Satna- Bodhgaya

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Finalmente ho trovato la via di Bodhgaya, per raggiungervi  Valentino nelle scuole del Progetto Alice presso il villaggio di Barbatta.

"Ieri sera avrei voluto terminare così l'e-mail che vi annunciava il mio arrivo" Farò di tutto per esservi, caro Valentino, e per portarvi a termine  la distruzione anche di questo mio viaggio, del sogno di felicità che è per me ancora l India".

Fin dall' inizio del viaggio sapevo che mi sarebbe stato difficile eludere tale destinazione,  che non mi sarebbe bastato giungere alle scuole di Sarnat per trovarvi Valentino.

Io e Kailash siamo comunque partiti per Sarnat sabato scorso, insieme ad Adjay perchè potesse farvi l' esperienza di un giorno di scuola in una classe del Progetto Alice. I pochi panni di cui il bambino dispone avevano indotto Bimla a lavare e a mettere ad asciugare anche quelli che gli occorrono per andare a scuola, sicché il bambino aveva saltato le lezioni quella mattina.

Sul treno, da Satna a Varanasi, la cuccetta in cui si è sistemato, subito appisolandosi., gli ha consentito forse per la prima volta nella sua vita di dormire in un letto che ospitasse soltanto lui.

Ma in Sarnat, dove arrivavamo di domenica, ci aspettava il contrattempo di apprendere che l 'indomani era la festa di *, per cui anche di lunedì la scuola del Progetto Alice sarebbe rimasta chiusa.

Per due giorni ho animato la permanenza in Varanasi e in Sarnat di Kallu e Adjay, domenica pomeriggio in un'escursione in barca dal  Raj Ghat sino al largo dello Scindhia Ghat, nel tratto lungo il Gange sovrastato dalle mirabilia della Moschea di Aurangzeb. 

Kailash ha prescelto tale punto di partenza perchè il Raj Ghat , il pù prossimo a Sarnat, era l unico raggiungibile senza spossarci nei vicoli fetidi di  Varanasi. Quando la barca è stata di ritorno a  riva, Adjay, che era parso interessato solo ai giochi d'acqua del Gange, ai mulinelli e ai rivoli della corrente, ha chiesto che potessimo raccogliere più  taniche dell'acqua di cui credevo di avergli più volte inutilmente ripetuto che è la madre dell'India: om Ganga ma.

" E' per la puja- ha mormorato al padre-, quando Kailash gli ha chiesto a che cosa l'acqua avrebbe potuto servire.

Al termine del Chowk, lungo la scalinata delDasaswamedh Ghat, che abbiamo raggiunto in risciò,  la sporcizia e  l' appressarsi ininterrotto di barcaioli e pranoterapeuti erano  insostenibili,  ho tentato di  distoglierne Kailash e il suo bambino dirottandoli verso il Manikarnika Ghat, ma Kailash ha abilmente ricondotto la mia diversione tra le luci di oreficerie e di negozi di sete  verso le luci del ristorante del Chowk più immacolato,  dove un Khasmiri pulao e un muttar panir ci hanno ritemprato per lo sconquaso del tragitto in risciò di rientro a Sarnat, nella guesthouse Vajra Vidhya.

L' indomani, la paura che incutono a Kailash gli affollamenti di Varanasi,  il suo timore che essi ci esponessero ad attentati, la mia apprensione per i conati di vomito con i quali il mio apparato digerente reagiva all'acqua che ingurgitavo, ci hanno trattenuto in Sarnat con Adjay, nella fiera che ne riempiva le strade. Di shivaita non riservava che i colori e qualche corteo processionale, che la autoesclusione  dalla festa di monaci e devoti buddisti.

Dopo che Adjay è stato felice di  salire su una giostra,di cui gl ho pagato più corse,  che dall'alto della terrazza di un ristorante ci siamo sottratti alla folla, ho dovuto vincere le resistenze del bambino per  entrare insieme nel parco delle gazzelle.

Ma  al recalcitrante Adjay ha offerto la gioia della vista dei chital, i cervi pomellati, della possibiltià di avvicinarli per offrire del cibo al di là della rete che li separava,  alla mia mente la quiete mentale della pace del sito, il ristoro della vista della Dhanekl stupa,intorno alla quale io e il bambino abbiamo ripetuto la pradakshina. 

Un violento acquazzone  ha iniziato a  scrosciare repentinamente , precipitando le tenebre serali e causando l'oscuramento ulteriore della caduta dell energia elettrica, , lungo l ASoka marg, in cui siamo stati obbligati a rimanere in un negozio di generi alimentari, sulla via che ci conduceva  al ristorante per la cena. 

Quando è finita la cena, al lume di candela, ed è stata l ora del rientro, mentre Kailash mi attendeva fuori, Adjay non voleva saperne di raggiungerlo, invano ho cercato di trarmi da lui in disparte,  per  allontanarmene, perchè non vedesse che anche quella volta, come  ogni altra, ero io che pagavo  il conto anche per il suo papà.

Nella Guest house Kailash mi ha chiesto perchè avessi indugiato così tanto all interno del ristorante , dove gli ero parso che stessi soffrendo". 

" I m very a bad person "mi ha detto l' indomani " perchè ti faccio spendere così tanto". 

L indomani, in mattinata, Adjay ha preso parte alle lezioni di una classe delle scuole del Progetto Alice.

Si è  divertito e  quel are scuola gli  è piaciuto , " ma non ora, fra alcuni anni "  vorrebbe  venirvi.

Quel pomeriggio i nostri itinerari quindi avrebbero dovuto separarsi, il mio in direzione di Bodhgaya, per raggiungervi Valentino nelle scuole del villaggio di Barbatta, Kailash e Adjay di rientro a  Khajuraho, sul treno per il quale, io stesso, il giorno avanti avevo fatto acquistare  il biglietto di ritorno.

 l'indisponibilità a sospingermi fino a Bodhgaya, separandomi dalle  persone a me più care, era stata  esasperata dalla indisposizione che avevo accusato.

Ma  il senso di quel che pur devo a Valentino e posso da lui attendermi,  mi aveva avviato verso la stazione di  Moghul Saray, a separarmi da Kailash e Adyay, con in tasca l'ora e il treno di partenza per Satna dalla Cant Station di Varanasi, qualora  mi fossi ricreduto.

Ed ero già pervenuto nella stazione di Moghul Sarsay, con la schiena dissestata  dai continui soprassalti,  agli scarti, gli arresti e le accelerazioni improvvise  del tuktuk/ risciò  lungo la strada, per evitare voragini e ingorghi o urti e scontri frontali, da uno sportello all altro cercavo come potessi fare un  biglietto per il primo treno in partenza per Gaya, che non fosse quello nella classe più infima, il solo che  potevo ancora prendere in giornata.

E come se non  l' avessi intuito, ho capitolato di fronte alla  presunta difficoltà insormontabile, e non ho resistito al cedimento di chiedere ai conduttori di riscio se ero ancora in tempo per arrivare in capo a un'ora di ulteriore calvario alla stazione di Varanasi Cant., dove avrei trovato Kallu e Adjay , felici come non mai di rivederci, accanto al posto vuoto a me riservato  sul treno del ritorno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

( continua....)

 

 

 

 

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