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mercoledì 21 maggio 2008
odoricoamico
diario
spirituale di meditazione, cronache e commenti di Odorico
Bergamaschi
Da
Valentino Giacomin (www.aliceproject.info
)
"Ciao
Odorico. Quando tornerai in India? Devi visitare la scuola di
Bodhgaya e il nuovo Tempio di Tara a Sarnath.Qui fa caldo, ma la
temperatura scende durante la notte, come nel deserto! Nei
villaggi c'e' una epidemia del "fuoco di Sant'Antonio".
Fenomeni strani. Solo il karma puo' spiegare il mistero. Ora il
Governo sembra aver scoperto che l'acqua e' un elemento che serve.
Ha quindi deciso di "ripristinare" i vecchi stagni e
laghetti artificiali che, una volta, si trovavano in ogni angolo
dei villaggi e delle citta'.Gli stagni e laghetti sono stati
riempiti di spazzatura nel corso degli anni. L'Amministrazione
aveva trovato delle discariche gia' belle pronte. E giu'
tonnellate di cacca, mescolata a tutto, compresi rifiuti altamente
tossici. Ora il mea culpa. Sono partite le squadre di demolizione.
Si, perche', nel frattempo, sui laghetti riempiti di ogni sozzura,
sono sorte case e uffici. Il Governo pensa che basti scavare e
l'acqua ritornera', come per incanto. Ingenuita' indiana! Non
sanno che hanno rotto un equilibrio delicatissimo di una struttura
formatasi nel corso dei secoli. Non riusciranno MAI PIU' a
riempire i laghetti e i pozzi! Intanto il Gange si sta restrigendo
a vista d'occhio. Tra qualche anno diventera' un rigagnolo
putrido.Questa la degenerazione del Kaliuga. Madre Ganga tornera'
da Brahma, da dove era venuta. Lo dicono le
profezie.
E
allora ci vorranno milioni di scuole di Alice. Ma sara' troppo
tardi.Lo sara' anche per l'Italia, che ha cominciato la sua agonia
con Napoli. E' il segno della fine di un'epoca. Quella della
Ragione, che aveva voluto sostituire la Fede, il soprannaturale,
la metafisica. Amen.Questa notte volevo condividere queste
tristezze con te, perche' credo che tu sia uno dei pochi che puo'
capire la mia amarezza."
A
Valentino Giacomin
"Una
domanda, innanzitutto, carissimo Valentino, Perchè hai
scelto proprio me, come interlocutore , nella" tua notte
oscura"? Perchè ritieni che proprio io possa capire la
tua amarezza? Io ho scelto di sperare, nonostante tutto,
nonostante ogni evidenza terrificante. Spero, anche se, a
differenza di te, che puoi confidare nel progetto Alice, debbo
digitare questi caratteri incalzato da dei compiti che penso sia
assolutamente inutile che stia a correggere fino a notte fonda, in
una scuola dove non so che ci sto a fare fino al mio
pensionamento, se non a testimoniarvi il mio inevitabile spreco
come essere pensante e senziente. Eppure spero, e credo, e
nell'apocalisse della globalizzazione , nella attuale compresenza
di tutto ciò che in passato è rimasto separato nello
spazio e nel tempo della Storia , attendo di ritrovare il Suo
farsi tutto in tutte le cose, comunque, quale loro compimento e
Sua realizzazione. Di ritrovare la perla e il tesoro nascosto
quando e dove meno è lecito attenderlo. Come ti ha
confortato il caso di Gopal. (vedi www.aliceproject.info) Credo
che sia cosi, anche nel corso della Storia, Che la Satya yuga
possa essere ritrovata e già sia presente all' interno
della Kali Yuga, la comunità negli slum della megalopoli, i
lari familiari nelle condotte che recano più scandalo, la
disciplina e il risanamento nello sregolamento e nel degrado
percolante, non di meno di quanto il dharma universale lo si può
rinvenire nella estraneità , nella astinenza o nella
preservazione decontaminante. Secondo
Sekutu Metha anche i killer della maximum city di Bombay Meditano
e pregano prima di uccidere. Ma tu elevi a segni dei tempi
Napoli o la siccità della valle Gangetica. Con
profeticità a canone inverso io potrei elevare a indizi
positivi profetici l'incremento stesso del petrolio, e del costo
dei generi alimentari, che rendono più conveniente in
Afghanistan coltivare il grano che il papavero da oppio, ricorrere
a nuove energie che ai combustibili fossili, ad altri cibi che il
riso, che è comunque la coltura più bisognosa
d'acqua e, come il mais, una delle meno salutari come
monoalimento- per la sua deficienza di vitamina A. Quanto a ciò
che mi affermi sui tanka, è per me di estremo interesse
perchè mi aggiorna su quanto ero venuto a saperne , a
seguito dell' articolo che ti avevo già segnalato in una
delle mie prime mails.". Il pianeta a secco", apparso su
New Scientist, e che ti allego in formato pdf.
Ma in tanta
catastroficità indiana che vivi e sperimenti in Sarnat, in
Bodhgaya, é proprio all" onnipresenza" della
speranza nell animo indiano", ( come scrivono Suddhir e
Khatarina Kakhar nel bellissimo "Gli indiani il ritratto di
un popolo", pubblicato in italiano da Neri Pozza, ), alla
mentalità indiana, "che tende a trasformare persino il
più piccolo barlume di speranza in una luce abbagliante, "
che voglio fare ritorno, ed attingere, nel mio affetto e nel mio
prendermi cura del mio amico indiano (E lo sai di che si alimenta
il mio amore per lui? Del fatto che io voglio essere per lui
l'amico e il fratello che non ho mai avuto, la cui mancanza è
all origine della perdizione del mio ingegno nella ritualizzazione
ossessiva delle necessita quotidiane), per cui gli telefono ogni
giorno e tornerò da lui e con lui io viaggerò ancora
per l'India, Verrò, verrò da te con lui, e i suoi
meravigliosi bambini, quest'estate, perchè insieme con me
attingano alla luce della tua cara scuola. Ps Quanto al sito,
ti ricordo ciò che dice il Dhammapada( 22 Il purgatorio)
sulla vergogna che provi per esso: " Si vergognano di ciò
di cui non bisogna vergognarsi / non si vergognano/altri/ di ciò
di cui ci si dovrebbe vergognare " Love
Odorico
E
gli ho effettivamente scritto
"Mantova, 22 maggio
2008, Grazie, innanzitutto, carissimo Valentino, di avere
scelto proprio me, come interlocutore , nella" tua notte
oscura", di avere creduto che proprio io possa capire la tua
amarezza, anche se io ho scelto di sperare, nonostante tutto,
nonostante ogni evidenza terrificante, sperando di ritrovare la
perla, il tesoro nascosto, quando e dove meno è lecito
attenderlo, -come ti ha confortato il caso di Gopal. In tanta
catastroficità indiana che tu vivi e sperimenti in Sarnat,
in Bodhgaya, proprio all' onnipresenza" della speranza nell'
animo indiano", ( come scrivono Suddhir e Khatarina Kakhar
nel bellissimo "Gli indiani il ritratto di un popolo",
pubblicato in italiano da Neri Pozza, ), alla mentalità
indiana, "che tende a trasformare persino il più
piccolo barlume di speranza in una luce abbagliante, " voglio
fare ritorno, ed attingere, nel mio affetto e nel mio prendermi
cura del mio amico indiano (E lo sai di che si alimenta il mio
amore per lui? Del fatto che io voglio essere per lui l'amico e il
fratello che non ho mai avuto, la cui mancanza è
all'origine della perdizione del mio ingegno nella ritualizzazione
ossessiva delle necessita quotidiane), per cui gli telefono ogni
giorno e tornerò da lui, e con lui viaggerò per l
India. Verrò, verrò da te con lui ed i suoi
meravigliosi bambini, quest' estate, perchè insieme con me
attingano alla luce della tua cara scuola. Intanto sto
sollecitando il mio amico, cui ho aperto un negozio di barbiere
secondo la sua appartenenza di casta, ad iscrivere il suo bambino
alle scuole di Madre Teresa in Khajuraho, come lui stesso,
innanzitutto, si era riproposto.. Ne sai qualcosa di tale
istituzione? Ps Quanto al sito, ti ricordo ciò che dice
il Dhammapada ( 22 Il purgatorio) sulla vergogna che provi per
esso: " Si vergognano di ciò di cui non bisogna
vergognarsi / non si vergognano/ altri/ di ciò di cui ci si
dovrebbe vergognare"
Io non so e non potrei farci
niente altro che rimpiazzarlo con ww.aliceproject.info., ma senza
abrogarlo, lasciando accantonato e parcheggiato all 'interno dell
area quanto vi è già situato, per lavori ulteriori
in corso, A presto, Odorico
"Ciao
Odorico. Grazie per la tua risposta. Kakkar, di cui citi il libro,
e', per caso, lo psicologo che ha scritto diversi saggi sulla
sessualita' indiana?La frase che citi, francamente, mi pare molto
romantica. Solo un indiano puo' arrivare a tanto. "...che
tende a trasformare persino il più¹ piccolo barlume di
speranza in una luce abbagliante" Mi domando dove vivano gli
autori di quel libro.Vengano a visitare i villaggi attorno alla
nostra scuola: Barbatta, Sijua, Dandawa... sono i villaggi dove
qualche hanno fa hanno linciato cinque ladri, o ritenuti tali.
"Luce abbagliante?" Kakkar e amici forse ha conosciuto
l'India di Terzani, vista attraverso i vetri di alberghi a cinque
stelle o di ville ai piedi dell'Himalaya. Sono cattivo?Io vivo tra
la gente, quasi come loro. Forse sono diventato uno di loro, nel
bene e nel male. Ma la luce abbagliante non la vedo. Non l'ho mai
vista, anche se la sto cercando da molti anni. Vedo molte ombre,
purtroppo. Ogni anno si allungano come le strisce di sabbia sul
letto del Gange.Vieni pure con il tuo amico e la sua famiglia.
Sarete bene accolti.Grazie per la citazione sulla vergogna. Un
abbraccio affettuoso Valentino
"Carisimo
Valentino, Ti risponderò appena avro tempo più
distesamente. Kakkar, in un discorso assolutamente sobrio , che io
ho estrapolato, non si riferiva ad alcuna luce abbagliante dell
India, ma alla forza , commovente, dell animo indiano, di
trasformare in speranza ogni minimo appiglio a confidare nel
futuro offerto dalla realtà. Del resto ciò che è
abbagliante può essere anche accecante, ha in sè la
natura di un miraggio. Mi spiace, ma c'era prevenzione nella
tua visualizzazione del discorso di Kakkar. A presto.
Odorico"
"Concordo. Il mio pessimismo filtra la
percezione dei fatti e puo' trasformare anche le cose belle che
esistono qui in ombre. Accetto l'osservazione. Questo, tuttavia,
non mi impedisce di continuare a lavorare affinche' la
degenerazione del Kaliuga sia, come dire?, piu' leggera per tutti.
Infatti, non ho gettato la spugna, anzi!Un
abbraccioValentino"
"Ciao
Odorico. Tutto bene? Voglio condividere qualche riflessione, in
aggiunta alle precedenti.Non vorrei apparire come un pessimista
che vede tutto nero. Quando parlo della degenerazione non mi
riferisco all'India, ma al mondo intero. L'India, a dire il vero,
e'ancora in zona di sicurezza per quanto riguarda degrado
ambientale e sociale. Voglio dire, sarebbe ancora in tempo a
frenare la "crescita infelice", grazie ai suoi valori,
alla sua cultura, alla sua spiritualita'. Nei villaggi esistono
ancora, per fortuna, i segni di una identita' che lo sviluppo
economico non e' riuscito a distruggere. Proprio due settimane fa
ho assistito ad un rito che si svolge annualmente,prima del
monsone. La gente del villaggio si raccoglie in preghiera, mentre
un "medium" entra in trance e si mette in contatto con
uno "spirito". Lo spirito parla attraverso il medium. La
gente chiede previsioni sul monsone, sui raccolti, sui
matrimoni... Lo spirito parla e da' consigli, suggerimenti e fa
delle profezie. "Il monsone arrivera', ma la pioggia non
sara' abbondante!" ha detto quest'anno. Lo ripete da alcuni
anni. Purtroppo, non sbaglia. Come provare che si tratta davvero
di uno spirito? Il medium compie azioni straordinarie, come, ad
esempio, infilare le mani dentro una pentola piena di latte
bollente, ritirandole intatte. A volte prende la pentola e si
versa il contenuto sulla testa. Non c'e' trucco. E' tutto vero. Ho
filmato la scena quest'anno. Ecco, questa India mi commuove e mi
fa sperare in un futuro migliore. E' questa India che noi del
Progetto Alice cerchiamo di far sopravvivere, valorizzare e
aiutare. Questa e' l'India che si salvera' dagli effetti terribili
del global warming. E' l'India a cui Gandhi si riferiva, quando
insisteva sulla necessita' dell'autosufficienza, sulla forza delle
tradizioni dei villaggi che producevano di tutto: dai vestiti, al
burro, alle medicine, alla saggezza popolare!Nei messaggi
precedenti ho parlato di ombre. Quando sei investito dai problemi,
le ombre sembrano dominare.Per la legge delle polarita', pero',
l'ombra afferma la presenza della luce. Ci sono tante luci ancora
accese in questo grande Paese.Purtroppo, non sempre sono visibili.
