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lunedì 29 dicembre
2008
" E' appena
arrivato il libro sul viaggio dell'arte indiana che ha richiesto"
si è affrettata a dirmi la commessa dai fini lineamenti
estremorientali, come sono scesi al seminterrato in libreria,
quando era appena trascorso il Mezzogiorno della Vigilia di
Natale.
" Ed io ho appena cancellato la prenotazione del
mio viaggio in India" le ho replicato, con un'animazione
eccessiva nella voce.
Avevo da poco ordinato l'annullamento del
viaggio, in agenzia, mentre stavano scadendo i termini ultimi per
farlo con una modica penale, benché in appartamento fossero
già pronte le valigie con il visto sul passaporto, la felpa
e le t-shirth per Kailash e la lavagnetta che recavo in dono per
Purti, già avessi ottenuto il congedo a scuola,e Kailash
avesse già prenotato il biglietto di andata e ritorno per
Goa.
" Ma come?- la commessa si è atteggiata
sorpresa.
Intanto l'acquisto del libro era il mio primo impiego
del denaro del futuro rimborso.
Le ore precedenti Kailash aveva
lasciato sconnessa la linea, al contrario di quanto mi aveva
ripromesso, quando ho tentato più volte di inoltrargli la
risposta di mia madre, a cui egli mi aveva pregato di rimettere
ogni decisione. " Se dice si , è si anche per me, se
dice no, anche per me è no "
Ed io ho creduto così
di intendere a che propendesse il suo animo, lasciando ogni cosa
così in sospeso, sotto il suo mostrarsi d'accordo con
qualsiasi decisione io intendessi assumere.
Prima che
rimettessimo ogni decisione a mia madre, gli avevo detto che se
dovevo pronunciarmi nella mia incertezza , mi esprimevo per la
cancellazione della prenotazione del volo.
I soldi che avrei
speso per un viaggio breve preferivo riservarli a spese più
utili per la sua famiglia: il loro viaggio a Chitrakoot, la
lavatrice per Bimla, la bicicletta per Adjay, le situazioni di
emergenza o le occasioni che si profilassero.
Cosi'i
immolandomi, credevo di potere avere la forza per chiedergli lo
stesso sacrificio, qualora per lavoro possa lasciare l' India,
quale che sia il paese di destinazione, l' Italia come il Giappone
ove lavora il fratello di sua cognata, di lui tanto più
scipito e rozzo
Ma forse l' ho ancora più schiacciato
sotto la sofferenza del peso del mio aiuto.
"Se tu vuoi
venire in India sei il benvenuto, se il costo del viaggio per te è
un grande problema, ti aspetto per quest'estate. ", era stato
per giorni l'atteggiamento del mio amico.
Se si sbilanciava
perch' io andassi da lui, dai suoi cari, noi due ci recassimo a
Goa, tutti quanti ad Agra, Fathepur Sikri, recependo con calde
parole il desiderio del mio cuore, era la mia paura di
compromettermi economicamente che mortificava lo slancio delle sue
parole, cui tremante non riuscivo a dare seguito
" Come,
come, money is going, money is coming...
era la mia natura
amorosa che non voleva saperne che Kailash, purché la mia
mente potesse trovare in India la pace che le mancava in Italia,
mi scongiurasse di soprassedere al mio aiuto economico a gennaio,
e febbraio, all'acquisto estivo di condizionatori per i suoi
alloggi.
La sera seguente,- quella stessa notte,- quando
l'ansia e la paura dei costi irrecuperabili del viaggio mi avevano
riassalito e in India, dove non avevo il coraggio economico di
raggiungerlo in volo, per telefono, nel sonno, lo avevo raggiunto
con le mie apprensioni angosciate, " ora la mia mente sta
lavorando bene, mi diceva, e concludeva per il rinvio del viaggio
con una sentenza di opposto tenore.
" Eppure ieri mi avevi
detto che dovevo partire, che il denaro non è importante,
che il denaro va e viene..."
" Money is nothing,
money is all, se non hai denaro non conti niente e nessuno ti
rispetta, in India, come altrove, è meglio che tu venga
quando ne avrai abbastanza per recarti anche nello Sri Lanka, come
intendi fare quest' estate.
"E Goa è ora spoglia e
senza musiche e canti, di notte, per motivi di sicurezza, Sumit
don't understand again toelet , fa sussu e toelet everywhere e
everytime"" sarebbe stati un problema per Bimla
accudirlo al Taj Mahal, anche se tali inconvenienti, non erano di
tale peso, nelle parole di Kailash, da contrapporsi alla mia
eventuale decisione di partire.
" Se tu decidi di venire è
bene, se tu decidi di non venire è bene lo stesso"
in
tale formulazione, di una sua sapienzalità indiana, ha
suggellato ogni sua parola quando gli ho detto della cancellazione
del viaggio, e ho iniziato a piangere.
" Odorico, don't
cry, don't cry"
" Perchè?" gli ho
chiesto, " se così sto meglio. Per me l' importante è
che sia solo io a piangere tra noi due.
" Non piangere ,
come ho fatto io, ti ricordi, quella volta, nel Hotel Harmony, e
tu a tua volta "No more Kallu, No more Kallu,..."
E
le lacrime si mescolavano al mio riso a singhiozzo.
Ma fino
a tutt'oggi, eccettuato il giorno Natale, ha seguitato a lasciare
sconnesse le linee per tutto il giorno.
Ha agito così(
lo ha fatto), lo so ora in nuove lacrime, per difendersi dalle
nuove tormente d'ansia che tutt'oggi gli ho riversato nella
mente-
" Che hai da ridere tanto? gli ho chiesto perché
mi rendesse partecipe, sorpreso che la mia angoscia che non si da
ancora pace di avere rinunciato, non gli impedisse di scherzare,
quando la mia ennesima chiamata lo ha raggiunto
" Lo
faccio perché se rido tu ti preoccupi di meno"
Mi
sono disperato quando ho inteso, troppo tardi, che per proteggersi
da ciò che di dolente gli riservo, debba negarsi la
possibilità di usare liberamente il telefono.
Non fossi
per lui una promessa mancata di felicità, forse avrei
potuto sentirgli dire, come l'anno scorso " Vorrei morire,
perché tu non sei qui", e sentirmi spezzare il cuore e
partire.
Invece ho dovuto allietarmi della sua gioia senza di
me, di avergliela consentita con il mio mancato arrivo, ( con la
mia assenza), quando la sua voce gioiosa mi ha illuminato della
luce invernale dell'India, che irradiava il campo di bambini
festanti da cui mi telefonava, in cui Adjay stava giocando
cricket, o quando mi ha detto quanto fosse stato felice a Natale e
per Santo Stefano, durante i giorni in cui avrei potuto arrivare
in volo a Delhi, e partire con lui per Goa, -temendo,oramai, che
fosse come per un obbligo che gli veniva prescritto, -e mi ha
detto della neve in Srinagar e Manali, al pari di quella che
scendeva sulla mia sconfinata infelicità in
Modena,
da
cui gli telefonavo in casa di mia madre, in sua compagnia e del
suo gatto.
