A Puri io e K. siamo
arrivati ancora più tardi che il giorno prima in Konarak, sia per
gli indugi mattutini, che per il protrarsi poi del viaggio, a causa delle
soste lungo la strada in cui ho persistito, grazie al taxi che questa
volta avevamo noleggiato
Nuovamente ci siamo
fermati in Pipli,
dove ho voluto
acquistare a K. gli stendardi del negozio di barbiere che vagheggia
di aprire in Khajuraho. Poi, poco più avanti, ho fatto arrestare
il taxi più volte per scendere a visitare dei casolari locali decorati di
motivi solari, stellari, floreali , simili a ricami di tessuti o di tappeti,
dipinti nella malta
muraria e nella terra battuta delle aie,
o incantevolmente
sospesi tra le palme e le acque con i tempietti accanto .
In Puri, pur utilizzando il risciò fin che ci è stato consentito, era
interminabile la Grand Road che conduceva al Jagannath mandir, lungo la
quale si snodava per chilometri la sequela dei
pellegrini hindu
Per quanti uscivano dal
tempio, altrettanti seguitavano a porsi in coda in un flusso
continuo.
Io e K. abbiamo dovuto
salire sul balcone della Rahunandanb Library per poter ammirare il
tempio,
la
Pagoda bianca dei naviganti occidentali lungo la costa: nel volgere del
cielo al tramonto, una sikkara immensa sovrastava i gradoni piramidali del
jaghmohana, evocando, quale suo doppio fantasma, la grandiosità
rovinosamente perduta di quella in cui culminava in Konarak il tempio del
sole.
Indugiavamo a
lungo, fino al calare del sole, alternandoci in preghiera
verso il tempio, volti entrambi al signore dell' Universo, tra la sorella
Sudhadra, il fratello Balbhdra, come al
dio era volto il suo vahana Garuda,oltre la
cortina muraria: al di sotto potevamo osservare la successione emozionante della
folla senza fine dei devoti,
le schermaglie delle scimmie langur che
si inseguivano tra li striscioni delle insegne.
Quando pervenivamo alla
spiaggia di Puri, nella sera era oramai un cupo respiro
l'ansito del mare: solo qualche balenio luminoso poteva consentirci di
intravedere le onde dell' Oceano.
"Amico caro, ho
detto a K. con il cuore spezzato, -sono venuto dalla Italia fin qui in
Orissa, ho fatto migliaia e migliaia di chilometri in volo aereo,
via Mosca, perché tu fossi felice di vedere il
mare, e per i miei errori lo hai visto alla luce del sole solo
per pochi minuti. I' m sorry, my friend, excuse me, excuse me"
"A Bombay , a
Cennai, c'è il mare, no? Potremo vederlo quest'estate nell'India del
Sud!"
" Potremo vederlo,
e lo vedrai, il mare, quanto vorrai, a cominciare dal Kerala"
E cosi, tra i
cammelli e
i somarelli e le giostrine su cui salivano i bambini,
tra i venditori di dolciumi , di noci di cocco e di betel,
abbiamo risalito lo andirivieni incessante della folla nel buio
della spiaggia, avviandoci a rientrare in Bhubaneshvar a notte inoltrata.
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