Ma ci sono. Ci sono moltissimi operatori sociali coraggiosi che
rischiano la vita per difendere cio' in cui credono. Recentemente
ho avuto la fortuna di conoscere il segretario nazionale di un
movimento per la difesa dei diritti umani dei Dalits, Vincent
Manoharan. Un uomo straordinario, dotato di un’intelligenza
acuta e di un grande cuore. Sta facendo un lavoro incredibile per
la giustizia, per la dignita’ dei poveri, per il futuro
dell’India. Vincent non ha risparmiato elogi al nostro
lavoro e mi aiuta a capire il Paese che mi ospita. Come lui,
tantissimi altri: mi vengono in mente Arundhati Roi, Vandana Shiva
(una scienziata che merita il Nobel per le sue intuizioni e per le
sue proposte per la salvezza dell’ambiente e della saggezza
tradizionale dell’India), Kiran Bedi, gli eroici attivisti
della Narmada Bachao Andolan, che lottano contro le dighe ...
Ecco, la polarita’ opposta all’ombra. Poi i meditatori
sull'Himalaya. I saddhu che vivono davvero in modo totalmente
ecologico e senza sprechi. A loro mi ispiro nel mio lavoro di
volontariato.Infine, vorrei riconoscere il coraggio del Rettore e
del corpo accademico dell’Universita’ di Sanskrito di
Benares che, recentemente, hanno premiato il Progetto Alice,
riconoscendone la matrice culturale indiana e l’importanza
per l’educazione delle future generazioni. Il Ministro in
Italia ha parlato di “emergenza educativa”. Chissa’
perche’ la associo all’ emergenza rifiuti di Napoli.
L’India ha un messaggio di speranza per l’Occidente
borioso: tornate al dharma. Noi del Progetto Alice abbiamo accolto
questo messaggio e l'abbiamo trasformato in proposta educativa, in
programma didattico. Grazie all’India! Non va dimenticato
questo. Se I bambini di Santo Stefano o Miane - guidati da Luigina
- hanno la fortuna di scoprire i tesori dell'anima attraverso
l’introspezione, dobbiamo ricordare che e’ un dono che
viene dall’India. Dalla Luce dell’India! Un
abbraccio Valentino (in
good mood)"
Per
una risposta non ancora inviata
"Caro Valentino,
grazie, infinitamente, della confidenza che mi accordi. Torno a
chiederti, perché proprio in me riponi tanta capacità
di ascolto? Forse perché nella mia condizione umana e
mentale di drop out incapace di farsi valere, di capro espiatorio
offeso ed indifeso, intoccabile ma al temo stesso indifendibile
dai poteri,, mi avvicino di più a quella di un dalit, sul
puro piano spirituale ?Io non ho alcun grido e non sono di nessun
grido, come tanti che conosci., e sai che come insegnante e in
quanto sono rimasto " tale", nella manifestazione del
mio ingegno, vivo sotto il peso della sofferenza, dell'
umiliazione e della mortificazione permanente, entro la felicità
e la speranza che mi sorregge e mi illumina. E' meravigliosa,
secondo quanto rievochi nella tua ultima e-mail, la rete di
esperienze che in India vieni intessendo alla ricerca della tua
scuola,come tu stia inserendo le salvezze individuali dei tuoi
allievi nella salvezza di un intero popolo, facendola dipendere
dalla salvezza degli ultimi , e più umanamente belli dei
suoi figli, dal concorso di chi si oppone e resiste , e rimane più
intoccato da quant' è il degrado e l' impoverimento
mondiale che lo sviluppo produce (- la ironia della storia vuole
che siano ora affamati dallo sviluppo innanzitutto i produttori di
cibo, i cui campi inaridiscono anche per il global warming,) è
oltremodo ammirevole come dunque tu riponga la salvezza dell
umanità indiana nelle cure in soccorso delle madre India e
del suo tesoro sapienziale, nel risanamento delle tante ferite
inferte al suo corpo terreno e alla sua tradizione spirituale. Ma
se il sanathana dharma è reale, se è lo stesso
principio ordinatore che per altre tradizioni spirituale è
costituto dal Logos, o dal Tao, dallo Shinto, o dalla Sharia, se
dalla sua cosmicità il progetto Alice trae la sua
dimensione universale, esso non può non manifestarsi e non
essere riconoscibile, come presente e operante, anche nella
degenerazione della crescita, che è crescita infelice, come
asserisci benissimo, finchè anche in essa non è
-"ri-trovata la luce intima del dharma, la cui accensione
spirituale della materialità e del sapere non può
non esserne - adualisticamente- il fuoco interno invelenito in un
offuscante tossico letale.Il dharma, se è reale, è
di necessità anche ogni possibile riconversione, o
risanamento dello sviluppo, che si imponga come una svolta
necessaria interna alla sua stessa espansione dinamica, al suo
stesso degenerare criminale in economia canaglia, il dharma , se
ispira la vita, è inevitabilmente all' opera in ogni messa
in crisi della "regressione civile" per effetto della
stessa interdipendenza del tutto, è ogni riconversione , al
contempo morale e spirituale, dell' uso delle risorse energetiche
e ambientali - terra, acqua, aria, fuoco, akasha, - ,delle nostre
relazioni con la natura, in virtù del concorso delle stesse
tecnologie e tecniche che hanno degradato lo sviluppo. Che il
progetto Alice possa fiorire nell'orrore miserabile del Bihar , lo
hai già meravigliosamente dimostrato. ma la sua
universalità, se è vero quanto ti ho detto, può
rendere possibile che attecchisca anche nella crscita meno
infelice di uno slum di Bombay, o di Calcutta, nella cristianità
del Kerala o nelle mirabilia tecnologiche di Bangalore , così
come il villaggio è la forma di vita che, pur perdendo la
sua autosufficienza, si è ricostituita nella Dharawi della
Maximum City."
Pubblicato da odorico a 17.18
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commenti
lunedì 23 giugno 2008
Tardivamente,
la settimana scorsa, liberatomi finalmente dagli oneri scolastici,
ho assecondato la richiesta di Valentino Giacomin che modificassi
la pagina d'accesso del sito che gestisco delle scuole del
Progetto Alice . Credevo che il tutto avesse origine dagli
irretimenti della pagina in troppi richiami allettanti , negli
svolazzi fatui del velo di maya, e che gli dispiacessero per
questo gli elementi dinamici.
" Ciao Odorico. Come
stai? Seguo le news relative al tuo amico: il negozio,
l'inaugurazione, la felicita'...Piccole cose, ma importanti,
perche' sono un esempio del valore della semplicita' in un'epoca
in cui tutto diventa artificiale e sofisticato.Quel negozio
ricorda qualcosa della mia infanzia...Ma volevo parlare di altre
cose in questo messaggio. Ancora una volta devo tornare sul nostro
sito sfortunato.Pensavo che potresti mettere le mani nel sito che
funziona, quello immune dal virus della vanita':
http://www.aliceproject.infointanto/,
potresti risistemare la prima pagina che fa davvero impressione
con tutti quei flash e righe serpentelle che vanno su e giu'...
Perche' non copiare uno degli infiniti siti che ci sono in giro,
facendo in modo che ci dobbiamo vergognare quando la gente entra
in contatto telematico con noi.Possiamo cominciare con la prima
pagina. Metti un po'di ordine e semplicita'.Bastano delle finestre
con un titolo o una data...e poi si rimanda all'articolo o alla
foto.Che ne dici? Se sei troppo occupato e nessuno dei tuoi
studenti ha tempo libero, cercher' di farlo io da qui. Chiedero'
ad uno studio grafico di fare il lavoro.Fammi sapere.UN
abbraccio.ValentinoPs. Seguo con orrore le notizie della monnezza
di Napoli. Ci ha sommerso di vergogna!" Mercoledi 4 giugno
2007
Via via si è disvelato invece un retroscena
diverso, che chiama in causa i principi del progetto Alice, la
inculturazione della sua universalità nella religiosità
dell India di Sarnat e di Bodhgaya, Seguirne il decorso è
una immersione d'eccezione nella spiritualità vivente di
tale progetto educativo, quanto unica è la grande mente e
unico è il grande cuore di Valentino.
" Caro
Valentino, ho semplificato la home page di Alice Project.info,
togliendo le righe serpentelle dei testi scorrevoli che annunciano
eventi che non sono più delle news. I miei limiti tecnici e
lo scarso tempo che ho a disposizione non mi consentono gran che
di più. Tieni presente che la home page è
conforme allo stesso formato di ogni altra pagina, e che
modificarla nella sua configurazione comporta una discrepanza tra
la facciata d' ingresso e tutto il resto. Il sito non è
male, eccettuate le ridondanze Non mi sembra affatto che tu debba
nutrirne vergogna . Ti ringrazio infinitamente di seguire le
mie news. iL tuo accesso è stata l' occasione per
ricontrollare tutto e riscrivere una pagina di cui avevo inserito
una versione oltremodo scorretta. Spero di farmi sempre più
semplice, molto più semplice di quanto non sia riuscito ad
essere nella scrittura dei testi, in presa diretta sulla
concretezza dei fatti, perchè siano di per sè
eloquenti..... Colgo l'occasione di questa mia risposta per
segnalarti i siti delle due case editrici principali, stando alle
mie conoscenze , che pubblicano libri e materiale didatico per
l'apprendimento dell'Italiano come Lingua
straniera.
http://www.almaedizioni.it/
http://www.guerra-edizioni.com/index.cfm
E
ti rinnovo la richiesta se sai dirmi qualcosa delle scuole di
madre Teresa di Calcutta, al cui distaccamento di Khajuraho io ed
il mio amico indiano siamo intenzionati ad iscrivere il suo
bambino Grazie. di tutto, nuovamente. Odorico "
"Caro
Odorico, e' sempre "rischioso" avere amici troppo
intelligenti come te. Non puoi sbagliare una virgola. Scherzo.
Sono onorato di averti come "compagno di cordata" e come
"specchio". Per il web, io direi di togliere tutte le
righe "serpentine" : Dalai Lama patron - via; An
Award... - via. Lascerei la serpentina relativa al secondo award.
Tutto il resto, katam, compreso Sirianni, e compresa la
stravecchia notizia della Colombia. Poi sostituirei alcune foto.
Meno foto di bambini immersi nel samadhi di Morfeo e piu' foto di
bambini normali.
Altrimenti sembra che noi siamo ossessionati dall'introspezione. A
dire il vero, non metterei nessuna foto ...
yogica.