Quella
sera ho dovuto chiedermi se fosse più sicuro per me
rimanere a Mantova da solo nel mio appartamento deserto, al primo
piano, in cui ero rientrato per un furtivo sopralluogo, con ancora
i bagagli intorno del mio mancato viaggio in India da disfare, o
fare ritorno nell' appartamento di mia madre al sesto piano. E
mentre le vacanze di Kailash finivano nel villaggio della moglie
Bimla, consumando così tanto delizioso puri da averne
conati di vomito, la mia sequela natalizia per me si concludeva
nella depressione lugubre di ritrovarmi in pizzeria con mia madre
accanto, mentre la fantasia ricorreva a com'ero stato felice con
Kallu in Bhopal, a Bubaneshwar l ultimo giorno dell anno nel corso
dei miei trascorsi viaggi di Natale in India, a come a giorni non
potrò mai esserlo in Goa.
E nello sguardo con il quale
assistevo alle fatiche di mia madre nell 'infilarsi il cappotto,
per avviarsi ad uscire dopo la pizza e il caffè, ritrovavo
lo sguardo con il quale Kailash mi aveva assistito nel Ladak, a
Varanasi, quando per ricevere il suo amore per ciò che io
veramente sono, mi facevo più bisognoso, e disgustevole, di
quanto non lo sia se affronto la vita da solo.
Ieri sera ero
pieno di sconforto e d'odio nei miei confronti, parlando con mia
madre, mentre il dolore che le manifestavo la sottraeva ai miei
riguardi come ha sottratto Kailash.
Ora, che attendo invano che
il mio amico mi richiami per l 'ultima possibilità
rimasta,il volo scontato di domani delle Turkish airlines- torno a
ripetermi ciò che mi dice l'amore, che solo la sua felicità
può fare la mia, e che la sola ragione per insistere con
lui ancora, nel mio tormento interiore, è che il dolore che
gli trasfondo è la mia angoscia /il mio dolore che il mio
aiuto lo annienti.
martedì 30 dicembre 2008
"Scusami Kailash, perdonami, se
ti ho costretto a proteggerti da me staccando il telefono..
"Don't
be worry, ti conosco. Non ho altri che mi telefonino. Tu sei l'
unico mio amico, neanche tra gli indiani conosco nessuno che è
mio amico come te"
" Dunque, a quest'estate, niente
volo per Delhi, domani, con la Turkish Airlines...
A quest'
estate. And don't be worry. I am always with you. Always "
Pubblicato da odorico a 12.46
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16]Erode,
accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s'infuriò
e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo
territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su
cui era stato informato dai Magi. [17]Allora si adempì quel
che era stato detto per mezzo del profeta Geremia: [18]Un grido è
stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande; Rachele piange
i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono
più.
Il Natale, quando sopraggiunge nei
cuori, non è la celestialità dei fiocchi di neve che
discendono a farci scoprire quanto siamo intimamente candidi e
lievi, o quanta innocenza giace al fondo di noi.
All'atto
di ritrovarci con i propri "cari", nel dibatterci
acrimonioso in cui si scopre quanta avversione ci pone gli uni
contro gli altri , che ci avviva un astio che non scalda alcun
calore di fiamma, o non illumina alcuna luce diffusa , la resa dei
conti con la brutalità e l 'odio egoistico, che ci animano
e giustificano, è il devastato terreno arido e la
mangiatoia in cui il Suo Verbo deve tornare a incarnarsi, al solo
tepore, che di se va reso consapevole, del nostro fiato animale
che può intiepidirlo.
" Diede alla luce il suo
figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una
mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio"(
Luca, II, 7. Messa diurna del Natale).
E' la spietata
confessione allora a Dio onnipotente, che più che la vita,
si vuole la morte delle persone più care, per non doversi
prendere cura di loro e dovere spendere per loro del proprio
denaro, che non si vorrebbero avere più genitori, e
fratelli o sorelle, perché di ciò che è
proprio non spetti a loro niente di niente, e non si debbano
assumere o condividere delle responsabilità, non avendo
niente da attendersi da loro.
"Il fratello farà
morire il fratello, e il padre il figlio, e i figli si alzeranno
ad accusare i genitori e li uccideranno " ( Matteo, 10, 21
Vangelo della Messa di Santo Stefano).
E' la confessione
allora a Dio onnipotente, che per illustrare di imprese e di gesta
la nostra vita si preferisce devolvere tutto a chi si trattiene
tutto quello che gli si dà, senza renderci niente di
niente, in attesa di un propria domani migliore più ancora
a nostre spese. E chinare il capo, sentirsi amati anche cosi,
risollevarsi e rimettersi in cammino meglio disposti.
"
Ecco, egli è qui per la caduta e la resurrezione di molti
in Israele e come segno di contraddizione, e anche a te una spada
trafiggerà l'anima- affinché siano svelati i
pensieri di molti cuori".
(Il cantico di Simeone, Luca II,
34-35, Vangelo della prima domenica seguente il Natale).
giovedì 1 gennaio 2009
l'urlo
di morte
E l'urlo di morte
si (s)perse nell'acqua tersa,
nella chiarità
del cielo, nell'aria aperta,
il volo spiccava ancora
(alto )
una colomba tremula,
( levandosi) dal
lastrico del calpestio ulteriore,
della consunzione che
fu splendore.
Al battito del
palpitante cuore,
alla ricusata lacrima,
il farsi più
ancora buio vedere oltre.
Pubblicato da odorico a 15.34
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martedì 6 gennaio 2009
Quando gli ho risposto al telefono, Kailash mi ha detto di
trovarsi presso un falò di legna che ardeva nel suo
cortile, insieme con il proprietario della sua casa. Si stava così
riscaldando gran parte della gente di Khajuraho, per ripararsi dal
gran freddo che ha causato 55 morti nell'India nord occidentale,
degli stati del Bihar, dell' Uttar Pradesh. Alcuni insegnanti, dei
territori di Gaya, hanno dato fuoco a cinquecento libri
scolastici, impacchettati in due sacchi, per riscaldare i loro
studenti all'addiaccio.
