Manali, 21 luglio 08

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In Manali la notte indiana ha la voce dei fiumi e dei torrenti che scrosciano a valle, dove brillano le ultime luci ancora accese del villaggio, oltre i pendii che vi discendono ammantati di foreste, oltre i giardini e i frutteti che vi  si inoltrano (confluiscono),  dal cottage.che fu il frutto d'amore d' un irlandese e di un indiana locale.

Nel silenzio riaddenso le memorie del viaggio le cui tracce scritte  ho perduto in Shimla. e nel cielo della notte  l 'India,dalle sue regioni  ripercorse, da Khajuraho, a Jhansi, in Orcha, di ritorno in  Delhi, nella Jami Masjd che Kailash ha visitato la prima volta, salendo a Shimla, e i suoi fantasmi coloniali, lungo l  Himachal Pradesh, risale come la terra della spoliazione e della perdita di ogni mia pretesa d'essere: la mia mente vi  è ormai incapace di ricapitolarsi in un discorso, e la mia ricerca di una luce educativa  spirituale, di una trascendenza, si è disintegrata nel solo residuo del mio credo nietzcheano, nelle sole leggi vitali della giungla e del branco, e tanto più piango, senza più lacrime, (per) la disperazione che l'amore che mi unisce ancora a Kailash, sia l' incontro  tra le  miserie di due soccombenti, che a vicenda  si afferrano e si spingono in  fondo, senza più esaltazione, od illusione, nell'accettazione sconsolata l uno dell' altro.

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Scrivevo nelle pagine perdute, alla volta di lasciare Khajuraho, esasperato di non avervi che fatto ritorno, di non avervi  rivisitato che il tempio Duladeo,  che la mia mente doveva ritrovarsi dove stava il mio cuore, che all'India delle visioni, degli esoterismi templari, doveva subentrare l India del tesoro nel  mio cuore della famiglia del mio amico, come l' avevo ritrovata all'atto di partire, Sumit assopito nel sonno del primo mattino,  Adjay che terminava gli ultimi giochi prima di iniziare finalmente la scuola, Purti che si riaffacciava sulla soglia e ci lasciava per aiutare la madre che accudiva il fratellino.

Tutto è così semplice, è così bello...

Non è forse per ritrovarmi in questa luce, che nelle mie peregrinazioni  indiane devo subire la spogliazione di tutto ciò che d'altro vi ricerco?  Nella loro perdita anche di immagini e parole?

Sul fare della sera un volo d'uccelli si è spiccato tra nubi e foreste ed è presto scomparso. Tutto è così semplice, è così bello, mi ha mormorato l'anima nella mia  felicità ritrovata, come nella notte inoltrata la luna apparsa e di nuovo scomparsa, nelle nuvole che rischiarava.

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