Meno
foto di lama. Ne lascerei una sola, visto che e' quasi impossibile
trovare delle foto con Luigina (De Biasi) e il sottoscritto
assieme. Se ci fosse una foto diversa con uno yoghi indiano
sarebbe meglio. Ad esempio, il Baba degi Aghora'.Ti mandero'
l'indirizzo della nostra pagina picasa dove potrai trovare qualche
foto, se ti serve. Chiedo troppo?Per le suore, devo aggiungere che
hanno un difettuccio. Sono "narrow minded" in fatto di
religione. Le Divinita' hinduiste sono considerate blasfeme, idoli
da togliere dalle pareti. I preti sono piu' aperti, ma sono anche
meno ligi ai loro voti (di castita'). LoveValentino "
Caro
Valentino, sono Odorico. Ti va bene come ho semplificato la
home page? Ho disatteso soltano le tue indicazioni di eliminare i
testi scorrevoli che magnificano il patrocinio del Dalai Lama e le
news colombiane. Anche il solo nome del Dalai Lama mi sembra di
forte richiamo spirituale , anche per coloro che sono più
superficialmente a conoscenza del buddismo. Le news colombiane,
per quanto scadute, rinviano in realtà a quelle sulla
rivista on line di Educazione spiritual , e mi sembrano
graficamente piacevoli. Inoltre i collegamenti che ho distolto
dalla prima pagina si ritrovano pressocchè tutti nel file
archivio di tutte le news. Sono tenacemete conservatore di
tutto ciò che eredito e acquisisco.... Come va, intanto,
in India , in Sarnat e in Bodhgaya ? Nel paese del mio amico ha
iniziato a piovere, finalmente. In Italia difetta la speranza,
più che la rassegnazione. Sempre ragionando con te di
Speranza, mi va di dirti che casualmente ieri ho ritrovato nella
biblioteca di Mantova un libro, appena uscito, che mi sembra
davvero valido per disincantare le mistificazioni dell India:
Dentro l'India , e ne è autore Pavan K.Varma. Lo
conosci? Eppure anch'egli, nonostante tutto ciò che
rivela della violenza, dell' amoralità pragmatica, e del "
totale egocentrismo" dell animo indiano ( "La maggior
parte degli indiani, in questo senso, è "disinteressata
alle cose materiali" solo nella sua indifferenza verso
qualsiasi aspetto dell'ambiente esterno che non vada direttamente
a vantaggio del suo mondo immediato e personale"), non può
non esprimere la mia stessa ammirazione " per la capacità
degli indiani , spesso sorprendente, di non perdere la speranza,
... e per la loro capacità di risollevarsi che nasce dall
'essere continuamente esposti alle avversità". A
presto, anche dove tu sei Odorico
"Caro
Odorico, ti ringrazio per il lavoro che stai facendo per il PA. Il
Dalai Lama? Certo che e’ un motivo di orgoglio per noi il
suo patrocinio, ma vaglielo a spiegare, tu, a chi teme che il
Progetto Alice venga identificato come buddhista o induista! Da
parte di alcuni miei collaboratori c’e’ una specie di
“ossessione dell’imparzialita’”. Se si fa
una puja induista, bisogna farne anche una cristiana o
musulmana... Se il Dalai Lama offre il suo patrocinio, bisogna
cercare il patrocinio anche di altre Autorita’ religiose,
appunto per non correre il rischio di essere “etichettati”.
Se i bambini induisti pregano Saraswati, bisogna proporre anche
delle preghiere per i bambini musulmani. Apparentemente queste
osservazioni sono giustificate dall’esigenza di neutralita’
religiosa del Progetto Alice. In pratica, hanno il venenum in
cauda. Spingono i responsabili del Progetto Alice verso, come
dire?, una specie di commercializzazione delle proposte: “Tot
a me e tot a te, per non scontentare nessuno.” La
conseguenza puo’ essere questa:” No, a me hai concesso
solo una preghiera di cinque righe, mentre a loro hai consentito
di recitare una preghiera di sette righe e mezza!” Il
Progetto Alice non puo’ permettersi di degradare in questo
tipo di contrattazioni ideologiche. Bisogna avere sempre presenti
i principi del PA, altrimenti non si va da nessuna parte. I
principi sono questi: “ Lo scopo dell’educazione del
PA e’ di portare gli studenti agli stati piu’ elevati
della loro coscienza: peack experiences, esperienze di vetta
(Maslow). E queste esperienze sono transpersonali, transegoiche,
oltre la coscienza dell’ego. Le idee religiose, le immagini,
le discussioni sull’esistenza o meno di Dio e sui suoi
attributi, le preghiere sono tutte attivita’ che riguardano
lo stato di coscienza razionale, la mente discorsiva,
l’intelligenza logico-verbale. Oltre la coscienza razionale
c’e’ quella intuitiva, spirituale, non duale. Oltre
l’ego c’e’ il silenzio. Infatti, che cosa resta
da discutere se non c’e’ CHI discute? Se non c’e’
un soggetto, non c’e’ nemmeno un oggetto. Questo stato
di coscienza non registra conflitti di idee, di riti religiosi o
immagini della Divinita’. Nel silenzio dei pensieri e delle
emozioni si va oltre il confine dei templi, delle preghiere, dei
nomi. Nel silenzio creato dalla trascendenza dell’ego (che,
non dimentichiamolo, e’ nient’altro che un pensiero,
seppure ossessivo, onnipresente, radicato nel profondo
dell’inconscio) musulmani, cristiani, induisti, buddisti,
ebrei... trovano l’unita’. Pertanto, il Silenzio e’
il linguaggio che permette ai praticanti di tutte le religioni di
incontrarsi e rimanere insieme. Il Silenzio annulla le divisioni,
le differenze e porta pace. Ecco, questa e’ la Visione del
Progetto Alice, che spesso viene dimenticata quando ci si perde
nei dettagli del percorso. Infatti, la preghiera Sufi o quella
cristiana altro non sono che dettagli del sentiero, mezzi
didattici per arrivare al Silenzio. Non sono sono l’obiettivo
finale. Spesso chi si ferma a giudicare quanti Lama hanno visitato
la scuola e quanti vescovi e quanti brahmini o mullahs, perde di
vista la vetta della Montagna. Il mezzo diventa il
fine.
Non
possiamo cadere in questo tranello drammatico in cui sono cadute
le scuole in occidente, le scuole secolarizzate, laiche. Dove
sbagliano, secondo noi? Sbagliano nell’aver posto
l’obiettivo educativo troppo in basso, a meta’
montagna, a livello di coscienza egoica, che e’ un
passaggio, una tappa verso la vetta, ma non e’ la Cima. Ne
consegue la contabilita’ del mercante: tot preghiere
induiste, tot buddiste, un lama per te e un brahmino per me... No,
questa mentalita’ non fara’ finire in conflitti, ma li
aumentera’, esattamente come e’ accaduto, qualche
volta, nelle nostre scuole. Guai permettere a questo demone
dualista (la coscienza dell’ego) di diventare la meta! La
causa della crisi dell’educazione in Occidente ed ora anche
in Oriente, secondo me, va cercata nel fatto che abbiamo posto
l’intelligenza verbale, logica, come dominante, ed e’
questa intelligenza che detta le regole del gioco, definisce le
tappe del percorso, le modalita’ del cammino. Ma il cammino
previsto dalla coscienza dell’ego non va oltre se stessa,
ovviamente. Come potrebbe suicidarsi? E’ questa coscienza
che crea i conflitti di “misura”, di “confronto”,
di “gelosia”: “Un Lama a me e un prete a te. Una
preghiera sufi e una induista...” Con questo non voglio
dire che i mezzi del percorso non siano importanti. Anzi. Senza
questi non si arriva alla Vetta. Le preghiere, i riti, le puje, le
immagini sono fondamentali per raggiungere la Vetta. Per questo
incoraggiamo i nostri studenti a praticare, a scuola, secondo la
tradizione della loro religione. Ma cerchiamo anche di far capire
che le preghiere, i riti, le immagini.... sono, appunto, mezzi.
Quindi relativi. Mezzi per raggiungere la Vetta. Come la piccozza,
le corde, le tende, le bombole di ossigeno di uno scalatore.
Mezzi, strumenti per arrivare a destinazione. Una volta arrivato
sulla cima, ti siedi e godi lo spettacolo. Una volta in cima, non
discuti con i tuoi compagni di estasi quanta corda hanno usato,
quante bombole di ossigeno hanno consumato. Non litighi sulla
efficienza dei mezzi. “Il mio ossigeno e’ migliore del
tuo...”. Non ha senso. Li’, nel silenzio della Vetta,
sei felice, come gli altri. Spariscono le divisioni, i contrasti.
C’e’ solo la felicita’ comune della
conquista. Quella Vetta, dove tutti - buddisti, cristiani,
induisti, ebrei, musulmani – stanno seduti in gioiosa
contemplazione dell’Infinito, e’ il posto dove
vogliamo portare i nostri studenti. Caro Odorico, capisci? Se
non si tiene presente questo, non usciremo mai dalle trappole dei
conflitti causati dalla “mentalita’ del mercante”:
se metti il crocefisso devi mettere anche Buddha... No Islam, no
crocefisso... Via il presepio dalle aule se non entrano anche i
Testimoni di Geova... E altre miserie simili. A tanto si è
arrivati in Italia. I bambini non possono piu’ fare la
recita di Natale. La scuola e’ diventata laica, secular! La
scuola “rispetta” tutte le religioni, si dice.
Davvero? Meglio dire, che la scuola ha ucciso tutte le
religioni. Tornando a noi, un Progetto va giudicato dalla sua
Visione, non dalle apparenze o sovrastrutture. Una persona va
giudicata dai suoi valori, non dal vestito che porta. A volte i
miei collaboratori piu’ stretti fanno queste osservazioni:
“Qualcuno puo’ criticare. Puo’ pensare che il
Progetto Alice sovraesponga gli studenti ad un eccesso di stimoli
religiosi buddhuisti o induisti...”
E
allora? Certo, teniamo conto delle osservazioni, delle critiche,
ma non lasciamoci condizionare al punto da rifiutare di mettere in
evidenza il patrocinio del Dalai Lama, per timore di essere
etichettati! Non e’ facile spiegare la filosofia del
Progetto Alice agli estranei che sono totalmente bloccati a
livello di coscienza egoica (perche’ questo e’ il fine
dell’educazione in Occidente: la formazion di un ego sano,
maturo!). La “mentalita’ del mercante” non
riuscira’ mai a leggere i fatti in termini diversi dal
pesare, giudicare, criticare, confrontare (tutte attivita’
caratteristiche della mente dualista). Non riusciremo MAI ad
accontentare una persona con un simile modo di pensare. Spesso
cito ai miei collaboratori la storia di Esopo e La Fontaine, del
padre, del figlio e dell’asino. Qualsiasi cosa tu faccia,
non riuscirani mai ad accontentare chi ha la “mentalita’
del mercante.”Prendiamo Il Tempio di Tara. Un altro episodio
della scuola da nascondere, secondo un mio stretto collaboratore.
La scuola non puo’ chiudersi in un neutro silenzio di fronte
alla presenza e pressione delle religioni. La scuola non deve
avere paura dei simboli religiosi, anzi, li deve far capire,
vivere agli studenti, per poi trascenderli. I simboli religiosi,
come sai bene, hanno radici profondissime nell’ inconscio
personale e collettivo. Sono espressioni di archetipi universali.
Per
questo, abbiamo alla scuola un vecchio Lama che ha passato 30 anni
in ritiro! Trent’anni in ritiro a meditare di Vajrayoghini,
una tra le piu’ complesse divinita’ tantriche del
panteon buddhista. E abbiamo un brahmino che viene ogni mattina e
ogni sera a pregare nel tempio induista costruito nel nostro
campus. Milioni di Gyatri mantra. Decine e decine di fire-puja!
Ogni mattina, lava e veste Ganesh, che e’ il nostro
“protettore della soglia”; poi riprende il ritiro
iniziato tre anni fa. Senza interruzione, il brahmino, aiutato
dagli studenti, recita male e male di mantra. Poi, ogni 100mila
mantra, purifica gli eventuali errori con la puja del fuoco. Ogni
sera, tutti i bambini residenti, buddhisti, induisti, cristiani...
si riuniscono per la puja del fuoco, l’ offerta finale alle
nostre divinita’, accompagnata dal suono della
conchiglia.Decine e decine di fire-puja! Ogni mattina, lava e
veste Ganesh, che e’ il nostro protettore della soglia, poi
riprende il ritiro iniziato tre anni fa. Senza interruzione, il
brahmino, aiutato dagli studenti, recita male e male di mantra.
Poi, ogni 100mila mantra, purifica gli eventuali errori con la
puja del fuoco. Ogni sera, tutti i bambini residenti, buddhisti,
induisti, cristiani... si riuniscono per la puja del fuoco,
l’offerta finale alle nostre divinita’, accompagnata
dal suono della conchiglia.Come vedi, non c’e’ solo
Gopal ( vedi http://www.aliceproject.info/
) a creare problemi. Anzi, i Gopal sono quelli che creano meno
tensione.Lo stress viene, a volte, da chi lavora con me e sembra
non capire la complessita’ dell’India, delle dinamiche
burocratiche, delle relazioni interpersonali che sono basate su
parametri misteriosi per noi occidentali. Tanto per fare un
esempio. Un giorno, un mio vecchio amico venne in visita alla
scuola, dall’Italia. E’ un imprenditore. Costruisce
case. Quando vide la struttura della scuola e gli spiegai che
avevamo dei problemi con la strada, la sua reazione e’
stata:“Cara Valentino, quando si parte con qualche
iniziativa, ci vuole un progetto. Dovevi programmare fin
dall’inizio l’espansione, le classi, la
strada...”