Ma nonostante il freddo, e la bruma
invernale, oggi Adjay si è recato in gita con i compagni di
classe presso le vicine cascate Rane and Pandav falls, e dopo che
a Kailash saranno stati recapitati gli orecchini d'oro di Bimbla,
l' indomani potrà partire finalmente per Chitrakoot, con
tutta quanta la nostra comune famiglia, e nello small Ganga, il
Rama river, si immergerà con la moglie e i bambini,
compreso forse Sumit, "it isn't sure", nel burki che li
purifichi dal karma
"E tu ti riscaldi dal freddo?" mi
ha chiesto nel fervore dell'accaloramento.
"No", gli
ho risposto, e non ne patisco, riscaldandomi, nelle mie gelide
stanze, mentre fuori nevica o piove desolantemente, della sola
consapevolezza che così posso riservare a loro quanto
occorre per la loro felicità, per poi ritrovarci insieme
più a lungo quest'estate, confortandomi che se fossimo
insieme ora in India , a conclusione in Agra del mio viaggio, tali
ragioni di felicità per loro non avrebbero modo di
adempiersi, e resterebbero il loro solo vagheggiamento di quanto,
al mio seguito, dovrebbero seguitare ancora a precludersi, nel
loro assecondarmi pazienti nelle mie turbe mentali..
Pubblicato da odorico a 12.36
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Il gelo rafferma la coltre di
neve
sull'arida terra
che insemina odio,1
sul roveto
senza rose
del bene adempiuto,
nella fredda miseria le
mani d'angeli, congiunte,
nevicano il grigiore della luce dei
cieli,
ora che più non incarna, che nel loro
irrorarci ,
il sangue d'amore la livida bocca
1)
solo l'addiaccio serba il seme nel grembo,
quando il primo
tepore che sciolga i cristalli,
che infervida/i in linfa il
ristagno d'orrore,
nel volto di gloria del tempo
schiude la
cova delle uova di serpente
domenica 18 gennaio 2009
Ho dovuto chiedere a Kailash
appositamente di Bimbla, di come stava, per venirlo a sapere.
Si
spiegava così il vomito di lei , l' ulti, che inducendoli a
rientrare già il sabato, aveva afflitto il suo viaggio in
Chitrakoot, il viaggio che per parte nostra era stato ideato
perche uscisse finalmente nel mondo, proprio per consentire il
quale, l'acquisto degli anelli d'oro che le sono stati recapitati
poco prima che partissero, avevo sacrificato il mio viaggio in
India per Natale.
A indisporla ad ogni cibo non erano stati
dunque il gran freddo e la pioggia che avevano ritrovato in
Chitrakoot, la piccola Varanasi non solo per i templi e i ghat,
per i mandir e le loro campane e le scimmie, ricacciare le quali
aveva allietato tanto Purti ed Adjay, ma per tutto lo sporco e i
tanti sadu molesti che li avevano importunati con il loro
accattonaggio, non erano stati gli oltre novecento scalini che
aveva risalito con tutti quanti i bambini , ino alla somità
di un tempio, a recarle così tanto disturbo, da indurla a
farsi visitare da una lady doctor al rientro da Chitrakoot.
E
mentre al loro rientro li spronavo a recarsi anche a Mahoba,
quanto prima, in visita dalla sorella di Kailash, che vi abita,
utilizzando la ferrovia appena aperta che collega Khajuraho a
Janshi, i coniugi Sen stavano misurandosi con ben altro contrasto
tra la realtà e le aspettative, di quello che aveva
infierito sul loro primo viaggio insieme con i loro bambini,
compreso Sumit, che nel fiume di Rama aveva tranquillamente fatto
il suo bagno purificatore del cattivo kharma già
accumulato.
Ora il mio amico aveva già il più
tremendo, dei kharma, di cui evitare la ricaduta, il " bad
Kharma, nella sua coscienza, di fare morire ciò che sta
diventando un altro Adjay, o Purti o Sumit.
" if we
operate something dies..."
Per parte mia l'ho invitato ad
augurare il benvenuto a ciò che da due mesi e mezzo Bimla
ha nel grembo, e ho garantito che avrei provveduto anche a lui, ma
Bimla non ne vuole sapere, con ancora Sumit da svezzare, questo è
il problema, ha mormorato con afflizione il mio amico.
E temo,
che se tutt'oggi incessantemente gli ho telefonato invano, sia già
inutile l'offerta comune che gli ho proposto di farle, che lei
possa farsi sterile per i tre anni consecutivi alla nascita di un
quarto bambino.
lunedì 19 gennaio 2009
Non era per la ragione che temevo, che Kailash aveva staccato i
contatti con me; per l'intera
giornata di ieri, e tutt'oggi, il suo cellulare è rimasto
spento tra le mura della casa dei suoi genitori, nel villaggio
d'origine cui ha fatto ritorno, per assistere il nonno paterno
oramai allo stremo della sua vita
Nella capanna dell'uomo
vecchissimo , in cui lo avevamo visitato l'estate scorsa, un antro
ripostiglio di malta e paglia, il mio amico è rimasto a
vegliarlo con il padre e lo zio, fin che non è rientrato
nella casa paterna da cui ha riattivato i contatti.
Dalla
terrazza da cui mi parlava nella sera indiana, serena e tiepida,
la sua quiete interiore era sospesa tra la vita e la morte, tra la
fine penosa di una vita che il nonno non voleva più vivere,
nella privazione degli stenti che pativa, e l'embrione della vita,
nel grembo di Bimla, che egli si stava chiedendo se portare a
compimento in un suo nuovo bambino.
" Mio nonno non
cammina, non fa più i suoi bisogni , non mangia più,
il medicinale nella bottiglia che gli ha ordinato il dottore può
farlo star meglio, ma egli non se la sente di vivere ancora
così...
E tua mamma, come sta? Che cosa pensa a
proposito di Bimla?"
" La pensa come lei, - gli ho
confidato con doverosa sincerità,- dice che è
chiederle troppo chiederle di fare già un altro figlio,
dopo che poco più di un anno fà ha messo al mondo
Sumit , come donna la capisce fino in fondo. Dice che non possiamo
obbligarla..."
" Certo.."
" Ma tu lo sai
che io la penso in un altro modo, che penso che dobbiamo lasciare
che l'essere che è in Bimla venga alla vita"
"
Anch'io voglio che sia il mio quarto bambino. E poi finire. No
more children"
" Certo, il nuovo bambino, e la
sterilizzazione per tre anni, appena dopo, prima che possiate fare
nuovi figli Ma Bimla, che ne pensa?" gli ho chiesto,mentre
il mio cuore si slegava alla gioia affluente, e la felicità
commossa di una luce interiore, senza fine, era il sereno in cui
si diradava ogni angoscia residua, nel cupo tenore del giorno di
pioggia in Italia.
" Ora Bimla è disposta a fare un
nuovo bambino. Sumit sa già camminare e comincia a fare da
solo i suoi bisogni. "
" Dille che è una
grande donna, che per me è come una sorella..."
