Bam
Bam 17 agosto 2002
Ho raggiunto Bam da
Isphahan,
via Yazd, quindi Kerman, stremato più nella mente che nel corpo, - e non avevo
ancora poggiato entrambi i piedi a terra che alla discesa
dall' autobus i tassisti mi si erano già avventati addosso, senza lasciarmi neanche
il tempo di accertare dove mi situassi sulle mappe della guida.
Già ero contrariato
che per
il prolungamento
Così a piedi, sotto la mole
dello zaino che si sta sfasciando, scansando
nella
guest house è stato lungo uscire
dal sonno, quindi dal dormiveglia, una volta, che lavati i panni sporchi, dopo la
doccia finalmente ho potuto mettermi a letto.
Dunque era già sera quando ho raggiunto, prospicienti il deserto, l'ingresso dell' antica città fortificata di Bam, la sua cittadella e il sistema delle sue cortine di argilla, in un silenzio che nulla poteva più violare .
Spero almeno che domani nel sole del mattino, con l'incanto della fortezza di Bam possa rinvenire di nuovo le energie mentali che oramai sento svanite.
In Yazd 18 agosto 2003
Di mezzogiorno smorivano ieri in cenere le alture al limitare del deserto, oltre la torre più alta dei silenzi di Bam, al di là delle impervie cinte di malta scialbate dalla luce abbacinante.
Poi
dalle alte fasce dei baluardi dovevo rientrare nelle sterminate rovine soggiacenti
di case e di mederse e di moschee, di stalle e guarnigioni e di piazze e bazar
Solo quando era divenuta improcrastinabile la partenza pomeridiana verso Kerman, mi riaddentravo stremato e sitibondo in una Bam assopitasi nell'oasi in cui giace sparsa, ripercorrendone le vie di negozi e di officine che ritrovavo chiuse,
e passavo di nuovo di fronte alla caserma e d ai negozi adiacenti di barbiere, e di una rivendita di audiovisivi, in cui la mattina, come in altri empori e in officine avevo ritrovato affisse le icone-sex symbol dei più belli dei calciatori dei tornei europei.
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