Io
lo guardai allibito. Programmare? Quindici anni fa, non avevo
nulla. Avevo solo i soldi ricevuti dalla scuola, per 21 anni di
lavoro. Avevo un mini-progetto, senza ambizioni. Pensavo di
fondare una scuola elementare. Cinque classi. Tutto qui. Nessuno
pensava alle medie, al liceo, all’Universita’. Il
prezzo del terreno era altissimo. Spesi tutti i miei risparmi per
comperare lo spazio sufficiente per la scuola elementare. Che cosa
dovevo programmare? Secondo il mio amico, avrei dovuto, fin da
allora, avere in mente l’Universita’, quindi avrei
dovuto pensare che i terreni attorno alla scuola sarebbero
diventati nostra proprieta’. Con quali soldi, dio solo lo
sa. Non solo, ma chi dice che i vicini avrebbero venduto il
terreno proprio a noi? Infatti, alcuni vicini non cedono il loro
tereno neanche dopo morti!Tornando all’amico, sulla base di
questo disegno immaginario, avrei dovuto chiedere ad un ingegnere
di fare il progetto edilizio (molte costruzioni avrebbero dovuto
figurare in terreni di proprieta’ di altri!) e quindi
costruire la scuola “a moduli”. Ti racconto questo
particolare perche’ il mio amico non e’ uno
sprovveduto e il suo modo di pensare e’ comune a molti altri
volontari, arrivati a “cose fatte”. Se non vivi in
India 24 ore su 24 non puoi capire quello che voglio comunicare.
Non basta stare con i bambini due, tre mesi all’anno.
Bisogna vivere lo stress quotidiano dei piccoli eventi. Cerchero’
di fare un breve elenco di questi eventi.
Questa
mattina mi sono svegliato con un foruncolo come un pomodoro sulla
fronte e altri alle mani, ai piedi, alle braccia; le zanzare hanno
aspettano il black out della corrente e, quindi, il blocco del
ventilatore, di notte, per attaccare spietatamente, impedendo il
sonno; i topi se ne infischiano dell’umana presenza e
invadono ogni spazio libero e non, facendosi strada con i denti
quando trovano qualche ostacolo (ho perso un’unghia del
piede a causa di un topo!); gli stessi topi giganti stanno
scavando dei tunnel dentro i muri della scuola attraverso i
piccoli fori fatti per bloccare le finestre e ci troviamo la
cucina piena di residui di ... scavo;
gli
scorpioni entrano in camera dopo la pioggia e hai il terrore di
trovartene qualcuno sotto il cuscino; le serpi si arrampicano per
le scale e arrivano al primo piano; la cuoca di Bodhgaya viene con
il viso tumefatto per le botte ricevute dal marito ubriaco e
chiede quindici giorni di ferie, lasciandoti solo ad accudire ai
residenti e pensare alle pulizie della scuola; gli yadho (una
delle caste dominanti nella zona) mettono in giro pettegolezzi
sulla scuola (la scuola non puo’ rilasciare diplomi!) per
vendicare il licenziamento di un insegnante appartenente alla loro
parrocchia; il dilemma se permettere oppure no ai bambini del
villaggio di giocare nei locali della scuola durante le vacanze,
pensando alla eventuale irrazionale reazione della gente in caso
di incidente (qui menano, non discutono, e quando vedono qualcuno
che mena, anche se non sanno perche’, si mettono a picchiare
all’impazzata fino, a volte, a uccidere); il generatore,
appena aggiustato, ha rotto il tubo di scarico e il fumo tossico
ha invaso il giardino; le formiche sono ovunque; il frigorifero e’
vuoto, bisogna andare a Bodhgaya per fare le spese: chi ci va?, la
jeep e’ in riparazione a Sarnath, nessuno ha la patente per
guidare la moto, la strada, comunque, e’ impraticabile a
causa del fango causato dalle piogge del monsone arrivate con un
mese di anticipo; il giardiniere, senza informarmi, ha trapiantato
le palme, che si trovavano nei vasi, a ridosso della mura, non
sapendo che le piante crescono e, un giorno, faranno crollare il
muro; e’ arrivata la nuova donna delle pulizie: dopo aver
lavorato (per modo di dire!) per alcune ore, si e’
precipitata a chiedere l’ammontare del salario mensile,
senza avere la minima idea della correlazione salario-qualita’
del lavoro;
il
figlio della donna delle pulizie che si e’ suicidata lo
scorso anno, – residente presso la scuola – dice di
non aver l’iscrizione alla X classe e rischia di perdere un
anno, dobbiamo pensare ad una soluzione; il contadino che ci
porta il latte mette troppa acqua e lo yogurt fa fatica a
formarsi, dobbiamo trovare un nuovo fornitore; un insegnante delle
elementari ha portato l’invito di nozze, bisogna pensare al
regalo e a chi mandare in rappresentanza della scuola; da Sarnath
telefonano dicendo che i nuovi volontari sono in crisi di
“ambientamento”, quindi devo studiare una strategia di
counseling; i genitori dei bambini che abitano vicino alla scuola
di Sarnath – e hanno fama di essere
dei grandi opportunisti - premono perche’ accettiamo i loro
figli alla scuola materna, che fare?;
gli
studenti che hanno appena superato l’esame della classe X
chiedono se possono iscriversi alla XI classe presso la nostra
scuola, bisogna prendere una decisione se continuare oppure no con
la scuola superiore; l’editore chiede se abbiamo deciso di
pubblicare la seconda edizione di Coniglio Saggio II per la scuola
media; l’artista che ha illustrato il libro ha sbagliato i
tratti del protagonista (una volta l’ha rappresentato
ragazzino, altre volte come un adolescente) e la colorazione dei
vestiti, bisogna rimediare con il computer, se possibile, dove non
e’ possibile bisogna modificare il testo del racconto per
adattarlo all’illustrazione (pur di salvare i soldi gia’
spesi); la moglie del nostro ex segretario si e’ uccisa una
settimana fa, bisogna pensare al trauma del figlio, che e’
nostro studente; apro la posta e trovo la letterina di uno stretto
collaboratore che se la prende con me perche’ ho favorito la
nascita di una nuova Onlus in Italia ed ora ha problemi di
immagine; apro un’altra mail e trovo la confortante notizia
di una volontaria collaboratrice che dice di essere in tilt e di
non riuscire piu’a far fronte allo stress causato
direttamente o indirettamente dal lavoro per il PA; ne apro
un’altra e trovo un “amico” che mi informa che
ha deciso di fermare la mostra itinerante di foto relative ai
bambini di Alice....Una sola mail e’ positiva: e’
quella del nostro Presidente che ha capito la mia solitudine e mi
sollecita a non lasciarmi sopraffare dal gossiping, dalle
incomprensioni. Mi ero rivolto a lui perche’ si facesse da
tramite presso un grande Lama per una divinazione. A volte, non mi
resta che il conforto della... magia! Avevo chiesto di domandare
al Lama di verificare dove avrebbe portato tutta questa
negativita’ occidentale (ripeto, i problemi piu’
grossi, le tensioni non sono creati dai miei studenti, ma da chi
non vive con noi). Gli astri, come sempre, sono benevoli. “Stai
tranqullo, - informa il Presidente – la divinazione e’
positiva, come al solito. Il successo della scuola continuera’.
Ti sono vicino.”“Ti sono vicino!”, che belle
parole. Questo dovrebbero dire i miei collaboratori: “Ti
sono vicino/a nel bene e nel male, nella buona e nella cattiva
sorte. Ti sono vicino/a soprattutto quando le cose vanno male,
quando fai degli errori, perche’ chi agisce corre il rischio
di sbagliare. Ti sono vicino/a senza giudicare, senza accusare,
senza criticare. Ti sono vicino/a e ti ascolto. In Silenzio,
appunto. Quello della famosa Vetta.”Chiedo troppo,
Odorico?Purtroppo, caro Odorico, mi rendo conto che mi devo
rassegnare alla solitudine. Vedi, ho un difetto: spesso riesco a
intuire quello che succedera’. Trent’anni fa, questa
intuizione mi porto’ a inziare le ricerca del Progetto
Alice. Il quadro che vidi allora e’ esattamente quello che
appare oggi. Davvero! Adesso, qui, con i miei studenti, ho la
visione di quella che sara’ l’India tra dieci, venti
anni. Le decisioni che prendo, i consigli che do’, sono
proiettati nel futuro, secondo la mia diagnosi. Ma pochi mi
credono.
Quando,
ad esempio, dico ai miei studenti : “Attenzione, il numero
di persone frustrate, depresse, infelici e’ destinato ad
aumentare, grazie alla societa’ dei consumi, al processo di
disidentificazione culturale e spirituale dell’India, quindi
serviranno piu’ psichiatri, piu’ psicologi, piu’
terapeuti, piu’ counsellors, piu’ insegnanti di
yoga... Pertanto, lasciate economia e commercio, lasciate il
computer e scegliete psicologia, scegliete educazione, scegliete
fisioterapia, scegliete corsi per animatori di comunita’ di
recupero, per l’assistenza degli anziani... ” I miei
studenti mi guardano come se fossi un marziano. Profeta
inascoltato! Li capisco. Ma non capisco chi mi sta vicino, chi
dovrebbe sostenermi in questa lungimiranza... Qualcuno l’ha
definita “la solitudine dei profeti”. Sara’, ma
quanto e’ difficile da sopportare! Il tuo blog e la tua
sensibilita’ mi fanno sentire meno
solo...LoveValentino ALICEPROJECTUNIVERSAL EDUCATION SCHOOL
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Caro
Valentino, La tua doppia intensissima e.mail di ieri seguita a
farmi turbinare la mente in tantissime cose da dirti. Devo
comunque procedere con estremo riguardo e misura nel
dirtele. Torno a ringraziarti di quanto di toccante tu
asserisci sul mio conto, che mi onora oltre misura, se quanto
scrivo e ti dico ti fa sentire meno solo. Ti sono inoltre grato
di quanto tempo tu mi hai destinato per esprimere benissimo ciò
che pensi e la situazione che vivi. Credo che comunque tu abbia
così soddisfatto un tuo bisogno profondo, e che tu ora sia
in grado di vivere meglio la vita stremante che devi affrontare
ogni giorno, per il meraviglioso compito che ti si assunto., che è
la stessa moltiplicazione cristiana dei pani e dei pesci. Mi
limito a chiederti di accertare se ti va bene come ho modificato
la scritta scorrevole, inerente il patrocinio del Dalai
Lama. Spero davvero che per il momento tale intervento possa
bastare. A presto Odorico "
"Caro
Odorico, ti ringrazio per la risposta. Per il sito, grazie per le
correzioni, ma credo che ci voglia qualcosa di piu' radicale per
"accontentare" i miei "mercanti"
collaboratori. Per esempio, non credo che la mia collaboratrice
sia felice per la foto che ci vede insieme con il vecchio Lama.
Lei non lo dice, ma lo "sento". Sono vecchie storie.
Anni fa, fui costretto a suggerire ad un regista che aveva
realizzato un documentario presso la nostra scuola, per "Geo",
di cambiare i nomi della scuola in modo che non venisse
riconosciuta dagli spettatori. Il motivo: c'erano troppe "immagini
buddiste". Inutile spiegare la differenza tra "verita'"
e "diplomazia". La verita' e' che i principi
fondamentali del Progetto Alice si ispirano alla saggezza del
Buddhismo, in particolare il concetto di vacuita', di emptiness,
che non si trova nelle altre religioni. Il Cristianesimo ce
l'avrebbe (vedi la 'comunione', 'ut unum sint', la 'fusione
dell'anima con Dio'...), ma e' nascosto alla massa, che viene
istruita secondo principi dualistici e di separazione con il
Creatore (con tutte le conseguenze del caso). I Cristiani avevano
un grande saggio contemporaneo che era vicino al pensiero del PA:
il gesuita Padre de Mello. L'hanno messo all'indice, dopo morto.