"
Grazie..."
" Il bambino dovrebbe nascere
quest'estate, tra metà luglio e metà agosto, no?."
"
Certo..."
" Farò in modo di venire a fine
giugno e con te, o con un altra persona, della famiglia, potrei
andare via con Adjay, Purti, Sumit, in Agra, o a Manali, così
Bimla non dovrà prendersi cura di loro mentre starà
per avere il bambino"
" Potranno stare anche dai miei
genitori. Purti, Adjay, possono anche venire via con te, non ci
sono più problemi, ma Sumit...
E tutto l' affetto che
concepisce per il bimbo si è profuso nel ritrarmelo
"
He's walking and playing, walking and playing, always, .. dorme
solo la notte, alle cinque del mattino è già in
piedi e sveglia Purti, che si mette allora a piangere perchè
vorrebbe ancora dormire, e Sumit va allora da Adjay. He's walking,
and playing, walking and playing, va incontro a tutto e a tutti e
non ha paura di niente, uomini o animali, cows, goats, dogs, he's
very dangerous, very, very dangerous, non è come Purti ,
che l'anno scorso temeva i sadu e tutti gli uomini vecchi che
vedevae si metteva a piangere- ma in Chitrakkot anche lei non ha
avuto più paura di niente, né di sadu né
scimmie... "
Ho allentato la tensione a proposito di
quanto dicevamo, dandogli le ulteriori istruzioni su come può
cucinare la polenta, il primo piatto del menù del nostro
futuro ristorante italo-indiano, sul tipo di farina gialla che
deve richiedere nei negozi di Khajuraho, ricercando che fosse
macinata grossa, non fine.
Domani vi farà ritorno, e
potrà leggere ogni cosa by e-mail, ma prima di congedarsi
dai suoi genitori parlerà loro del nascituro , per la prima
volta, e si consulterà ancora con Bimla, sentirà
anche quel che ne pensa Adjay.
" Saprai tutto, del mio
nuovo bambino, of my baby , of my child...
" About who?"
gli ho chiesto, per intendere meglio le parole del suo cuore.
"
My new child. And Thanks for your help, thanks".
"
Pubblicato da odorico a 14.27
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martedì 20 gennaio 2009
Ho appena detto a Bimla che avrei acceso di
nuovo il mio mobile,
perché lo sapevo che ora mi avresti chiamato .."
Ma
nella nostra odierna conversazione telefonica, "the small
baby" era per Kailash oramai una questione tra le altre: la
salute del nonno, le mie mail che leggerà domani, -essendo
egli appena arrivato in Khajuraho,- il silenzio del sonno in cui
erano già immersi tutti quanti i bambini, la cerimonia di
insediamento di Obama a cui assisteva per televisione.
"
There are twenty lacks of persons..." due milioni di persone,
a una traduzione del calcolo.
I suoi genitori si sono
pronunciati nello stesso senso di mia madre, di cui mi ha chiesto
un ulteriore parere, "to make three children "è
già il limite raggiunto da non superare, comunque lui sa
come la penso, gli ho ricordato. Anche lui, come me, vuole un
quarto bambino, e poi " to finish", e la sterilizzazione
reiterata, ogni tre anni, che si inserisca nel corpo di Bimla, ma
senza devastarlo, - eppure domani, quando la consulterà di
nuovo, si rimetterà al suo parere. " I ll fellow
Bimla".
" Ricorda , mi sono limitato a dirgli, che
noi due saremo ancora forti se seguiremo i nostri principi".
Non mi sono sentito di insistere oltre.
Ripensandoci, come ho
concluso la telefonata, mi sono detto che avrei dovuto avvertire
già una resa a quel che si determini, che convenga, già
nei termini in cui mi parlava dello stato di salute del nonno.
Che
senso aveva che mi compiacessi che il malessere generale del
vecchio fosse oggi " a little less", un pò meno
grave, se egli mi stava dicendo che aveva appena pregato perché
potesse morire al più presto ?
Perché volere un
seguito a quella vecchiaia, se quella vecchiaia è meno
corpo, meno energia, meno sangue...
" So già,
Kallu, che cosa è la vecchiaia, ricordi quest'estate, in
hotel, come usciva lento il sangue dalle mie gambe?"
Glielo
ho detto con lo stesso tono divertito, o lieve, con il quale gli
ho parlato di altro, della necessità che si faccia
"competitor "del nuovo negozio di barbiere aperto in
Khajuraho da un indiano venuto da Delhi,offrendo per le stesse
poche rupie i massaggi su un lettino, o some food, like puri,
somosa, non solo the o caffè, -della esigenza, che appena
non faccia più freddo, in un terreno o in vasi possa
impiantare i semi delle piante mediterranee che occorreranno nel
nostro futuro kitchen garden
" Anche in India fa meno
freddo, - come gli avevo detto che accade in Italia, dove seguita
a piovere,- mio padre ne è preoccupato per l'agricoltura,
perchè le piante stanno crescendo troppo in fretta."
E
nell' hotel Harmony?- dove non mi risulta mai che stia
lavorando.
" Ci sono turisti, ma indiani, sud coreani."
"
Ricorda, anche se cerchiamo di realizzare un nuovo progetto, il
tuo lavoro presso l' hotel Harmony è ancora la cosa più
importante, il barber shop non conta per ciò che guadagni,
ma perchè "you can to perfect,... to make
perfect"cercavo intanto al computer le parole in inglese,
"
To perfect ..."
"Yes, to perfect you as barber"
"Yes.
Thanks you for your ideas, for your plans about all. Obama is he
President or Prime minister of America?
"President..."
".
Now I can see George Bush..."
" George W. Bush...
"
And the mother of Obama. I like Obama, You like Obama...All the
world like Obama, now"
" You are very good as
reporter, my friend...E' come se stessi vedendo ciò che
segui alla televisione anche per me"
Ma
Small baby, new child, tra noi era la più importante
questione del mondo.
Pubblicato da odorico a 10.28
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giovedì 22 gennaio 2009
" Ho deciso, ora ho preso la mia decisione, voglio che nasca
my small baby...Io non voglio far finire la sua vita"
"Quando
ieri sera l'ha raggiunto la mia chiamata, e tra la gioia e il
pianto mi ha annunciato la sua scelta liberatoria, Kailash era di
rientro dalla dottoressa di Bimla.
La moglie era al seguito,
ancora sconvolta, per avere appreso dalla dottoressa che la sua
gravidanza era già al terzo mese.
L' interruzione
sarebbe stata ancora possibile, sempre che intendessero pagare per
l'intervento settemila rupie.
