Pagina di critica architettonica

 

Sono soprattutto le somiglianze nelle forme architettoniche esterne, che hanno avvalorato la supposizione che  dalle chiese del Nord della Siria,  di Qalb Lozeh, di Ruweiha, Der Turmanin,  Deir Soleib, sia stato desunto il modello esemplare delle prime basiliche armene  a tre navi ( in Ereruk, K’asagh/Aparan, Dvin,  Tzitzernavank’, Astarak, Erizavank, Eghvard, Urta).

 

 mappa della chiesa  siriana di Qalb lozeh

 Mappa della chiesa siriaca di Byssos in  Ruweiha

 

 

 

 

 

 alla pagina con la mappa delle chiese armene a tre navate

 

 

 

Fra queste sono soprattutto le chiese di Ereruk,  di Aparan, che hanno accreditato  tale congettura, che è stata  quindi ridimensionata  dal rilevamento,  supposto dal Krautheimer, di influssi  delle tecniche costruttive della Cappadocia- nel ricorso murario a due paramenti di conci  con del brecciame al loro interno –o dal rinvenimento di punti di contatto con  esempi mesopotamici di tradizione sassanide ( secondo  il  Reuther), o propri dell’ area  georgiana, in Bolnisi.

Gli elementi architettonici che accomunano le basiliche armene a quelle del nord della Siria sono in Ereruk la presenza di due torri ai lati dell’ esonartece,  in Aparan   e in Ereruk i  protiri esterni  sui lati da cui si accedeva alle navate, la ricorrenza in entrambe le basiliche del  fregio a omega o della banda continua ornamentale.

Presumibilmente  dal Nord della Siria  provenne effettivamente in Armenia la matrice architettonica  delle basiliche, ma vi fu differentemente variata nella sua realizzazione :  è nella chiesa di Aparan , come in  quella di Qalb Lozeh,  che le absidi e i protiri aggettano dal perimetro esterno, mentre

sono involucrate in Ereruk, ove le torri campeggiano ai lati dell’ esonartece, come nelle chiesa siriache

 di Qalb Lozehe di Ruweiha, ma vi sono la fronte di un duplice loggiato,  destinato, è da presumersi,  ad accogliere i penitenti prima che purificati potessero accedere all’ interno, come prescriveva il Canone di Gregorio l’Illuminatore

 

 

 

 

 

 

 

Qalb Lozeh Siria, a raffronto con la basilica di Ereruk

La basilica di Ereruk a raffronto  con quella di Qalb Lozeh

Qalb Lozeh,  il paramento del lato sud  della chiesa a raffronto con quello a  sud di della basilica di Ereruk

Il paramento del lato sud della basilica di Ereruk a raffronto con quello analogo della chiesa di Qalb lozeh

Qalb Lozeh,  il paramento della parete a   sud della chiesa siriaca, a raffronto con quello della  parete meridionale della basilica  armena di Aparan

 

E furono tali variazioni, si può ipotizzare, che  a loro volta furono variate in  ulteriori  ricorrenze, anch’esse pur sempre partecipi degli esemplari originari già imitati:  come  accadde dell’ edificio di culto di Aparan nella chiesa di Astarak.

 mappa della chiesa  di Aparan

 Mappa  della basilica di Astarak

Mappa  della chiesa di Tzitzernavank’

 

 

 

 

 

 

Chiesa di Aparan

Chiesa di Aparan, lato meridionale con residui di protiri. e nastri a omega

Chiesa di Aparan, abside

Chiesa di Astarak

Interno della chiesa di Astarak

Basilica Tzitzernavank

 

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Ma  allorché si accede all’ interno di tali basiliche armene, si entra in una dimensione architettonica ch’è radicalmente diversa da quella delle  chiese del Nord della Siria:

a)      le navate laterali  vi  furono contratte a navatelle,  l’ interno sviluppando la  dimensione della profondità piuttosto  che quella della larghezza;

b)     come attesta la copertura recente della chiesa di Aparan,  vi si assiste a uno elevarsi maggiore in altezza, nello slancio di un  solo ordine, che nell’ arte armena sopravviverà alle basiliche originarie,  e che  ripropongono le successive basiliche  con cupola,  quali quelle in Echmiadzin  di Santa Gayanè, nella tensione verticale, risolventesi nella cupola centrica, della nudità senza tempo delle loro masse murarie,  una tipologia  architettonica , la basilica con cupola, che rispetto alle primitive basiliche a tre navi, appare  un grado intermedio nella  progressione dell’ arte armena verso la sala a cupola  nella realizzazione della pianta  centrale),

c)      e vi è assente l’aulicità  delle chiese siriache, che nella ritmica,  propria dell’ architettura civica degli stessi acquedotti, di arcate e volte  ribassate,  nell’ abbraccio conclusivo della conca  dell’ abside che ha la magnificenza fulgente di una sala  del trono, emblematizzava per i fedeli la rappresentanza in terra della corte  celeste  presso la corte di Bisanzio.

 

alle mappe delle basiliche armene  con cupola

 

d)      

Come liturgia  e teologia  abbiano  così differenziato  nelle forme architettoniche  che le estrinsecavano  la chiesa armena dalle altre  cristianità dell’ Oriente , resta  il seguito della ricerca a proposito.

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