Vecchia abitudine. Tocco' anche a Master Eckart, il genio del
misticismo cristiano. La verita', dunque, e' che il PA, pur non
avendo etichette, ha ispirazioni. E queste dovrebbero essere
onestamente riconosciute, come quando si fa riferimento a qualche
espressione letteraria e si cita l'Autore. No, noi non possiamo
citare l'Autore, perche' la "gente" puo' pensare male,
puo' non capire, puo' convincersi che PA e' buddista. Certo,
dobbiamo tenere conto della ingenuita' o, peggio, stupidita' della
gente, della loro malizia, del bisogno di pettegolezzo, e questo
richiede l'uso astuto della "diplomazia" da parte
nostra. Ma la diplomazia non deve sopraffare la Verita'. Comunque
sia, che si nasconda oppure no la nostra matrice, la gente
continuera' a fare illazioni, a sporcare con la maldicenza il
nostro progetto educativo (come hanno fatto recentemente alcuni
volontari), a sollevare dubbi. Ripeto, il Progetto Alice non e'
per i porci. E' una perla per chi mira alla Vetta e non per chi si
ferma a mangiare i cardi rossi e turchini, come l'asino della
poesia del Carducci
LoveValentino
Valentino, La
tua e. mail mi ha colto in contropiede, prima che ti inviassi la
seguente risposta: Caro Valentino, Come è possibile
darsi come scopo una scuola che insegni cosi tanto di
semplicemente presente, già in noi, a vivere della Verità
del Silenzio e dell' agire che non è volto al suo frutto, e
trovare facile ascolto? Tu stai seguitando a compiere il miracolo
cristiano della moltiplicazione dei pani e dei pesci , come ti ho
già detto. Credi che sia poi così ridotto l'uditorio
che hai, se è tale il tuo discorso pedagogico? Se sei nella
Verità, il Vangelo di Giovanni non lascia adito a pie
illusioni a proposito "Io ho dato a loro la tua parola e
il mondo li ha odiati, perchè essi non sono del mondo, come
io non sono del mondo" (Giovanni 17, 14 ) E se ti senti
profetico, devi rassegnarti ad essere voce di uno che grida nel
deserto. E devi più che mai preoccuparti degli abiti che
indossi, dell'aspetto e del tono di voce e dei modi che assumi,
essere quanto più dimesso e disincantato nelle aspettative,
sopportare e coprire tutto, come la carità di Paolo nella
lettera ai Corinzi, perchè nulla ti sarà perdonato.,
nulla passerà inosservato e sotto silenzio, di tutto tu
dovrai rispondere.
Mi
è capitato di incontrare alcune settimane fa un mio ex
allievo che mi ha esaltato come suo insegnante,- l' ebbi al
biennio delle superiori,- perchè pur nei rudimenti che gli
avevo trasmesso, gli avrei insegnato a pensare con la mente di un
uomo futuro. Mi ha detto questo dopo che con lui avevo appena
dovuto scusarmi perchè al solo suo ricordarmi che ero stato
un suo professore ero trasceso, come se avesse magnificato come un
laticlavio la mia veste d'obbrobrio, nella sala d'aspetto in cui
al medico chiedevo un giorno di congedo dall'essere fatto dentro
la scuola come "professore"- o " profe"...- a
brani sanguinolenti, Quanto al cuore del tuo discorso, ossia i
principi che riaffermi del Progetto Alice, a mio avviso devi
permanere sempre consapevole che sono la verità di una
vista d'altura, nel suo stesso nitore realistico incontaminato,
mentre gli uomini accedono alla tua scuola dalle pianure di ogni
giorno e dai loro miasmi mentali. Da odi, contrasti e
divisioni, a cui occorre ridiscendere dalle vette, da cui occorre
tentare di risalire sulle cime , sopra stagni e paludi
letali. Certo, è irrinunciabile il patrocinio del Dalai
Lama. Il vecchio lama e il brahmino devono seguitare a poter
meditare e officiare presso le tue scuole, . fino all' ultimo dei
loro giorni. Nessuna par condicio ha senso, tra brahmini,
vescovi e lama o mullah : "Lo Spirito soffia dove vuole, e ne
senti la voce".( Giovanni, 3, 8 ). Ma occorre , a mio
avviso,se ancora non possono avvalersene, che nelle tue scuole gli
studenti cristiani, o musulmani, possano appartarsi in un luogo di
meditazione, e di preghiera, conforme ai soli simboli delle loro
religioni, che consenta un adito alla casa del silenzio a iniziare
dalle loro dimore spirituali originarie, che per i musulmani
ricordi una moschea, ai cristiani una cappella di preghiera..
A
quanto mi rammento dei miei ultimi viaggi, dei miei stazionamenti
sulle motonavi turche o in un ospedale iraniano, è già
una sala di preghiera, e funge già da moschea, un'aula con
un tappeto e un indicatore orientato verso la Mecca, a ridosso di
una parete. In cui sia presente in aggiunta semplicemente il
Corano , prima ancora e più ancora che le preghiere
sufiche. E per chi è cristiano, possono bastare un
ripiano similare a un altare, una Bibbia e una semplicissima
croce, nella sua più spoglia nudità lignea, anche in
ragione del fatto che la tua scuola non può essere di certo
una chiesa consacrata. Sono tali spazi di raccoglimento, che
possono diventare gli ambiti di accoglienza nella tua scuola di
ulteriori patrocinatori spirituali di fedi differenti. Tornando,
in conclusione, ai Christian Friends dei tuoi stretti
collaboratori, a mio giudizio restano lontani dal senso del tuo
discorso non già perchè si attengono solo al
Cristianesimo , ma perchè permangono a un suo livello di
intendimento legalitario, moralistico e dualistico, quasi che i
comandamenti, e l'antitesi contrappositiva tra Dio e l'uomo ed il
cosmo, tra la vita nel tempo e la vita eterna, tra la materialità
e la spirituale, quant'è invece reciprocamente immanente,
fossero la verità ultima dei Vangeli. E' tale versione
che, fatta propria come la Parola ultima del Gesu dei Vangeli, ha
distolto dal cristianesimo verso un buddismo o un induismo
concepiti come con esso in antitesi, tanti illustri studiosi e
cultori antecedenti. In spirito d'amicizia, avendoti detto ciò
che penso Odorico" Come puoi riscontrare, ero già
in piena sintonia con la lunghezza d'onda della tua risposta. Nel
frattempo il mio amico Kailash mi ha chiamato al telefono e gli ho
risposto riferendogli dei tuoi problemi. - Di sua spontanea
iniziativa mi ha detto che siccome i miei amici sono i suoi amici,
e tu sei per lui una " good person" "che pensa al
futuro dell India e dei suoi bambini", ti invita in Khajuraho
come e quando tu voglia, everywhere for everythings, offrendoti la
colazione, il pasto, la cena, nella sua casa in affitto_ dove
neanch'io dormo- e di accompagnarti a vedere il suo villaggio. Mi
ha pregato di trasmetterti la sua e.mail e il suo numero
telefonico Inoltre si è offerto di venirti ad accogliere
alla stazione di Satna, sempre che non sia già in funzione
la linea Varanasi Mahoba Khajuraho, che sarà attivata a
luglio, forse Love Odorico
E così? Va bene la
prima immagine del sito?In ogni modo, cliccando sull immagine
miniaturizzata delle foto ritagliate, viene restituita la
bellissima figura intera! Che foto straordinarie nella loro
integrità!!!.... Ovviamente mi assumo io tutte le
responsabilità della home page- così come l'avevo
riconfigurata, di mia iniziativa personale,- consultandomi solo
con*., da cui ho ricevuto solo l'imput per la pubblicizzazione
della mostra delle foto di Sirianni e per l'archiviazione del
pregresso. Odorico "
"Ciao. Grazie per la
risposta. Prima che dimentichi particolari importanti, non e' che
non stia pensando ad 'uno spazio di preghiera per i cristiani'. Da
alcuni anni sto progettando di costruire un capitello in stile
indiano per la magnifica Madonna con il Bambino, in legno di tek,
che ci procuro' il nostro ex Presidente, Padre Tony, un gesuita
che poi impazzi', senza che i suoi superiori se ne rendessero
conto ( e quindi non gli offrirono le cure necessarie).Quasi in
ogni classe c'e' la figura di Gesu. Mi piace il "Sacro
cuore", perche' assomiglia ad Hanuman per Induisti e a
Cenresig dei Buddisti (l'Amore infinito, compassionevole che
viene, appunto, dal chakra del cuore).La mia collaboratrice ha
detto che forse riuscira' a trovare lo sponsor. Se decidesse anche
il tipo di capitello e il posto dove metterlo, io avrei un
pensiero in meno e, domani, un motivo in meno per eventuali
recriminazioni.Devo, pero' precisare che gli studenti cristiani si
contano sulle dita di una mano, cosi' pure quelli musulmani. A
Sarnath, gli studenti musulmani sono due o tre, compresa una
insegnante.Quindi, non dobbiamo esagerare con le spese per
dimostrare di essere equanimi da un punto di vista interreligioso.
Insomma, c'e' il limite posto dal buon senso. Un abbraccio
Valentino " 23 giugno 2007
In conclusione (
temporanea)
Ho cercato di riconoscere e di difendere le
ragioni di Valentino, riconducendole alle possibili ragioni dei
suoi collaboratori, e ho tentato di individuare che cosa potrebbe
alleviare lo stato di tensione tra loro intercorrente -
l'istituzione delle aule di meditazione e di accoglienza islamica
e cristiana. E immedesimandomi nei collaboratori cristiani del
Progetto Alice, ho indicato a Valentino, nella e.mail seguente,
che cosa della sua presa di posizione potrebbe più
emozionarli "criticamente "
" Constato la
mancanza fondamentale della Croce tra i simboli cristiani che
prefiguri nelle tue scuole. avendo compresenti le reazioni di
devozione e di orrore che può suscitare. Non è che
tu abbia sbagliato nella predilezione dei simboli che
introdurresti, direi che sei rimasto a metà della montagna
delle simbologie cristiane, all'altezza delle navate laterali,
senza pervenire all'altare ed alla presenza eucaristica . Con me
ti prego di seguitare, comunque, ad essere icastico su vizi e e
pregi di Santa Romana Chiesa e dei suoi militanti . Love
Odorico"
A tal punto, non credevo di poter fare più
altro che di andare a trovare Valentino a Sarnat , nel mio
prossimo rientro in India, recandogli un tappeto su cui fosse
effigiata la Pietra Nera, e di iniziare a versare una donazione di
10.00o rupie, vincolato all' allestimento nelle sue scuole di una
sala di preghiera islamica con le sue fragranze aromatiche, sia
pure per pochi o per nessun fedele. Qui in Italia, intanto, nei
giorni feriali, quale luogo era più indicato, per la
meditazione solitaria, che la spaziosità deserta delle
Chiese cristiane...
Ma l'indomani mattina, acceso il
computer, non una, due e-mail di Valentino, ancora non lette, già
mi sollecitavano in tema di Croci:
" Grazie. Nessun
problema per la Croce. Puoi aiutarmi a procuramene una ventina? So
che a Delhi c'e' un negozio specializzato. Qui e' impossibile
trovare la Croce.Love Valentino"
Pubblicato da
odorico a 06.00
0
commenti
sabato 28 giugno 2008
"Ciao. Ho letto il blog. Incrociamo
le dita. Se sei a corto di foto, puoi prenderle dal mio deposito
picasa . Attenzione, ci sono alcuni errori nelle captions,
commessi dai miei studenti che curano la pagina. Ad esempio, nelle
foto dedicate al Guru Aghora'
e'
stato inserito anche il leader nazionale per i diritti dei Dalits,
Vincent, con la moglie.
Il
Baba Aghora' lo si puo' riconoscere nelle foto successive.
Ho
letto che il figlio del tuo amico e' stato escluso dalla scuola
delle suore. Poverino! Immagino la tortura dell'interview per
l'ammissione. Ti risparmio i miei commenti. Forse potrebbe venire,
come residente, alla nostra scuola... Ma siamo gia' al tetto
massimo di presenze nell'ostello, soprattutto dopo il
trasferimento dei residenti di Bodhgaya a Sarnath. LoveValentino
Ps. ho gia' chiesto ai miei insegnanti di contattare il padre
responsabile della parrocchia di Sarnath per vedere di recuperare
le croci, altrimenti le faccio fare dal falegname della nostra
scuola. Ok per lo spazio per i musulmani. Nessun problema. Da
anni, con Carlos, che lavora in un paese musulmano, discutiamo il
modo migliore per inserire i musulmani nel Progetto Alice, nel
rispetto assoluto della loro cultura e tradizione religiosa. Il
problema e': come trovare un linguaggio comune per comunicare tra
noi? Quale e' il passe partout mistico che permette di entrare (ed
essere ben accolti) nelle cattedrali cristiane, nei templi
induisti, in quelli buddisti e nelle moschee?Va bene gli spazi
riservati, ma va precisato che si tratta di spazi non "separativi"
ma solo di "convenienza", esattamente come lo spazio a
tavola. Uno, per mangiare, ha bisogno di un posto, appunto. Ma va
enfatizzato l'atto del mangiare insieme, la funzione del mangiare.
Va, invece, passato in secondo piano il "posto" e il
"che cosa si mangia". Posto e menu' sono scelte
personali (che dividono). Il mangiare unisce. Il pregare unisce.
La devozione unisce. La speranza in una vita futura di pace e
felicita' unisce. Il desiderio di essere felici unisce.
