Scritto alla frontiera con il  Turkmenistan, il 2 agosto 2003

Stamane Bukara, nel cielo velato di nuvole,  sembrava insanabilmente torpida, nell' emergere alle attività di ogni giorno dalla letargia in cui si è sfinito il fervore del suo grande passato mercantile, vinto dalla  debilitazione dispotica  di khanati e comitati sovietici, come se il deserto,  la vanità di ogni cosa sotto il sole, fosse l'anima interna minata di ogni suo riattivarsi ( riprendersi).

 

Nella sinagoga, a cui ero di ritorno,  gli anziani  convenuti si aiutavano a vicenda nella lettura in ebraico del Talmud,

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nel cortile della locanda la bella Nazira aveva riunito con il trucco l'arco delle sopracciglia.

Era forse morto nella notte Kharimov? le ho chiesto stando a quello che mi diceva  dopo aver fatto il suo nome, beatamente tranquilla, quando ha incrociato le braccia e mi ha fatto segno che autobus, taxi e quant'altro tutt'oggi era fermo .

Kharimov ..."mertvec"? Noooo,  era in arrivo in città, il "good man", a suo dire,  di cui Nazira ora mi mimava l'imponenza marziale.

Per questo motivo il taxi che ho preso per raggiungere nuovamente Urgench, ha dovuto deviare il percorso verso la stazione degli autobus a cui mi ha sviato.

Un altro tassista, infatti, giacché non v'era alcun automezzo che vi fosse in partenza per il Khorezm, per l'importo che mi ha estorto ha avuto la compiacenza di avviarmi verso l'incrocio dal quale,  già la volta precedente, avevo atteso fino alle sei di sera degli altri passeggeri per partire in taxi per Urgench.

Ma nell' acme della crisi il felice soccorso: un autobus confortevole e pressoché vuoto, come un miraggio, all' improvviso è apparso ed ha fatto sosta: facendo salire me ed il giapponesino ispido come un'istrice ma così dolce, che già stazionava in attesa nella locanda accanto, e con il quale avrei condiviso in Urgench anche la stanza d'albergo: Yoshi , carissimo, che da sei mesi  è un giramondo, in viaggio dal Giappone all' Australia, dall' Australia alla Malesia, all' Indonesia, traverso il Laos  fino alla Cina,  in cui ha visitato ultimamente lo Xin Jang,  da dove ha raggiunto l' Uzbekistan passando nel Kirghizistan.

Ma l'Uzbekistan " is  too touristique "  per lui, all the monuments are bazars for the tourists, they are not  for the local people".

Con l'aria deliziata del musetto di un micio,  il mattino seguente si è proteso ai miei baci sulle sue guance. Avrei voluto aver assaporato anche le sue labbra, nell' empito in cui mi è bastato carezzarne la fronte.

 

Arrivederci in Italia,  gli ho detto, dove in casa mia potrà riprendersi a settembre  delle fatiche del viaggio.

Che lo attendono per altri sei mesi, secondo i suoi programmi,  che prevedono che visiti il Turkmenistan, l'Iran, la Turchia, i paesi europei e l'Africa, per fare ritorno in Giappone dall' India.

Verso Nukus, adesso, dove mi attende l'ultimo obiettivo del mio viaggio in Uzbekistan:  acquisire le immagini dei disegni di Sokolov, della grandezza di francobolli , o poco più,  tracciati nella località del suo confino sovietico, a quale prezzo ancora non so: e rivedervi Usto Momin,  i suoi ragazzi dal volti in fiore di defunti copti idealizzati.

 

 

 

 

 

 

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