" Settemila rupie, mi ha
chiesto... Con settemila rupie, compro piuttosto le cose che
serviranno al bambino quando nascerà , invece che pagare la
lady doctor per farlo morire"
"Ho deciso, ha
seguitato a ripetersi per farsi ancora più forza, voglio
che finisca di farsi il bambino , to cut a life is bad karma, it s
better to give the life for my family..."
Più volte
ho ripreso la linea per farlo parlare, sentendo quanto il mio
amico avesse bisogno che lo stessi ad ascoltare, che con la gioia
del mio assenso partecipassi alla gioia che in lui scaturiva dalla
decisione assunta, al fervore di fare di tutto, di fronte
all'assunto, in cui si convertiva la tensione tremenda che aveva
accumulato i giorni precedenti.
" Ora sono al cento per
cento, e più, perche egli nasca " quando, al mattino,
secondo quanto mi ha detto la propensione a farlo nascere in lui
si dibatteva ancora al novanta contro un dieci per cento
favorevole all'interruzione della gravidanza.
Entro oggi mi
avrebbe inviato le immagini del loro viaggio in Chitrakoot,
avrebbe
ricopiato su un quaderno le ricette che gli avevo inviato, si
sarebbe offerto agli hotel five star, di Khajuraho, per imparare l
'alta cucina, avrebbe ricercato, e mi avrebbe saputo già
dire, che cosa possa reperire di quanto occorre per coniugare la
cucina indiana con quella regionale italiana, in un nostro futuro
ristorante in comune, tra un mese inizierà anche a darsi da
fare per il passaporto, mentre possono bastargli anche solo le
settecento rupie, di cui ancora dispone, per arrivare fino a
febbraio senza il mio aiuto in denaro, quando gli serviranno altre
duemila rupie, per cambiare con degli orecchini più grandi
gli attuali di Bimla, che la gente seguita a dire che sono troppo
piccoli.
" Ora sono libero, sono libero, posso fare tutto,
non sto più male, sono veramente felice, adesso, che il mio
quarto bambino sta arrivando, my new child" .
Io non ho
fatto che incoraggiarlo sgomento e commosso, prima di sciogliermi
in lacrime, intenerito, all'ascolto, dalla purezza con cui il suo
cuore di bambino abbagliava, in uno slancio traboccante, la nostra
sottomissione all' ingigantirsi di quanto abbiamo da fronteggiare,
intanto che si fa ancora più precaria ogni sua possibiltà
di autosussitenza, che il mio aiuto economico gli serve anche per
il solo sostentamento della nostra attuale famiglia.
"
Chiedi a Valentino ( Giacomin) -mi ha fin anche domandato, come
l'ha da me saputo,- quando a gennaio il Dalai Lama sarà a
Sarnat, alle scuole del progetto Alice. Se sono ancora in tempo ci
andrò con Adjay. E' un uomo santo, voglio che ci dia la sua
ashirwad. ...
"Ora c'è Obama in televisione, sta
parlando ai Pachistani, dice a loro di catturare i criminali che
attaccano l'India .
I like Obama.
India, China, Japan,
Corea, all the people like Obama..."
mercoledì 4 febbraio 2009
"Adjay sta dormendo vicino a me. And Small baby it' s O.
K."
Cosi
concludeva di dirmi Kailash, serenamente beato, la settimana
scorsa.
Poi Adjay ha accusato una tosse così acuta che
gli ha provocato conati di vomito, e l amico del mio cuore è
entrato in viva apprensione , sospendendo tutto ciò che
aveva in corso per assicurargli le cure mediche.
Non fa più
freddo in India, e Adjay ha iniziato a bere l'acqua del pozzo che
ghiaccia nel freezer, senza che sia bollita, a fare la doccia
nello specchio d'acqua infetta che
è vicino a casa.
Il bambino ha paura delle
iniezioni che ora gli sono prescritte, si mette a piangere già
un'ora prima dell iniezione e per un'ora dopo.
Kailash gli ha
fatto temere che dovrà farne almeno tre, ogni giorno, se si
ammalerà ancora di più tornando a lavarsi in
quell'acqua fetida . Ora è sicuro, che così, Adjay
nemmeno ci si avvicinerà più.
Al medico ha dovuto
chiedere che attendesse l indomani per essere pagato, all' ufficio
postale non disponevano di rupie per corrispondergli il denaro che
gli ho inviato.
Ed ad affidato a Bimla tutto il denaro che ha
depositato .
Crede che la moglie analfabeta possa gestirlo
meglio di lui.
" Sa, che appena fossi in hotel comincerei
a spendere tutto. E'intelligente Bimla!"
Così fino
a l'altro ieri, quando all' ufficio postale finalmente ha potuto
disporre dell'ammontare, non ha potuto comperare la "degci",
la pentola che gli occorre per fare la polenta, o l'asse di legno
per spianare la pasta delle lattughe per Holy.
Stava nel frazer
la polenta che ieri ha tentato una prima volta di cucinare.
Quando
gli ho chiesto di prelevarla e di assaggiarla un poco, prima di
riutilizzarla domani friggendola in padella e inzuccherandola come
i poori, e gli ho chiesto che sapore avesse, mi ha detto che
sapeva di limone.
E il colore?Bianco , come quello del porridge
di riso.
Bianca l'atta makkai? la corn meal, the mais floor ,
come avevo tentato di chiarirgli che in hindi , o in inglese,
doveva chiedere che fosse la farina per la polenta?
"La
polenta , quando la rovesci su un piano di legno, deve sembrare
come il sole , o la luna in cielo, the chanda, like a food of
Surya", come la pietanza del dio sole degli hindi."
Oggi
avrebbe chiesto di nuovo in negozio " yellow corn meal",
se ci fossero foglie essicate di rosmarino, italian cheese, e
avrebbe ritentato, fino a farla perfetta la polenta.
Poi mi
invitava a riparlarne oggi, doveva svegliarsi presto stamattina,
alle sei era in partenza dall'Hotel la comtiva di turisti
bengalesi, poteva guadagnare le dieci, venti, fifthen rupees, non
fifty, ....per acquistare qualche somosa per i piccoli Purti ed
Adyay.
Io gli auguravo l' ennesima volta la buonanotte, e mi
tuffavo in internet. Dove scoprivo che con le farine gialle di
granturco, la fioretto, o la bramata, se ne dà in effetti
anche una bianca , che è la farina per eccellenza con la
quale si fa la polenta nelle province venete di Venezia, Padova e
Treviso,
Seguitavo a imparare sempre più le varietà
dell' anima della cucina italiana, la sua elementarità
profonda, quanto più ricerco con Kailash come trasmigrarla
in India, al tempo stesso che ho appreso a fare il panir indiano,
con latte e limone, e a ricorrere alla squisita fragranza del
coriandolo, dalle latitudini mediterranee l' esule d'onore tra le
spezie aromatiche della cucina indostana.