"Caro
Valentino, sono Odorico. Se ho ritardato nell 'assecondarti
in ciò che mi hai chiesto di togliere dal blog, è
perchè lo considero un luogo in pieno deserto, che non so
chi altri, oltre a te, possa aspirare a raggiungere. Se
qualcuno si deve lamentare della mia indiscrezione sei tu,
piuttosto. Ma tant'è. Cosi sia.. . Odorico
"Ciao
Odorico. E' vero che il tuo Blog e' "in sordina", ma ho
scoperto che ci sono delle persone che si "divertono" a
"perlustrare" gli spazi internet alla caccia di
"provocazioni". Quando ci vedremo ti esporro' i dettagli
di queste storie di miseria. Proprio perche' ho avuto recentemente
una esperienza drammatica appunto con un blog che nemmeno un
esperto avrebbe trovato ti ho invitato alla prudenza. Ogni scusa
e' buona per creare conflitti. E' l'Ombra che non posso evitare,
ma solo gestire, a volte subire, altre volte contrastare con
preghiere. Io credo nella polarita': bene/male; luce/ombra;
invidia/collaborazione...Qualcuno mi disse, anni fa, che il
successo del Progetto Alice sarebbe stato messo a dura prova dal
karma negativo mio, ma sopratutto, degli studenti. Ci sarebbe, in
Natura, un forza costruttiva e una distruttiva (vita/morte).
Quella costruttiva spinge alle realizzazioni, al successo, alla
Vetta. Quella distruttiva fa rotolare le valanghe per spingerti a
valle, per impedirti il raggiungimento della vetta. Angelo e
demone. Ecco, metti insieme la forza distruttiva (o karma
negativo, come lo chiamano qui) di mille studenti e immagina che
cosa puo' succedere. Finora, grazie alla conoscenza di queste
dinamiche, sono riuscito a "farmi amico il demone", che
non ha fatto grandi danni. Non abbiamo avuto incidenti gravi alla
scuola, nonostante il numero altissimo di studenti. Tutto sommato,
la forza dell'Angelo ha prevalso su quella oscura.Un
abbraccioValentino"
"Ciao
Odorico. Visto che anche i miei piu' stretti collaboratori hanno
spesso un atteggiamento negativo nei confronti del lavoro che ho
fatto in questi anni (perche' non conoscono altre realta'
dell'India), ecco una... medaglia offerta da parte di un vecchio
professore di Inglese e Italiano australiano, che vive in India da
due anni. Ha visitato la scuola di Sarnath e l'ha analizzata con
l'occhio di chi se ne intende di educazione e strutture educative
e, quindi, sa quanto sia terribilmente difficile avere dei
risultati positivi. In particolare, va notato che il commento
viene da un professore che conosce, quindi, gli studenti e non si
fa incantare dalle apparenze. Tu capisci che cosa voglio
dire.Ultima nota. Io non ero presente, quindi non potevo falsare i
fatti o mistificare. La scuola si e' presentata da... se'.Un
abbraccioValentino---03.07.’08
"In recent days,
I had to accompany some young students who were being relocated
from the hostel of the campus at Barbatta, which I had visited on
a number of occasions, to the campus at Sarnath, which I was to
see for the first time. First impressions are strong impressions
and these were remarkably positive, despite, or perhaps because
of, being framed in almost incessant rain. I found myself,
while in casual conversation with some of the very capable and
confident senior students, who played host to me for a couple of
days over the weekend, asking them if they realized that there
could be no better campus than theirs in India: richer and better
funded, perhaps, more prestigious, perhaps, but not better in the
provision of a richly developed and highly integrated philosophy
of education, which was projected in the physical planning of the
school. Highly successful use of the Italian “cortile”
has been made throughout the campus, providing a balanced
integration of out-door spaces and architecture, of comfortable
and highly functional spaces within the walls, for the
laboratories, the classrooms, the areas for the pursuits of more
intellectual curiosity, and the outdoor spaces, filled with shade
trees and flower gardens, shrines and recreation areas, that make
for an almost tactile atmosphere of tranquility, of serenity, for
more reflective thought. The simple but well-used room dedicated
to the musical pursuits of the students, and another, the
beautifully designed library are not forbidding, but welcoming
spaces that are clearly in regular and comfortable use by the
students in their un-programmed hours. Of course, the crowning
piece of architectural embellishment which joyfully signified the
marriage of Italian and Indian cultural aspects, and provided
hours of amusement to students and guests alike, over the wet
Saturday evening, was the traditional wood-fired pizza oven in the
main kitchen; where four kilos of flour and the good will and
sweat of a handful of enthusiastic senior students provided all of
us with fresh pizza for supper. I had already enjoyed the level
of development of the second campus at Barbatta, but now I can
more fully appreciate that it currently offers, in incipient form,
the same highly integrated planning that has been achieved so
fruitfully at Sarnath. Congratulations to the director,
Valentino Giacomin, his staff and his students on what has been
achieved by the Alice Project. John Glynn"
Mantova,
5 luglio 2007 Caro Valentino, l'angelo che ha la meglio sul
demone non è la stessa forza che porta alla luce il demone
interno a ogni persona e ad ogni situazione, e che lo pacifica, se
lo fa amico, riconoscendo le ragioni che giacciono al fondo di
tanta miseria? Ma ora tu hai motivo di essere davvero fiero
dell' apprezzamento espresso con tale acume dal vecchio professore
australiano di Inglese e di Italiano. Con una certa fatica,
date le mie conoscenze precarie dell' Inglese, sono riuscito pur
tuttavia ad intendere quanto egli abbia interiorizzato il modello
formativo delle tue scuole , e come in Sarnat l'abbia individuato
nella proiezione ambientale e architettonica della filosofia
educativa che vi è sottesa, comprendendo con precisione il
disegno comune alle due scuole e il loro differente grado di
realizzazione , in ragione della diversa realtà in cui sono
operanti : " I had already enjoyed the level of
development of the second campus at Barbatta, but now I can more
fully appreciate that it currently offers, in incipient form, the
same highly integrated planning that has been achieved so
fruitfully at Sarnath." Nell' essere parte del tuo
progetto, anch'io, a mia volta, da te sono stato riempito di
soddisfazione quando mi hai avvertito che stavi già
reperendo o facendo fare delle Croci per le tue scuole di Sarnat,
e che avevi ripreso in considerazione l'idea di una sala di
meditazione islamica, e mi sono reso conto che i miei consigli in
te erano già diventati fruttuosamente operanti. Ti
ringrazio per il senso e la rilevanza che così mi hai
conferito. Ugualmente ti sono grato per la sollecitudine e per la
disponibilità che hai espresso nei riguardi del bambino del
mio amico : egli non è stato escluso dalla scuola di Madre
Teresa , ma dal suo corso avanzato, la big class, ove ogni materia
è insegnata in inglese. Riprenderà dalla classe
seconda, e mentre apprenderà l'inglese, come disciplina a
se stante, gli altri insegnamenti gli saranno impartiti in hindi.
Di fronte alla importanza primaria che in India ha l' Inglese, per
il singolo genitore. o per chi coopera con lui , c'è
margine soltanto per minimizzarne l'impatto discriminante su un
bambino, quando non da frutto lo sforzo per offrirgli tutte le
opportunità perchè possa apprenderlo al meglio. Ho
ripetuto invano al mo amico che lui può essere il miglior
insegnante, anche d'inglese, del suo bambino, invano l'ho
consigliato in tal senso e gli ho fornito sussidi educativi. Da un
articolo comparso sulla rivista Internazionale, ho letto di
studenti indiani che si sono suicidati perchè il poco
inglese che sapevano non bastava più per procedere oltre
negli studi. E' stato per me sconcertante , l'estate scorsa,
passare in rassegna le principali librerie di Delhi, e vedervi la
letteratura e i testi hindi ridotti a letteratura e testi ombra,
constatare, di riflesso, che tutte le opere che leggo di autori
indiani sono state scritte soltanto in inglese, anzichè in
bengali o nella lingua del Gujarat, come le concepivano Tagore o
Gandhi.( E' questo il destino, nella contemporaneità della
globalizzazione, anche per le opere più significative di
altre letterature gloriose quali la letteratura iraniana.) Ma
quando il bambino del mio amico sarà più
grandicello, e in lui saranno avvenuti un radicamento ed una prima
crescita scolastica nella realtà indiana di Khajuraho, o
qualora non si sia compiuta tale maturazione, quando la sua mente
si sarà aperta o se non lo sarà ancora,- per usare i
termini in cui ne parla il mio amico indiano, - la tua offerta
potrà tornargli proficua.Faccio in ciò affidamento
all' inaugurazione imminente della linea ferroviaria che via
Mahoba collegherà direttamente Khajuraho e Varanasi.E un
gran bene, credo, che recandosi al tempio di Hanuman, con il
padre, il bambino assimili ora la fede induista, ma se si
allontanerà da Khajuraho sarà possibile, concorde il
mio amico, allentare la presa sulla sua anima dell'ordinamento
castale e dell' asservimento della donna che brutalizzano la vita
della popolazione locale.Caro Valentino, va comunque bene, adesso,
come si presentano il sito.info e il mio blog? Nel sito, al posto
di quelle " incriminate" ho inserito le fotografie del
corpulento Baba Aghorà, come mi hai suggerito, ed ho
lasciato l' immagine di Vincent Manoharan, con sua moglie. Si
tratta di due miniature, ricollegate alle immagini
originarie. Solo nel sito picasa del Progetto Alice e grazie
alle didascalie delle news di gennaio 2008, ho potuto apprendere
della visita alle tue scuole del dirigente nazionale del movimento
per i diritti umani dei Dalit, e che la nuova scuola fondata dal
Baba Aghora, a Varanasi, seguirà i principi e la
metodologia del progetto Alice.Per me - e per molti altri, credo,-
sono dati di estremo interesse.Come è un Baba Aghora, ed
una sua scuola, mi chiedo?Non credo di certo, come vuole la
leggenda, che rientrino in una setta di copulatori tantrici
necrofagi . Ma che cosa praticano di spiritualmente affine al
sadhana shava, o al rituale del panchamakara, nell' attenersi ad
uno stile di vita vita advaita.? A presto Odorico
"Caro
Odorico, hai colto con estrema lucidita' e intelligenza il
nocciolo delle osservazioni dell'anziano professore.Solo chi
lavora nella scuola, a contatto con adolescenti, sa cosa
significhi creare una atmosfera serena e persone responsabili che
non hanno bisogno di 'prefetti' e guardiani per compiere il loro
dovere di studiare, pulire, socializzare senza violenza e
aggressivita'. Gli studenti residenti di Sarnath (circa 50!) sono
accuditi da un solo insegnante, che ha il compito di supervisore
piu' che di controllore.Io insisto sulla necessita' di rendere le
persone responsabili. Nessuno deve andare ad urlare nelle
camerate, al mattino, per svegliare i ritardatari e i pigri.
Nessuno deve premere affinche' gli studenti svolgano il loro
homework, oppure lavino la loro uniforme... Ognuno deve prendersi
cura di se' e, se possibile, del compagno piu' debole (quando e'
ammalato, quando non ce la fa a risolvere un problema di
geometria, quando non ha 20 rupie per comperare uno spazzolino da
denti...).Lo stesso discorso vale per gli insegnanti. Mi si accusa
ferocemente di "non essere presente". Vorrebbero che
perlustrassi le classi, al mattino, e poi che controllassi gli
insegnanti, e poi che parlassi e socializzassi con chi visita la
scuola (scusa i miei congiuntivi forse scorretti, ma sono giu' di
allenamento con la lingua italiana!) e poi...Non hanno capito che
sono "presente" proprio nell'assenza! Vaglielo a
spiegare a chi ha la testa come la tazza del te' del Maestro Zen:
piena di orgoglio, pregiudizi, arroganza culturale.Mi sono sempre
difeso (purtroppo e' il mio destino essere in trincea!) dicendo
che non bisogna giudicare il metodo, ma i risultati. E i risultati
sono li', di fronte a tutti, nel sorriso degli studenti, nella
loro serenita', nei risultati degli esami di Stato.Certo, non sono
tutte rose. Da molti anni preferisco tacere i risultati per
mettere in evidenza gli insuccessi, i problemi, le difficolta'.
Per onesta' culturale. Per correttezza scientifica. Per imparare
dagli errori.Ti ringrazio per la tua sensibilita' e per aver
capito il lavoro che stiamo facendo, al contrario di altri che mi
sono vicini da anni, ma solo fisicamente, a quanto pare e non con
l'intuizione e la saggezza.LoveValentino "
Pubblicato da odorico a 16.48
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The Tara Temple at Alice Project
School, Sarnath - India Vinit Mishra interviews Valentino
Giacomin, Founder and Director of Alice Project for the magazine
of the school "Alice News". In the following long
interview, Valentino Giacomin, the founder and director of Alice
Project-Universal Education Schools in Sarnath (Uttar Pradesh) and
Bodhgaya (Bihar) - India talks about different topics related to
education: religion, spirituality, religious symbols such as
Temples, Stupas, Maitreya’s and Tara’s Statues…
In the time where the religion is thrown out of the classrooms (in
the name of secularism)) and people fight against the construction
of new temples or statues, Valentino looks at the issue from a
different perspective…in his usual provocative style.
