Index  Saint Martin's Garrison Church  
     
  Qualora si utilizzi la metropolitana, la chiesa di Saint Martin's Garrison  è raggiungibile facendo ricorso mediante alla linea 6 che conduce all'aeroporto, scendendo alla stazione intermedia di Dhaula Khuan. E' bene quindi servirsi del sovrappasso, per raggiungere il lato opposto della grande arteria di scorrimento veloce che fronteggia l'uscita dalla stazione, l'intensità del cui traffico sconsiglia di arrischiarsi in attraversamenti pedonali, anche se ciò  richiede di   fare quindi ritorno in senso opposto, sulla sinistra, all'altezza dell'uscita dalla stazione metropolitana,  procedendo ai bordi dell'Army golf club".

Si perviene così  alla Cariappa marg,  lungo la quale occorre inoltrarsi dall'altro lato per un cospicuo tratto, prima di ritrovarci nella via, la Church road, or Brijal Dua marg, che svolta sulla sinistra e reca al fine all' anglicana Saint Martin 's Church. 

Ci si  è così addentrati in un  vasto Cantonment militare immerso nel verde, secondo la funzione attribuita a tale zona di Delhi già dal Raj britannico, e che le è stata conservata dalle autorità indiane, il che spiega i rari viandanti cehe vi transitano, e l'assenza di ogni altra forma di insediamento e di stazionamento, oltre i giardini e i muri di cinta e gli ingressi presidiati, non che di chioschi e carrelli ambulanti cui poter fare approvvigionamento.

Dopo un lungo cammino, è solo in prossimità della svolta in Church road che inizierà finalmente a delinerarcisi la mole della chiesa, nel suo configurarsi come un edificio di culto militare, in conformità con le  funzioni tuttora riservatele.

Ne fu  autore Arthur Gordon Shoosmith, ( 1888-1974), che al pari dell'altro architetto britannico insediatosi in India per cooperare con Lutyens nell'edificazione della New Delhi britannica, Walter Sykes Geoge,( 1881-1962),  ideatore a sua volta della Saint Thomas Church, quantomai similare, e del Saint Stephen College, non poteva distaccarsi più drammaticamente dal modernismo neo-classico del Lutyens, nell'idearla nel 1928.

Occorsero poi tre anni per la sua costruzione, iniziata nel 1929 e terminata nel 1931.

Venne così realizzato un edificio di culto che nell'austerità monolitica della sua metafisicità geometrica atemporale ha indotto a sostenere che  "  marks the culmination of the British architectural ventures in India" ( Anupam Bansai, Malini Kochupillai Architectural guide Delhi, Dom Publishers 2013)

Visualizzandola ai lati ed alla magnifica vista frontale, nella severità della sua bellezza spirituale la chiesa appare come una compatta fortezza turrita, la cui cortina muraria, di rossi mattoni, - ben 3 milioni e mezzo ne servirono per l'edificazione-, è pressocchè spoglia di ogni ornamentazione, e non reca iscritto  che il solo rifarsi alla croce di Cristo.

Ne animano  l'astrazione ascetica sublime le sole rientranze della facciata , rispetto al quadrato in cui idealmente essa si profila, sovrastate da quelle della torre retrostante.

Le ulteriori contravvenzioni rilevanti alla sua integrita muraria sono esclusivamente le curvature di una apertura nella torre gotica, e delle arcature rientranti del portale d'accesso all'interno, affiancate dagli sporti stilizzati del solo motivo saliente della croce. Esse preludono al radicale capovolgimento di forme architettoniche che l'interno riserva: in un biancore assoluto, dentro la tetragonia esteriore vi risulta come incavato il succedersi di volte e voltoni di una basilica ch' è tutta curvilinea, nel nartece d'ingresso, con un vano sovrastante riservato alla banda anziché all'organo, nelle tre navate, le due laterali costituite di tre campate contigue tramite dei voltoncini, nella volta superiore delle navate, della cupola del presbiterio e della nicchia dell'abside, incentrata anch'essa sul troneggiare della croce,  oltre la quale  in un Cristo ascendente,  invetriato, appare la sola immagine che reca la Chiesa. Due vani per la sacrestia ed il coro si allineano al santuario.Il plinto in pietra, delle cornici anch'esse in pietra delle porte d'ingresso, i fregi in stucco di due fittizi marcapiani,  sono  i soli motivi interni decorativi, mentre un fonte battesimale, un pulpito, una tribuna e l'altare ne sono i soli apparati di culto.

Il ristoro fisico, oltrechè spirituale, che  reca  il sostarvi  nella calura estiva di Delhi,  è una riprova di quanto il Shoosmith pur nel concepirla nella sua sublimità astrattiva, abbia ben coniugato criteri architetturali occidentali con le ragioni costruttive indigene determinate dalla natura del clima indiano.

Lunga 160 piedi ( 48.768 m), la chiesa ne è larga 75 (22.860 m),  alta 56 ( 17.069m) nelle volte, 128 ( 39.014) nella torre gotica.

 La sua edificazione costò ai suoi tempi 17.000 sterline.