Al pari, di come a
scuola, imparo sempre meglio la natura dell' italiano,
insegnandolo come seconda lingua ai miei studenti stranieri.
Pubblicato da odorico a 15.43
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venerdì 6 febbraio 2009
"I'm busy, busy, busy, busy, ... I m going crazy in my
hotel..."
Sono i turisti indiani che sopraggiungono in
comitive, coloro che costringono ora Kailash a sgobbare
tanto.
Deve seguirli dovunque, insegnare loro ogni cosa da
farsi, come si ottiene di far scendere dai rubinetti l'acqua calda
invece che quella fredda, dove e quando possono stendere i panni
in hotel, essere al servizio di ogni loro richiesta, portare al
più presto la bibita al tavolo o caricare su rikscio ed
autobus montagne di bagagli, e tutto questo, ed ora veniva il
peggio, senza che nemmeno concepiscano di lasciargli la minima
mancia" neanche una sola rupia, "one only
rupee...".
(Quando) i turisti stranieri, nelle stesse
circostanze, o per molto di meno, gliene lascerebbero dieci,
venti, di rupie...
Oggi inutilmente si è svegliato al
mattino presto, per le venti o più rupie, di bakshish, con
le quali immaginava di comperare somosa per Adjay e Purti.
E
c'era anche una cattiva notizia che aveva appena finito di darmi,
dicendomi che non era riuscito ancora a trovare "corn meal of
yellow colour". farina gialla di mais per fare polenta, nel
miraggio di maritare con la polenta la cucina italiana e la cucina
indiana di un nostro futuro ristorante.
Io invece ero appena
rientrato senza essere riuscito a trovare in Italia quella bianca,
di farine di mais, di cui aveva egli invece fatto uso per la sua
polenta primigenia.
E Adjay aveva poc'anzi perforato la
confezione di una polvere gialla di cui mi stava leggendo gli
svariati usi alimentari, che non faceva certo al caso.
"
Ma se chiedo "corn flour", nei negozi di Khajuraho, mi
dicono che ce n'è...",
Non era la stessa cosa? Non
è tutto più semplice. mi sono quindi chiesto, se gli
faccio acquistare , in hindi, "pila atta makkai" ?
Sempre che non sia pastone per animali da allevamento...
Mah!
Così alle prese con la farina di polenta e i turisti
indiani , per strada, con Adjay, il mio amico l'ho lasciato in
Khajuraho per gli scrutini scolastici.
Pubblicato da odorico a 12.56
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martedì 17 febbraio 2009
In India ieri erano già passate le dieci di sera, Kallu
seguitava a interessarsi di come potesse cucinare il pollo al
rosmarino su un letto di patate, -" like a gadda?", come
su di materasso? quale quello su cui dormivano i nostri bambini,
ed io sentivo che lui era in me, com'io in lui, il dolce fluido
d'amore unirci nelle nostre parole, al di là di oceani e
terre, oltre i miei anni che volgono al termine.
" Tua
mamma è come la mia mamma", mi ripeteva , nel non
volerne sapere delle scuse che gli ribadivo, per quel "
nothing" con cui in un primo tempo lei aveva ricusato la sua
offerta di un dono dall' India, prima di accettare l' invio di una
collana, anziché di the o di anelli quali
orecchini.
"Voleva solo evitarti una spesa, temeva che il
tuo dono possa andare perduto se glielo invii per posta".
Li
invierà al mio indirizzo, ma prima ancora mi trasmetterà
delle foto di diversi esemplari, "in tiger-wood , green, blue
stones", perché la mamma possa decidere il modello che
preferisce, tra quelli esposti in vendita nel negozio dell' hotel
che gestisce.
"Alle turiste straniere piacciono
tanto".
Nel suo frigorifero è rimasta ancora un po
della polenta che ha cucinato la settimana scorsa, la riserva per
i turisti italiani che sopraggiungano in Khajuraho, per sapere da
loro se sia davvero buona , -com'io ho riservato il mio "
tirot", che con la sua anima di cipolle stava intanto
lievitando in cucina, per un assaggio di chi se ne intenda, l'
amica Daniela che ha in cura la succursale scolastica in cui
insegno .
"E per te, com' è la polenta?"
"
E' buona", per quanto, facendomi disperare sulla comprensione
del suo senso alimentare, egli la consumi fredda, anziché
calda, proprio con gli stessi cibi cui dovrebbe sostituirsi, pane,
riso, formaggio panir...
Gli avrei inviato per questo, stavo
intanto pensando, la ricetta chiarificatrice di come poteva farne
un letto per funghi con aglio e prezzemolo.
Intanto, con il
prenderci vicendevolmente cura dei nostri destini, nel farci l'uno
l'anima dell'altro, compensava l' amore ogni difetto, di sapore e
di gusto, dei cibi con i quali imbandiamo il futuro della nostra
esistenza comune , nell'avviarsi verso il sonno delle sue parole,
verso la mie trascrizione delle ricette, a notte fonda, mentre nel
forno cuoceva il tirot.
Tutta la giornata avevo ieri lavorato
in cucina, per sperimentare gli impasti delle pietanze del nostro
agognato ristorante da avviare in India,preliminarmente nel levare
lo sporco domestico per il gran compito che così
intraprendevo tra le mura di casa, ripetendomi l'adagio zen di
Thich Nat Han, che qualunque cosa stiamo facendo, dev'essere per
noi la cosa più importante, perché si compia il
miracolo della presenza mentale.
E in ogni persona, ogni
momento, ogni cosa nell' offerta a Dio di tutto ciò che
facciamo, in un rito d'amore in cui sia trasfusa la sua vita che
ci anima, donandoci come Egli ci dona noi stessi, sia venerata in
se stessa, solo per se stessa, la sola felicità possibile
dell' ora presente.
Pubblicato da odorico a 00.18
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morte, mia cara morte,
se chiuderai i miei
occhi
prima ch'io i suoi.
Pubblicato da odorico a 13.38
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venerdì 20 febbraio 2009
Davvero Kallu, magnifico e caro, da che è stato sposato a
quattordici anni è rimasto un bambino impegnato a fare le
cose di un grande, e di un bambino ha tutta l' ingenuità
interessata, in trasparenza assoluta, l'intuizione e l'apertura
del cuore , la disponibilità a sperare e ad aprirsi alla
vita, nel riprendere con più slancio ogni cosa, ( asciugate
le lacrime e) rasserenato, quando è l'ora di ripartire e di
riprendere (l' intimità ed il gioco dell') l'avventura del
viaggio,( ultimato l' obbligo assunto) lasciando all' istante ogni
cosa ultimata, davvero come un bambino egli ha il sillabario nel
cuore dei suoi luminosi principi, e (come a un bambino) in ragione
d'essi posso assegnargli ogni cosa da fare, slowly slowly, alla
stregua di un compito a casa.