Why
did you build a temple inside the school grounds? Day by day
the news in holy India reports some incident caused by a religious
dispute. I feel this is caused by the separation of religion and
education. A secular school stops the students at the school gate,
saying: "Please, no religion inside the school. No religious
symbols. No prayers. No faith. We are secular!" We believe it
is essential to teach our students not only the Hindu religion and
its symbols, but also the principles of all religions. They have
to know their prayers and symbols if religions are to coexist
peacefully. When students and teachers come to school, they
come in their totality: the totality of their experiences, their
memories, their ideas, their beliefs, and their faith. It seems
frivolous to make them drop a part of themselves and pretend that
their religion does not exist during class. For the teacher at
a normal school, Raffael, a Christian student, is just a student.
The attribute Christian is deleted. The same applies to the
Muslim, Hindu and Buddhist students. So the teacher talks and
teaches to a seemingly neutral student, which neglects a
fundamental part of student's mind. I doubt whether the student
can really feel comfortable. The teacher can't expect discipline,
respect, interest and esteem from a "mutilated" student.
On the contrary, a student, who is forced to hide his religious
identity, who does not receive teachings on correct thinking
(interdependence, cause and effect, mind which is projecting,
subjectivity of perceptions, conventional and ultimate truth...)
will react to this subtle form of disrespect from teachers' side.
I feel that bullying, teasing, behavior disorders, lack of
attention, violence, and conflicts in class have to do also with
this disrespect. A doctor would be foolish to exclude a part of
your body during the examination. He does a full check up, as only
a clinical holistic approach to the illness assures the highest
chances of the correct diagnosis and treatment. · But
secular schools in India not only have problems but also brilliant
students. I think the intention to keep religious out of
schools was a good idea at the time. The political establishment
felt that religion lead to division, conflicts, and fighting or
even fanaticism. However, the results were totally different from
what everyone had expected. Instead of more harmony and peace in
the school the level of aggression rose. B.J. is the principal at
CMS's Indira Nagar branch, a famous school in Luknow. She is
herself a Christian, and says: "As a secular school we
respect all religions, but we don't teach them." But where
else will a Christian student learn to respect the religion of a
Muslim classmate? To respect other religions we need to know them.
Where does a student can learn about other religions if no one
teaches him/her or inform him/her? According to us, this
“religious knowledge” should be given by the teachers,
at school. But, as you know, the schools are secular: “No
religions!” How can we expect harmony and peace among the
students of different religions if they do not know each other? ·
So you think there are many prejudices about religion? In the
West many people believe that the Muslim religion teaches
violence. Ask anyone in my country (Italy) and you'll hear the
most incredible stories about Muslims being terrorists and cruel.
This is untrue. The Koran certainly doesn't preach terrorism, but
for instance says "Slay not the life which Allah has made
sacred" (Al-An`am 6:151). In this case, the western
educational institutions are responsible for the ignorance of the
students. It is the aim and the duty of a school to help the
students to learn math, science, physics, to teach about their
society, and about what other people believe. At our Alice Project
schools we try to avoid ideas and concepts that pollute the
students' minds and cause intolerance. · How do you do
that? Lets take the different views Buddhists and Christians
have about creation and God. A Buddhist student knows only a
little about Christians, and vice versa. Hence, misunderstandings
and conflicts can arise due to ignorance and prejudices. The
secular school leaves the situation as it is, making no positive
contribution to the social harmony. · How do you explain
the concept of creation to students of different faiths in an
inter-religious school like Alice Project? Creation for a
Christian means that the whole universe and we come from God. The
Christian mystics say, "We have the Nature of God." And
"God is infinite and everywhere". When I gave a training
course on Alice Project to a group of Christian teachers, in
Colombia, I asked, "If God is infinite, where is the space
for our ego or self?" Then a second important question,"If
God is everywhere, then He is also in our mind. Can we find Him?
Can we see Him?" "No!" answered the teachers. It
was easy to explain them that we cannot find God because we are
dominated by our ego or "I" which obscures the image of
God. If we drop belief in the existence of an ego, we can feel the
presence of God. We use to give the same explanation to our Hindu
and Christian students who believes on God creator. Particularly
Hindus and Buddhists (but also Christians and Muslim mystics)
believe that we have to transcend our ego-mind if we want to
realize our divine nature. As we are usually dominated by our
ego-mind, we can't recognize our divine nature right now. We do,
however, know that we have a divine origin. The mystics of all the
mayor religions teach that beyond the ego mind, there is the true
Love and absolute happiness. If we teach this to our students,
they see joint positions and not conflicts between religions. To
create an atmosphere of unity among students of different beliefs,
we first have to establish a common ground for all religions. We
quote from the holy scriptures of all religions to illustrate
mainly what unifies. · Can you encourage the students to
study their own religion without risking conflicts amongst the
students and getting complaints from the parents? Not only
studying! Mere intellectual knowledge is not enough. We encourage
the students to practice their own religion in our school! For
science classes the students go to the chemistry or physic
laboratory, because we know that they practical experiments to
enrich the theory. They have experience and experiment. Just as
you can't learn how driving the car by only reading a book, you
can't learn the basic principles of your religion without
practicing it. · Does that mean that you encourage the
students to recite mantras in class? If religion is an integral
part of their life, then the school should find ways to integrate
it into its academic curriculum. The challenge here is, how to
combine the personal religious ex-pression with that of students
of different faiths. This is a didactic challenge that the
teachers must solve. It can't be repressed or ignored. Religion
isn't a synonym for fighting, but a tool to develop inner and
external peace. The word "religion" is derived from
Latin word "religio", which means "putting
together". Both historic figures and modern scholars like J.
Campbell, believe "religion" is derived from ligare "to
bind, connect" and from the prefix, i.e. re (again) + ligare
or "to reconnect". Hence, the meaning is to create unity
not separation. We use religion in this context: to unify the
students and to create an atmosphere of friendship and love. ·
Let me summarize. Religion is part of students' life and must be
integrated into the academic curriculum. It is a powerful tool to
develop harmony amongst students. You emphasize two needs: the
need of knowing and the need of practicing. This contradicts the
opinion of the secularists. Is it correct? Absolutely! Knowing
involves the intellect of students. Practicing involves the heart.
Mind and heart must join together to generate love and kindness
among the scholastic communities. · When I think about
combining Ganesh's mantra with Hail Mary it seems a nasty
potpourri. Would you combine a pizza with a plate of spaghetti?
Or force your friends at a restaurant to choose the same dish, as
you like? Would you refuse to eat together because other people
don't like your choice of food? That would be silly. At the
restaurant, it is the pleasure of the company and the sharing of
the experience that counts, not what food one has chosen. The
eating experience is important and being together. In other words,
the function of eating together is the secret why we enjoy going
out to a restaurant. The religious experience of praying together
in class is the function, excitement and joy experienced in the
ritual. Ganesh's prayer or Hail Mary are just parts of the menu.
As you can see, I'm emphasizing the function of eating not the
object of our hunger (the particular food). In the same way, in
class we ask our students to share the ritual of praying, not the
prayer. A particular food can divide people at a restaurant,
because each one has different taste. A particular prayer can
generate serious conflicts if we impose it to all the students.
This is something easy to understand. If we impose a particular
food to a person who is allergic, we will harm him or her!
Jokingly, we could say that Christians are allergic to Hindu
prayers. There is nothing wrong. But if a Christian thinks that
only his food is good and what other people are eating is poison,
then we are on the path of war! It is totally wrong and there is
no way to enjoy at the … restaurant of religion! ·
But how do you "eat different religious food" in class?
Enjoying food together is one thing, but reciting Ganesh's mantra
and Hail Mary another. Sometimes we encourage the students to
eat a food that everybody likes. In a restaurant, everyone sitting
at the same table will share the water and the bread. In some
prayers God has no name. We request the students to recite that
neutral prayer. We are trying to find out in all religions what
can be accepted by everybody and we leave what can cause
conflicts. · Could you give an example? "Oh
Lord, help my mind to develop wisdom and love for everybody!"This
prayer can be recited by Christians, Buddhists, Jains, Hindus and
Muslims, without problems. The students are free to visualize any
God they like. You asked me about Tara Temple. Why did we chose
Tara and not another Deity? There are many reasons. We believe
that we are living in very difficult times of crisis. The Earth is
dying. So we need a new life. Tara is the Great Mother who can
help the world to survive giving new physical and spiritual life.
Beside this, Tara is a Deity worshiped by Hindus and Buddhists
with the same mantra! This is why we chose Her. All religions
preach peace, love, moral values... This is our common ground for
our "spiritualized education" · What about
students who do not believe in any God? In my experience,
atheist students are very rare. In any case, there is space for
them at our table. For an atheist student we could modify the
prayer: · "May my mind develop wisdom and love for
everybody!" With a little wisdom we can find a solution
for our menu that everybody enjoys. A second way to pray
together is more radical: we simply request the students to stop
what they are doing and turn their mind to their own God and
recite a prayer silently. Silence is a powerful tool to crate
peace and harmony. When there is silence, there are not
quarreling, not disharmony, not conflicts. This is what we call
"external silence", or "physical silence".
There is another silence which we choose as the final target of
all our activities, prayers, mantra and studying: the silence of
the mind. We are talking about the vision of Alice Project –
Universal Education, the final result, the end of the educational
journey. · What is silence of the mind? The
ex-pression has the answer to your question: means a mind that is
not chatting, not talking, not judging, not analyzing, not
criticizing, not even praying. A mind where there are no memories
of the past, not worries for the present, not expectation for the
future. A mind at rest is like an ocean without waves. The
waves of the mind are our thoughts. From our thoughts come
emotions, motivation, decisions and actions. Happiness and
suffering are the result of our thinking process. All the personal
problems and the problems of the society are created by our way of
thinking. The more the mind thinks the more it is agitated. The
more the mind is agitated the more it suffers. Hence, when the
mind is calm, with fewer thoughts, we feel peace. We believe that
absolute peace is related to absolute absence of thoughts in our
mind. This is what we call the silent mind. Be careful, silent
mind does not mean the mind of a zombie or a stupid animal! Is the
mind that has the control over her functions. We are talking about
transcendence of rational mind or ego-mind. It is a high level of
consciousness. · What about prayers and ritual? Prayers,
rituals and all the religious ceremonies are important tools to
reach the target of a silent mind. They are like the boat which we
use to cross the river. The boat is indispensable to cross the
river, but once we reach the shore, then we do not need it any
more. We leave the boat after reaching our destination. In the
same way, we leave our prayers, the images of our God and the
rituals when the mind transcends the ego-thoughts and becomes
silent. Then we can meditate on the nature of mind itself. ·
This is easy to say than practicing, I suppose. How can you
transcend all the thoughts? Can you elaborate? The Teachers of
all the main religions say that there is a generator in our mind
which is the source of the waves-thoughts. This is the thought of
I or self Shut off that generator and all the ripples of the
mind will cease automatically. Of course, we do not expect that
our students become yogi in the span of one academic year or the
entire course of studying! But we expect that our students know
where they have to go, their final peak point of the journey of
their life. We believe that the transcendence of rational
ego-mind is an essential step toward inner and external peace. If
we do not have a correct vision of external reality (emptiness)
and we do not go beyond our ego-mind, as transpersonal psychology
says, there is no way to get permanent happiness and wisdom .
Beyond the ego-mind there are the spiritual mind, intuitive mind,
non-dualistic mind. Don't you think that the duty of the school
is to help the students to develop the totality of their
intelligence? Remember, there is not only one kind of
intelligence – as usually we think. The school cultivates
only verbal and logical intelligence. This is fine, but what about
bodily-kinesthetic, musical, spatial, interpersonal, and
intrapersonal intelligence? According to us, the intrapersonal
intelligence is the most important. · Intrapersonal
Intelligence: why is it so important and what exactly is
it? Intrapersonal Intelligence – this is a special
intelligence developed only in very few schools in the world. Only
few lucky students can have the chance to develop this unique
intelligence which can help the other six intelligences. This is
the intelligence that we can develop looking inward, through
meditation. This kind of intelligence is related to awareness:
knowing our thoughts, our feeling, our emotions. Meditation is the
best method to develop it. The psychologist say that a child can
have a very low verbal intelligence, or logical/math intelligence
or other kinds of intelligence. If he develops this last
intelligence he can succeed everywhere! It seems that this
intelligence can be a substitute for the previous ones.
