetto ai maschi: così questi, ed è quello che attuano i miei due germani, devono raggupparsi in coppie di giovani scapoli l'uno all' altro fedeli, i quali solo provvisoriamente si aggregano in gruppo per poi scindersi nei loro binomi fissi. E quando, coalizzati in coppia, episodicamente insidiano le femmine che incrociano con un proprio compagno, gli esiti raramente sono a loro favorevoli. Non hanno l'ardire, e l'intraprendenza, che negli anitroccoli accoppiati con una femmina suscita invece la consuetudine con questa, e che anche a dei novellini, rispetto ad essi, assicura (dà) la determinazione che fa sì che la spuntino, che li volgano in rotta da costei e dal territorio che le assicurano. Ma nell' intasamento insolito, l'altro giorno, di anitre e anitroccolini e di maestosi cigni nell' insenatura della punta, a scomodare ancor più il maschio consorte e la sua femminetta, come non bastasse loro e agli germani di dovere continuamente schivare l'ostilità di quelle maestà regali, ogni volta che tentavano di eluderla per cibarsi dei bocconcini che a loro propinavo nell' acqua, è accaduto a entrambi di dovere come gli altri per amor di quieto vivere prendere il largo, quando si è fatta vedere e valere la folaghina che è insediata nel sito. Così alla fine, a riva, è rimasto solo il mio anitroccolo diletto, che ha sopportato tacitamente che gli facessi compagnia, finchè al largo, puntualmente come le altre sere alle 21,15 solari, Vertigo Ne trabocco ancora di gioia stupefatta e tremante, Come quel passerottino l'ho visto immobile presso la linea di spartitraffico del lungo ponte sul lago Solo che fosse rimasto lì ancora un poco, e la prima vettura che si fosse approssimata alla linea spartitoria l'avrebbe schiacciato. Non era possibile, che ciascheduna di esse incombenti, potesse avvistarne in tempo la piccolezza dell' essere sbigottito e inerme. Solo io potevo più salvarlo. Una risoluzione irremovibile mi ha dunque indotto a fermarmi, ad accostare la bicicletta ai bordi e ad avvicinarlo cauto. Astraendomi dalle auto che sopraggiungevano, che rallentavano accanto, l'ho accostato e senza emozionarmi sono riuscito a ghermirlo e a trattenerlo. Ma quando sono stato ai bordi l' emozione è sopravvenuta così palpitante, ho temuto tanto di non sapermi distaccare da lui e di lasciarlo andare via, che ho aperto il palmo e l'uccellino ha spiccato il volo. Ma era così rasoterra, che s'è arenato nel folto degli steli d'erba che ha raggiunto. Ve l'ho ricercato, mentre la testa che pulsava confusa mi si annebbiava, pervasa della sollecitazione a ritrovarlo, per trattenerlo, con l'intento di esaminarne lo stato di salute prima di affidarlo al volo. Quando l'ho rinvenuto con le ali impedite dagli steli d'erba, mi è parso così debilitato che non ho preso precauzioni quando l' ho riassunto in mano. Ed egli L' emozione, ancora agitata, quando già stavo percorrendo il lungolago cittadino, mi ha sollecitato ad essere di ritorno a quel punto, ed ho voluto esserci di nuovo stamattina, voglio ritornarci domani. Nel timore che lì, perdute le forze, senza il mio soccorso abbia a dibattersi in uno stato che diverrebbe la sua agonia, nell' apprensione di potervelo rivedere in qualche modo. Oscillante sul ramo, schiacciato sull' asfalto in cui si fosse avventurato di nuovo. Anche stasera 5 maggio
Nello specchio vuoto del lago, non una forma di germano, solo quella perenne folaga a riva. Finchè nella sera che calava, al largo ne ho scorto due gruppi, ed io ho lanciato il mio richiamo. " Ehi, Ehi, Ehi..." Che follia.... Eppure sembravano divergere dalla rotta prestabilita, separarsi gli uni dagli altri nell' accostarsi alla mia riva. Ma quanto restavano distanti, divaganti nella rotta. Io ciononostante non mi sono arreso, ho seguitato il mio richiamo: " Ehi, Ehi..." E mi sono volto Pareva essersi materializzato all' improvviso, anziché costituire la figura che si era ravvicinata Traboccante di gioia l' ho accolto che risaliva dall' acqua, sino a venire a nutrirsi del biscottino dalle mie dita. Ne era così vorace che quando il suo compagno è sopraggiunto, non gli ha fatto cenni di accoglienza ed ha lasciato che in volo prendesse il largo. Poi si è distaccato, con i suoi piedi palmati e sporchi di fango ha disceso i gradini che aveva risalito sino a me, e si è volto alle acque ed ai richiami che ne provenivano. Finchè puntualmente, come le altre sere tra le 21, 10 e le 21,15 solari, ha rotto gli indugi ed in un istante era già via, in volo verso che per lui è sopraggiunto nella vastità del lago. Ed io ero felice che liberamente fosse scomparso, come ero stato felice della sua oramai inaspettata apparizione. |