Mi divertiva e mi commuoveva, al
sentirlo al telefono, anzichè ferirmi, quanto per Kallu non
sia valso a distaccarlo dal lavoro, il fatto che gli elargisca
cinque volte tanto, quello che ne raggranella, perchè
anzichè esserne sollevato dal lavoro, accetti di guadagnare
talmente poco pur di costituire così una figura esemplare
per i suoi bambini, e siano invece ancora oro le cento rupie,
qualche euro a testa, in cui sono state ripartite tra lui, e
Santhoos, il fratello Manoj e gli altri inservienti dell'hotel, le
mance che sono state a loro elargite dalla comitiva di turisti
francesi che ha lasciato oggi l'hotel, al punto da infervorarlo a
darsi da fare in continuazione per essi, a svegliarsi al mattino
presto, dopo essere stato al loro servizio fino alle ore più
tarde, pur di profittare, come di ogni altra loro necessità,
del trasporto dei loro bagagli quando hanno lasciato
Khajuraho.
(Laddove) Proprio perchè si da fare talmente
tanto per tali estranei , per il suo gran lavoro in hotel,- "I
work hard, hard, hard, .... ", pulendo(ne) stanze su stanze,
" cleaning rooms, rooms , rooms", o gestendone lo shop
di oggetti preziosi artigianali,- una commissione per ogni
vendita-, quando si tratta invece di attenersi alle disposizioni
che gli trasmetto per il nostro futuro comune nella ristorazione
popolare, non ha più le forze o il tempo per metterle in
atto, e rinvia ogni concreto sperimentare in cucina a quando
l'hotel , tra un mese, sospenderà le sue attività
con il sopravvenire della stagione afosa, o invoca la scusante che
in casa, se si mettesse all' opera, dovrebbe attendere che si
addormenti Sumit prima di poter cucinare, poichè il piccolo
se lo ritroverebbe sempre d'intralcio.
" Sumit fa tutto
quello che vede che io faccio, mangia tutto quello che vede ch'io
mangio,( è) He's very dangerous, un vero pericolo..."
(Ed
io dopo avergli inutilmente inviato a proposito tre e-mails,
ognuna per ogni voce, con allegate immagini, ho dovuto ancora
tormentarmi a chiedergli se aveva inteso che cosa fosse "the
persil", che occorre per la polenta con i funghi, e che cosa
sia il recipiente, senza hattha, senza manico, a differenze del
karahi, del tegame, da infilare nel tandor electric con delle
prese, di karrà, di tela, per non scottarsi le mani, così
come di un tegame brucerebbe il manico.
Le foglie di rosmarino
le aveva rintracciate in un negozio di Kajuraho, ma non le ha
ancora acquistate, l'asse l' ha fatto confezionare nel villaggio,
dove i badali, i falegnami hanno meno da fare che in Khajuraho, e
non sa ancora se è già pronto, telefonerà per
questo domani a sua madre.
La sua propensione a ricambiare, o
ad assecondare, lo sollecita soprattuto a far funzionare la
macchina fotografica, il cui screen seguita a mostrare la scritta
written protected , per fare avere a mia madre le fotografie delle
collane del suo shop, tra le quali potrà scegliere quella
che le invierà.)
"One hundred rupees for this,
this, this, this,..., " cento rupie per questo, questo,
questo", seguitava a compiacersi, come sarà con l'
ulteriore comitiva francese della mère di Santhos, di cui
già pregusta l'arrivo, come ogni anno ad aprile, secondo la
elementarità della esaltazione, che lo felicitava, che chi
più gli dà, più sia un'anima per bene, "a
very good person", solo per questo, che è quanto per
lui non costituiscono i turisti indiani, dei quali "nobody
gives one rupee... , "non ce n' é uno che dia una sola
rupia".
E come una nuvolaglia, una comitiva indiana era
appena sopraggiunta da Kolkata, che domani , per giunta, dovrà
anche accompagnare a qualche lago, nei dintorni, senz'alcuna
aspettativa di compensi extra..
" Maximum two hundred, two
hundred fifty rupees for all the services," da distribuire
fra tutti gli addetti dell' hotel.
Per loro il suo stesso
padrone non ha certo predisposto il "good welcome" che
riserva ai gruppi stranieri, facendo trovare al loro arrivo Coca
Cola e Mirinda, quant'altro li solleciti a generose "bakshees"
Pubblicato da odorico a 14.15
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sabato 21 febbraio 2009
In
Shimla - al Jakhu Temple di Hanuman
Al tempio del Dio
le
bestie che incarna
fameliche intorno,
fumida nebbia
la
pioggia che stilla
i declivi divini.
In
Manali
Alta
sui monti
tra le nubi che schiara
traluce la luna,
che un
alito muto
nella schiusa dei monti
muove ogni moto.
Notte
indiana, tra Leh e Srinagar
Notte
indiana,
nubi di galassie,
ombra io del grembo
Pubblicato da odorico a 16.51
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"Domani perderò i turisti stranieri,...mi aveva detto
sabato Kallu, concependo come una perdita la loro partenza, perché
con loro veniva meno la possibilità di laute baskshesh.
I
turisti indiani che ieri sono sopraggiunti, sono arrivati per
giunta tardi, impedendogli di telefonarmi.
Il solito
lavoraccio, per servire loro da bere, per pulire le tante volte
che sporcano , "cleaning, cleaning cleaning every room""
very, very much...", senza ricevere che una miseria di rupie.
" Like this".
Più singolari di tutti, per il
mio amico in vena di divertirsi delle sue disavventure, più
di quanto lo siano i turisti indiani che provengono dal
Maharastra, dal Gugiarat, sono i Bengalesi, i turisti in arrivo da
Kolkata.
"Sentili, how they are speaking down "glu,
glu, glu,.... glu,glu glu, ...", nel cortile dell'Hotel dove
li aveva lasciati, per ritirarsi a seguitare a telefonarmi sul
terrazzo.
"Dicono "jual" per dire pani,- l'
acqua-, "kar" per dire the room,- la camera-..."
Uno
di costoro gli aveva insegnato a dire " ualo uas" alle
signore. Ad una donna bengali aveva rivolto per l'appunto tali
parole, e lei l'aveva guardato "very angry",
sconcertata.
"Voleva dire ti amo", Kallu ha appreso
solo dopo.
Naturalmente vi sono i "good e i "bad"
"bengali".
Uno di questi è il bengali che si
era lamentato dei mosquitos nella sua stanza. alla réception.
"I
bring you the machine and I 'll kill all the mosquitos" aveva
trionfalizzato il mio amico.
Ma quando il mio amico gli si è
presentato con la "Killing Machine",
" You will
kill me also" gli ha negato di usarla il bengalese.
