Indice Il tempio Chaturbhuja di Gwalior Dicembre 2015
     
  Lungo l erta che dal Gurjari Mahal  risale sino alla Qila del forte di Gwalior,  si situa un gioiello dei più negletti dell'arte Pratihara, il tempio vishnuita Chaturbhuja, della fine dell'VIII secolo D.C.
 

  Come il tempio di Masrur nell'  Himachal Pradesh ( Distretto di Kangra),  e quello di Dhamnar nel Madhya pradesh ( Distretto di Mandsaur) , e come nessun altro tempio Pratihara, vi fu esso  scolpito monoliticamente d'intorno ed all interno, tutto d'un pezzo, nella roccia della rupe in cui si staglia,  senza che nulla vi restasse solamente abbozzato, mentre tutto vi è dettagliato con dovizia estrema di particolari, in ogni sua componente  di perfetto tempio pancharatha .

 

Lo costituiscono portico mukamandapa, vestibolo e cella del santuario,  mentre  ne scandiscono l'elevazione, su di una jadya kumbha orlata di petali di loto, il  basamento del' adhishthana,  composto di kura, kumba , kalasha e kapotika, e che reca minuscole  nicchie con un frontone udgama, il  muro del jangha sul cui fondo  in edicole coronate da prolungati  udgama si proiettano bhadra, pratirathas (a guisa di pilastri con vasi dell'abbondanza ghata pallavas e kirtimukka , ardha-padma di fiori di loto dimidiati) e le karnas d'angolo,

 

 

 

 un varandika preceduta dal rilievo parietale finale di un pushpa mala,  e i cui componenti sono due kapotikas ed un tula-pitha -di testate decorate con motivi floreali, di volatili, di kirtimukkas, e così via- , ed alfine   il sikhara , conservatosi solo in parte, che alle proiezioni parietali fa corrispondere la  madhya lata centrale, le prati-latas, e karnas con bhumi amalakas.Frontalmente il tempio presenta un sukanasa  digradante in triplice ordine, dei quali il superiore, tra degli archi chaitya, comprende un' immagine di Vishnu mutilata.

 

Le nicchie dei bhadras soggiacenti lungo l'adhishthana, tra pilastrini contengono rappresentazioni di Ganesha, di Kartikkeya intento ad alimentare il suo pavone, di Parvati in pancha-agni-tapas., mentre le ulteriori nicchie dello stesso ordine raffigurano per lo più incarnazioni di Vishnu, quale Krishna, Balarama, o Vamana, l'uno, Krishna  distinguibile per il flauto che suona, l'altro , Balarama, per il suo cappuccio di cobra, Vamana per la sua statura iniziale di nano.

 

Le edicole superiori dei bhadras, come quelle dei karnas fregiate di pilastrini con madhya banda e di capitelli scannellati bharani. contengono invece un' immagine di Vishnu con chakra e sankha e le personificazioni degli altri suoi attributi nelle forme di Padma-purusha e Gada-devi,

 

 una sua immagine ulteriore nella sua incarnazione come Trivikrama, che con l'arto superiore raggiunge il volto affabile del nodo lunare di Rahu.,

 
 

 e quella della sua incarnazione quale Varaha, personificato.

 

Come già  agli albori del Vo  secolo dell'era cristiana nelle grotte di Udayagiri, sotto le spoglie di Varaha sarebbe stato glorificato quale salvatore terrestre re  Chandragupta,  l' immagine di Nri-Varaha  nel tempio Chaturbhuja sembrerebbe riferirsi a re Bhoja della dinastia Pratihara, essendo egli celebrato come Srimad-adhivaraha sulla trabeazione del portale d'ingresso al tempio. Altri avatars di Vishnu sono effigiati nelle nicchie dei pratirathas che contengono le immagini di Kalki, Rama e Narashima,  sicchè nel complesso del tempio solo le incarnazioni vishnuite del pesce matsya e della tartaruga Kurma  non hanno una loro raffigurazione.

I karnas, come è da attendersi, ospitano canonicamente i dikpalas, posizionati secondo il canone invalso nel tempo, e di cui nei vicini templi di Amrol, e Dang,  si può ricostruire il fissarsi tramite varianti.

 

Il portico del mukamandapa riposa su due lesene e due pilastri, questi ultimi bhadrakas,  con vasi ghanta pallavas alle estremità, una catena con una campana pendente da kirtimukka  lungo la fascia centrale, una banda floreale, l'ardha-padma di un fiore di loto dimidiato, il capitello e atlanti bhara.putrakhas

 
 

Scene di Krishna lila, come in vari templi di Osian, effigiano le trabeazioni interne del mukamandapa.

Tra di esse l'arrivo di Krishna in Gokul,  il Puthana vadha, l'episodio Yamalarjuna, il Govardhana- dharana e il Kaliya- mardana.

 
 

 Un medaglione con un grande fiore di loto è al centro del soffitto,  tra 4 kirtimukkas. Tre ripiani costituiscono il soffitto, con sikharas miniaturizzati ad ognuno degli angoli., e  scene di danzatori e suonatori di  strumenti musicali .lungo il primo dei tre gradoni.

 

 

 

Il portale affianca  a Ganga e Yamuna ,  e alle loro attendenti chattri- dharini, portatrici di parasole, uno dvarapala con il quale, sul pilastro accanto, fa il paio un'altro custode delle soglie  vishnuita armato di gada,. L' hamsa mithuna di una coppia amorosa di anitre selvatiche sovrasta le dee fluviali.

Quattro sono i sakhas delle bande degli stipiti  portale, un patra.sakha di volute floreali, un naga-sakha serpentiniforme, uno stambha-sakha a forma di pilastro, ed un bahya sakhas terminale.

 

 Di rilievo sono   i sikharas miniaturizzati nella mensola sovrastante gli stambha-sakhas, che li convertono in kuta-stambhas

 

Lli ritroviamo alle estremità della trabeazione superiore, affiancati da un gaja sardula. Al centro di essa campeggia Vishnu, armato di chakra,  sovrastando un Garuda che piglia per la coda i serpenti in cui si evolve la ghirlanda del naga-sakha.

 

 

 

 

 

 

 
 

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