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                                                                                                                                      Egloga Quarta

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"Cosi dal retro del suo tempio  la Sibilla di Cuma

cantava ambigue parole tremende nell'eco dell'antro",

e dall'osteria volgi all'uscita, sul retro,

che dà nel cortile che fu la tua aia di casa,

ne ritrovi la distesa deserta

più ancora arida invasata dal sole,

trasalendo, sui tuoi passi,

ai ragazzi che in bicicletta vi sopraggiungono,

sono indiani, del Punjab, e  non occorre

che nemmeno lo dicano,

 l'uno nell'attendamento al riparo dal sisma,

l'altro con la madre accampato in giardino,

al tuo timido accenno

si scambiano un sorriso e già ti annientano,

sarà così anche laggiù,

come di nuovo metterò piede in un'aula?,

la madre resta ignara in ombra

e ricambia mesta il tuo namastè,

per davvero

quant'è piccolo l'orbe del mondo,

e si sono raccorciati i muri dintorno,

resi uniformi da che intonaco grezzo

quanto e si è fatto breve, senza più grida animali

ogni spazio retrostante di rustici ed orti,

spiantata la vigna,

dissodata ogni cavedagna

per i ranghi infoltiti di steli di mais

dove quante mie anelanti corse,

quanti miei sogni controvento,

scoloritesi con le memorie porte e finestre,

rinserrata ad ogni accesso ulteriore

la tua casa ora dichiarata inagibile,


 


 

nel refolo d'aria

tra i vasi ascolti il silenzio,

erano allora gerani ed oleandri,

ed ora è il conforto, con lo sgomento,

che tutto sia cosi svanito e ammutolito,

lo sciame che avverti

il  un sopito tumulto di vergogna e lacrime,

inutile cercare altri volti che quelli

che in osteria già salutasti,

li ritrovasti, già altrove,

nelle schiere sparse delle loro lapidi ,

 

“ And the bird, did it fly away again?

in Khajuraho, M.P, l'amico chiede del rondoncino che ponesti in salvo,

quando, al rientro in città,

tu vuoi sapere di Ashesh come ha preso il volo,

“Sì, -gli ripeto al telefono,- ma solo dal campo  vicino alla fattoria

ch'è di un uomo che cura gli animali con amore,

in bicicletta, dentro una scatola con i buchi,

l'ho portato con me fino da Mantova

dove l'uomo vive in aperta campagna,

 il rondone, "the swift",

gli spiego nel mio cattivo inglese,

se perde il volo non si solleva più,

quell'uomo l'ha baciato lieve, chiedendogli scusa,

 prima di spingerlo a viva forza in alto,

solo così dopo che è ridisceso un poco

è volato via liberonel cielo,

ciò di cui nutre lo cattura in volo,

rasenta l'acqua quando la beve.

“He will be bad student, He will lose his mind...

but what we can do...” ripete l'amico ,

che possiamo più fare per  il nipote Ashesh

se a rapirlo è stato il padre

per un'ottava classe carpita con la corruzione,

-senza che con il figlio Ajay mettesse piede nella sua aula

mille rupie si tenne per ognuno  il maestro pubblico

in cambio della bicicletta e della promozione certe -

tutta la settimana al telefono egli l'ha chiamato invano ,

e domani di persona sarà da lui a Srinagar, U.P.,

“ non agitarti, then keep quiet mind ”, gli raccomando,

“ I ve to speak him sweet, if I want (that) he speaks me true”,

mi dice in risposta con assoluta calma,

“Vai , sì, ma ricordati:

di Ashesh è come ti ho detto, del rondone:

se perde il volo non si solleva più ”


                                                                                                                                     


 

 

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