"
Io non voglio uccidere anche lei. Io voglio uccidere solo i
mosquitos"
" You will to kill me also..."
"
Why to kill you?"" Perchè dovrei ucciderla?"
ha replicato Kallu. " Please, I don't want to kill you. I
want to kill only the mosquitos, charging the machine with the
electricity. You die if you touch the electricity."
Il
bengali si è cosi persuaso.
"For you, for me, first
there is mama, after there are you, there is me. Per te, per me,
prima c'è la mamma, poi vieni tu, vengo io. For the Bengali
mind why this? the bengali mind put oneself first, they think only
of oneself, the bengali people..."
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odorico a 08.55
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lunedì 2 marzo 2009
"Peter
Hello
my friend
Sorry that I didn't reply your letter for so long.
I
am busy spending the winter vacation and the Chinese new year of
Ox.
As time passed by, I find that it is more and more boring
for me. Maybe I become an adult or elder that before. It is felt
that the pressure on me is heavier and heavier for getting further
education of master of medicine, or be employed by some
hospitals.
The autographs I sent to you is the most proud thing
in my college year so far. I make it real! I succeed to travel in
south China for 25 days. All the stuffs are done by myself
including hostelling, eating, tickets, and pictures.
Among
these cities I had travelled, I love Wuhan and Shanghai. I enjoy
living in the big cities, although you would face so many hard
things like the rent, food, and some other things. However, which
impresses me most is that many opportunities and positions are
offered to you. You can really be a big one to achieve your
dreaming goal. You can experience a lot. I am really curious about
the various things at every corner of the city!
Back to the
life in college I am living. I find great of pressure on me, about
the working or further education. I find the hard thing both in
life and study as I am growing elder and elder. Being a doctor I
still have a long way to run. I need to be graduated first, in
China; if you want to be employed in a big hospital you must get
the master degree, or a PhD, of course, the certificate of
qualifications of medical practitioner which I have to pass the
subjects like biochemistry, physiology, pathology, pharmacology,
medical microbiology, medical immunology and so one which are so
tough to anyone. But I have to do my best to solve the problems.
Life
is hard to everyone; the only thing we can do is to do our job
perfectly, so that we will succeed!
About the question about
Chinese medicine, I will check the internet and ask some
professionals, then give you the answer.
Take care, my
friend!
Peter
Odorico
"My dear
friend,
excuse me if I didn't write you before.
In facebook
I ve been longtime foreigner, like more and more I m foreigner in
my country., in the world of the school.
What beautiful news I
ve received from you about your travel in South China, where you
were "curious about the various things at every corner of the
city!"
And what beautiful pictures in your albums about
skiing and party, daily life in college, travel to shangai, for
example.
It left me stunned to hear by yours words how in the
chinese city life , like in your charmed chinese mind many
opportunities and positions are offered to you, while in Italy, in
my future, like in the future of my students, less and less are
the opportunity and the positions that are offered.
Don't
worry, my friend, if you are bored, your need only to integrate
your young hearth and your adult mind , accepting and loving more
and more your self, by your vulnerability, your impermanence, your
imperfections, because by your vulnerability, your impermanence,
your imperfection. you are becoming your self.
Thanks for your
answer about the cinese medicine.
My friend , on the matter I
think that the traditional chinese medicine and the eastern wisdom
and meditation, by wich I m trying to reach the awareness and the
mindfulness, are the same.
Odorico"
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odorico a 14.56
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giovedì 12 marzo 2009
"Se i tuoi studenti non ti
rispettano, non preoccuparti, non è un tuo problema,
saranno i tuoi studenti che avranno "bad karma," "no
good job, no successfull". Molti giovani anche in India non
hanno" good Karm" perchè non rispettano i loro
insegnanti, gli altri studenti, i genitori, chi è più
vecchio di loro, e trovano solo lavoro come farmers, o sugli
autobus nel fare i biglietti."
Quanto a me? Se mi
attaccano, mi diffamano, usano la menzogna per screditarmi , pur
di togliermi di mezzo?"
" Accept".
"
Accetta"
Non c'è altro per lui che io possa fare.
A
Happy, Happy Holi.
" I m of all colour, red, green,
yellow, "nila"..."
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odorico a 11.15
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martedì 17 marzo 2009
"Li senti, al telefono, i turisti francesi?
Erano rimasti
nella sala del ristorante dell' hotel, mentre egli si era
appartato nella terrazza da cui mi telefonava.
Seguitavano a
riservare Bakseesh e attenzioni solo a Santhoos, nient'altro che a
Santhos, erano tutti e solo per lui, al seguito della mère
di Santhos che per questi stravede.... E Kailash, che già
aveva ricevuto dal gruppo la spettanza di cinquecento rupie, come
ogni altro addetto dell' hotel, non voleva saperne di fare per
loro più che l' indispensabile.
Dalla sua Mère
Santhoos era stato beneficiato dell enormità di due mila
euro, un lack, per acquistare un risciò motorizzato, un
tuctù, che Santhoos intendeva lasciare al fratello, per
seguitare piuttosto a lavorare in hotel e trarvi vantaggio dal
ritorno della mère a ogni futura primavera con una nuova
comitiva.
Ma a tutto ciò Kailash preferiva il suo amico
italiano, e per averlo al telefono , e poterglielo dire, era ben
felice di avere lasciato perdere il gruppo della mère.
"
La madre pensa a lui solo ogni tanto, ma il mio amico italiano
pensa a me sempre, " everyday"!" Io sorridevo della
sua invidia gelosa, ritraendo nel mio divertimento il mio
sgomento.
Sentendovi, secondo l' inesorabile legge, il
mutamento di cui può farsi la preda il suo attaccamento.
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odorico a 16.58
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mercoledì 25
marzo 2009
"Non
dire più senza di me ...", Kailash
mi ha implorato fermamente , quando gli ho detto che senza il
pensiero di lui , di sua moglie, dei suoi bambini, cui devo
provvedere, mantenendomi integro, non riuscirei più a
reggere a scuola.
" Io
sono sempre con te, always... Noi saremo sempre insieme, Noi
vivremo e moriremo insieme",
ha seguitato come afferrandomi a sé al telefono, da così
distante.
" We' ll go
together to Nirvana", "E
andremo insieme al Nirvana...
"
,
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odorico a 18.04
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domenica 5 aprile 2009
om,
oh,
andato, andato,
all'altra sponda,
del tutto andato, (
oltrepassato)
e qui rimasto...
om gate, gate, paragate,
parasamgate bodhi svaha...
oh, andato,
andato,
oltrepassato,
oltrepassato del tutto,
e qui
rimasto....
( e qui distrutto...)
( e qui disfatto)
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da odorico a 08.48
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