Unfortunately, Indian and Western parents and teachers think that
meditation is just wasting time! · What was the need to
build a Temple dedicated to Tara? Tara's Temple like the
Maitreya Project…. · Maitreya Project? You mean
the project of the huge Maitreya Buddha statue that FPMT is going
to build in Kushinagar, Uttar Pradesh? Yes, that project and
others similar must be put in the context of our philosophy
otherwise it would be difficult to understand their existence in
our school and other places. I have already explained the
importance of religion and spirituality for a holistic education
which develops the totality human personality. Religion expresses
itself through symbols: the Church, the Stupa, the cross, the
trishul, the statues small or big… From religion to
spirituality: this is the step; from the symbols to the
transcendence of self. This is what - I presume - Lama Yeshe, my
Master, had in mind when, more than 20 years ago, he thought to
build the Maitreya Statue at Bodhgaya. I guess this is also the
idea of Lama Zopa Rinpoche who, for many years, is trying to make
Lama Yeshe’s dream to become true. For this reason, I
dedicated the Sarnath Tara’s Temple also to the success of
the “dream” of my Gurus. By the way, we are waiting
for His Holiness the Dalai Lama next January 2009 for the official
inauguration of the Temple. · What is the meaning of
building a big Temple? What is the symbolism behind? Recently I
read an article on “Tehelka” magazine about Maitreya
statue at Kushinagar. It seems to me that it was a bit critic
about the whole project. Let's talk about the symbolism of a
Temple. I'd like to quote Ram S. Sriram. He wrote an interesting
essay on the symbolism of Hindu Temple. He says, "Ancient
Hindu scholars recognized that symbols and symbolism are more
effective in communicating rich messages than speeches or
discourses. For example, telling a simple individual that "God
is within you" or "Aham Brahmasmi", is unlikely to
convey the great concept to the individual. Scholars understood
that most individuals think in simple terms and need to transpose
abstract ideas on to a physical form. Perhaps this is why
religious scholars illustrated formless concepts through stories,
art, and physical manifestations of God so that the average
individual could relate to them." If you enter into a modern
school in West and, now, also in the East, you can find posters
made by the students hanging from the walls, maps of different
countries, drawings of the students (sometimes horrible drawings …
sold as children art!), pictures of flowers and animals…
but you cannot find a picture of God according to the different
cultures and religions. You cannot find any religious symbol. The
excuse is always the same: "We are a secular school!"
What does it mean? Does the secular school consider less dangerous
the picture of an animal than the picture of Buddha or Jesus or
Mahavir? It seems that this is what the teachers and the so
called authorities believe. Then, why the teachers, the
principals, the ministers are surprise when the students behave
like … animals? If you do not offer positive stimulations,
peaceful symbols - which have a tremendous impact on the deep
mind, the unconscious mind - if you do not show the powerful
religious archetypes… how can you expect that the students
show a positive behavior? Symbols, religious teachings and
functions are extremely important for what we call transpersonal
education. · How can symbols, religious teachings and
rituals be useful for the society or scholastic communities? The
symbols helps create a powerful mythos that expresses the moral
values of the society, while the teachings of the religion creates
a sense of solidarity between religious adherents and the
functions represent a way to bring an adherent closer to their god
or gods. We need positive symbols today, to counteract and
neutralize the negative symbols that took the place of the
positive ones which was ostracized from the schools. ·
What do you mean? According to J. Campbell, we cannot live
without symbols. For instance, the Cross is one of the most
powerful symbols in the world. In pagan times, crosses were
associated with sun gods and the heavens. As such, they have been
used for many centuries as powerful wards against evil spirits.
Then the Cross became a symbol of Redemption of the world's sins
thought the death of Jesus. Where energy, in the form of
contemplation, prayers and meditation, has been consistently
focused on a particular symbol, it is thought that the symbol
itself develops a powerful energy field. Many believe that nothing
evil can withstand the power of the Christian cross. Victims of
demonic possession and vampires were supposed to be repelled by
its image and the Inquisitors wore crosses when interrogating
alleged witches during the Burning Times.It is really unfortunate
that such a powerful symbol was banned from public Institutions on
the name of secularism. When we ban a positive symbol, a negative
one is ready to take its place. A classical example is the symbol
of Nazi cross chosen by criminal youths for their cruelty and
violence. This is an example of the effect of negative
symbolism. Negative symbolism turns the positive aspects of the
Cross into the opposite: hate on place of love, death on place of
salvation… This is what is happening today. We killed the
positive symbols and the negative ones are destroying the mind of
people and the Earth too! This is why we decided to build the
Tara's Temple in our school, beside a small Ganesh Temple and
Christian chapel. For the same reason, you can see the religious
symbols of the main religions in our classes. For this reason too
we are strongly supporting the project of Maitreya statue at
Kushinagar and we would like that the local people understand that
they are not going to lose anything, but they are going to have a
huge profit from the “Mayawati-Project”. May be now
the farmers and other local people are not able to realize this,
but the experience of similar holy constructions (in the past)
clearly shows that a sacred building brings only peace, good luck,
harmony, mental and economical … how to say?, wealth and
profit. I think that the chief minister Mayawati had exactly all
this in mind when she decided to give the green signal for the
realization of the project. We are not authorized to speak on
behalf of the responsible of the project, of course, but we just
use that exceptional and incredible important idea of Maitreya
Project in the context of our Educational project, expressing
totally personal views. · Some people object to the fact
that the millions of dollars that Maitreya Project is going to
spend could be useful in helping million of poor people. This
is exactly what some people said when we built our Tara temple and
our stupas. I remember the anger of some French visitors after I
had proudly shown our new stupa at the Bodhgaya school. “Why
are you wasting the money for such useless construction?”
they reacted I was really hurt. I could not believe to my ears! I
thought, “How can these literate people be so rude and
ignorant about religions and symbolism? For sure, they did not
read the books of Mircea Eliade, Campbell, Evola, Emile Durkheim,
Max Weber, Ludwig Feurbach, Jung, Freud or Steiner…”Another
American volunteer gave an offering to the school on the condition
that we would not spend one dollar for the stupa or other
religious symbols. “The school and the students are really
ok,” he said, “but the stupa is like a black spot…”I
thought that he did not understand that the school and the
students were good thanks also to our faith expressed by the
religious symbols of the stupa, statues and temple. Religion was
the secret of our motivation and dedication and the inspiration
for our educational method! Then I thought about the “black
spot” of Saint Peter’s Cathedral, the Cathedral of
Notre Dame, Temple of the Sun, Virupaksha Temple, Pattadakal,
built in 740 in Dravidian style, Ahobilam
with its nine famous Narasimha Swamy temples, the Undavalli
caves famous for the reclining Lord
Vishnu statue, Veerabhadra
temple (Lepakshi), the
Thousand Pillar temple near Warangal… If our
ancestors had thought like the French visitors, today we would not
admire and be inspired by the majesty of those jewels of art and
religious symbols. Millions of pilgrims have visited in the past
those consecrated places. Millions are visiting Temples and
Churches nowadays. Millions will be visiting the powerful places
in the future. All go to those sacred mandalas with strong and
sincere faith with the hope to receive blessings and the
protection of the Deity. The life of millions is positively
influenced by the energies of the holy places. What a tremendous
benefit! Even if only few people find mental peace praying in the
Temple and change their life for the better, then the cost of the
Temple was worthwhile. Yes, may be millions of poor people could
have eaten three times a day the food bought with the money that
was supposed to be spent for the temples. Then? After fifty or
hundred years all the people would have died and nothing would
remain of them. People who blames the religious Institutions
because they spend money for Temples or statues, seems to forget
that the money is not going into, how to say?, a drain line, but
hundredths of families can eat and survive thanks to the money
spent for the construction. For instance, during the construction
of our Tara's Temple we gave, indirectly, food and clothes and
medicine to about 50 workers for almost one year and half. Where
is the waste of money? We did not made a traditional charity which
humiliates the receiver, but we gave the right salary to our
workers, helping them to increase their self-esteem, their
experience and professionalism. If we had offered the money we
have spent for the construction of the Temple to the so called
poor, the benefits of that kind of charity would have lasted a few
years. But we would not have made any difference to them, to their
life. I mean, that kind of charity is offensive to the dignity of
a human being. If I create the conditions by which the poor are
self-sustaining thought their own job, then there is respect and
my action is rooted on wisdom. Are you saying that the benefits
of investing money on spiritual and religious development (or
construction) are not different from the benefits deriving from
the construction of industrial infrastructures which are supposed
to generate wealth and progress? You can say that. But there is
a difference between Tata industries and a religious Trust which
is caring for a Temple or a monastery. Tata industries give you
only material wealth, the religious Institutions give you also
spiritual wealth. It is easy to understand that we cannot
compare the benefits of offering money to the poor people or
building industrial infrastructures with the spiritual and
material benefits of building a religious symbol that will lasts
for centuries. This is the case of our stupas and Tara and Ganesh
temples. These, I guess, will be the incredible benefits of the
Maitreya statue. I stress again an important point: it is not true
that building a temple or a statue does not benefit the poor. Just
think how many people today are making business thanks to the old
and new temples in India and other countries. Thousands of people
depend on those temples for their spiritual search and material
support. The benefits will last as long as the temples are
there. For instance, thanks to our Tara temple, our students
received a donation that allowed the administration of the school
to build new classrooms, to help many hopeless families and to
cure some very sick children and adults. I am thinking, if we
got all this thanks to our “small” Tara temple, what
will happen once the Maitreya Statue is completed at Kushinagar?
It is difficult to imagine the advantages for the local population
and for the surrounding areas. The spiritual blessings and
material benefits will surely be incalculable. This is what is
happening wherever there is a powerful religious symbol right now.
It does not matter what religion the symbol belongs to. Symbolism
simply connects the physical with the spiritual. Just by looking
at the temple or stupa, our mind transcends the boundaries of our
ego and is elevated to a higher level of consciousness. So, we do
not have to do any particular research to understand the
tremendous positive impact of the Tara's and Maitreya's statue on
the poor (and the rich too!)
· So, you full promote
the Maitreya Project, your Tara Temple… Yes! Not only
Maitreya Statue and Tara’s Temple, but all the religious
symbols which help the mind to elevate from, how to say?, Earth to
the Sky, from materialistic food to spiritual food. I am only a
bit concerned about the technology, in the case of the Kushinagara
project. This is my problem, of course. I do not believe too much
in Western engineers and science. I doubt that the Western
scientists can understand the complex reality of India, the
physical (weather, for instance), sociological, cultural,
religious, political variables. My personal belief is that in a
State exposed to high risk of contradictions we should not rely on
technology such as solar panels, air conditioned, electric power
and high level of maintenance. I would just learn from the Indian
engineers of the past, who built incredible Temples without using
any of the modern tools and facilities. The scientists of the past
used simple material, like rock, marble and stones for their
construction. My idea is that if we want to give long life to
statues and Temples, we should imitate the technology of the past.
Look at pyramids, for instance. They are still there after
thousandths years… without maintenance! Anyway, I repeat,
these are personal ideas. Let me say another thing: some people
complain about the high cost of the Temples like Tara and Maitreya
Project. Do you know the cost of one day war in Iraq? According to
the American journalist Martin Wolk, the cost is 200millions
dollars each and everyday! What about the cost of smoking? Only in
United State Tobacco is responsible for productivity loss greater
than $80,000,000,000, every year! This is not all. Medical cost on
tobacco induced diseases exceeds $75,000,000,000 per year. If
people quit smoking, how many poor could find relief thanks to
money saved leaving the bad habits? How much life could be saved?
How many Maitreya statues, Temple, Stupa, Schools, hospitals could
we built if people just stop smoking one day? What about if we
stop the wars in the world just for one minute? Last thought
for food: What is the cost of overeating (eating more than what we
need)? Approximately 64% of individuals in the United States are
overweight, and 30% are obese. It is projected by the center for
Disease Control (CDC) that the prevalence of obesity will raise
from 30% to 40% by the year 2010. In 2000, being overweight was
attributed to the cause of 400,000 deaths. The waste of money for
excess of food is incalculable. We can assume the cost of
overeating from this small example reported by BBC news on 2001.
After Christmas, in UK, about two millions of workers took time
off after over-indulgence at Christmas parties! In other words,
people drunk too much and they had to stay at home to recover from
heavy drinking and over-eating. The cost to business was around
110 millions pounds! From that cost are excluded the expenses for
the alcohol, medicines and sleeping pills!
Pubblicato da odorico a 14.45
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