Al tempio di Hanumah

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come in Tiruchirappalli, l'estate scorsa , lungo la salita che reca al Rock fort Temple io e K.  rimanemmoi trattenuti dalla pioggia nella grotta ch'è istoriata da alcune sculture dei Pallava, in Shimla è accaduto che dalla pioggia, che scrosciava a dirotto, lungo la discesa dal Jakhu Temple siamo stati costretti a riparare nel tempietto  sottostante.

Dai pendii dei boschi una nebbia saliva tra i cedri, allo con lo scrosciare della pioggia sui rami degli alberi protesi alle sue gocce stillanti, mentre si erano rarefatte le scimmie che gironzolavano intorno, acquattatesi nei ripari dalla pioggia che offriva loro il manto boscoso. Solo poco prima una scimmia aveva fatto ruotare più volte il rubinetto di una vasca nei pressi del tempietto e vi si era abbeverata, prima di diradarsi anch'essa nella boscaglia. La pioggia cadeva intanto a dirotto sulle bandiere arancioni del tempio, sul tendone verde di un chiosco che offriva riparo ai viandanti sorpresi dall'intensificarsi della pioggia, mentre altri visitatori dei templi, esponendosi all'acqua, accorrevano sotto la stessa tettoia che ospitava me e Kailash.

Il mio amico, timoroso delle scimmie, all'inizio della salita si era munito di un bastone per discacciarle, ad ogni loro minimo cenno di avvicinarsi, quale che ne fosse l'intento, ma poi, nel tempio del Monkey God, ne ha acquisito una tale simpatia che ha voluto attardarsi nella locanda sottostante per comperare del cibo da distribuire alle scimmie più piccoline,  che più lo intenerivano, dopo che si era divertito quando una di esse mi aveva raggiunto di sorpresa poco prima, frugandomi in una tasca. " Sumit, il mio Sumit,  è come una di esse, si avvicina a tutti senza paura, curioso di tutto, ti prende la faccia e gioca con te".

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