all'indice delle pagine di diario degli anni 1992-94

Pagine del 1995

 
     
 

 

 


 

 

" Faranno pur qualcosa...", " non è possibile che seguitino ancora ad assistere inermi e a non arrestare il massacro..."

Con tale assillo, da oltre un mese, si risveglia ogni mattino di questa sua misera estate di vacanze di solo ozio, tanto scarso di possibilità di vita è il suo stipendio di insegnante,, e inizia ad ascoltare ogni telegiornale, i notiziari che provengono dal paese lager.

E invece da parte degli "occidentali" non si decide, si rinvia, si auspica e ci si rimette...mentre le prossime vittime bosniache benché di tutto disperino, eppure, in quelle immagini, chiedono agli inviati dei servizi televisivi perché siano lasciate preda dell' aggressore come la loro enclave cada, da un momento all' altro, avviate al macello, o deportate o in fuga, senza che nessuno effettivamente intervenga, e l' aggressore serbo con cui si dovrebbe riprendere la negoziazione nonostante tutto, secondo l' Occidente, per tentarne si balbetta una dissuasione morale, nemmeno consente è disposto a consentire l' evacuazione dei vinti, altrimenti come ne potrebbero le orde rapinare e torturare, stuprare e sgozzare ancora più bosniaci  più vittime? Dopo averli spogliati di tutto ed essersi fatto gioco anche dei

cadaveri dei loro militi vinti, non avere più niente a che fare con loro? Zepa come già Sebrenica, e poi Goradze e Sarajevo...

E altri Milosevic e Karazic, e Mladic,  si atterisce, attendono o già crescono nel bosco , e non aspettano che di vederli, i loro prototipi,  passare di carneficina in carneficina fino alla grande Serbia finale, per conquistare anch'essi la loro terra col sangue, forti del protettorato di tutte le Russie del macellaio di Cecenia.

Dunque, non sta accadendo, di se si compiace, che il suo vagheggiamento del mondo animale e del suo uccellino, e la cura delle sue pianticine affaticate dal solleone sul suo balcone, lo abbiano reso indifferente a ogni umano inferno, che lo abbiano impermeabilizzato a ogni sensibilità per il male di cui siano vittime suoi simili, tant' è che non solo intende, ma sente come sia insostenibile mangiare e dormire come prima, non lungi da coloro che così ammazzano gli altri.

Al rientro, prima dell' una pomeridiana, già nel supermarket di cui era il penultimo cliente, ha iniziato a sfogliare la prima pagina dell' Unità in prossimità della cassa, in un conato d' orrore, soffocato, al resoconto che vi si anticipava di un misfatto tremendo:

" Ho visto le milizie serbe sgozzare un bambino davanti alla madre, e poi chiederle di berne il sangue per salvare il resto della famiglia. La donna che ha obbedito, poi si è avventata su un altro figlio e l' ha strangolato. Ha preferito ucciderlo lei... E i cetnici guardavano divertiti...la donna è quindi scappata mentre sul posto è rimasto un terzo figlio, che si è fatto prendere per mano da una vicina e l' ha seguita fino al campo profughi. Da quel giorno non parla più"....

Si è guardato intorno, tra i banchi e le commesse, le tante merci refrigerate o esposte nell' interno climatizzato, e vi ha sentito mancare il fiato e il grido, quasi che qualsiasi reazione vi fosse una profanazione.

Nell' appartamento poi l' uccellino lo ha riaccolto più che mai sano e felice nel canto, e lui più che mai l' ho vezzeggiato nella sua luminosità naturale, tanto pura nel suo fulgore arancione, quanto adombrata di inestiguibile orrore era la sua intimità sociale, cui nel fronteggiarlo, era intollerabile ogni impotenza o inerzia a contrastare le atrocità serbe. ogni connubio o coesistenza o arrendevolezza con l' impotenza a fronteggiare il male.

Cosi , come ha smesso di consumare l' insalata estiva, nel meraviglioso pomeriggio di luce e canto  del mio canarino, in armonia si è messo compulsivamente al computer ed ha parafrasato in versi il resoconto di quel misfatto, quale l' aveva raccolto da una profuga l' inviato del giornale l' Unità.

Cercando di usare il minor numero di parole e le più comuni che fosse possibile, perchè nessun ornato, o escogitazione retorica, falsasse l'orrore del fatto, ne indebolisse la denuncia implicita.

E solo quando di tale poesia "in diretta" ( o in tempo reale") ha ultimato la prima stesura, ho riacceso il televisore per sentire in stridente contrasto, quali mai imprese vi stesse compiendo nel tour pirenaico il ciclista italiano Pantani.   

Nell' apprendere degli orrori di Bosnia e di Cecenia, di fronte alle lacrime di quell' anziano uomo russo che piangeva i cari sterminati nell' assalto di terroristi ceceni all' ospedale di Budionnovsk, o alle immagini dei corpi dilaniati da una granata della gente in fila coi bidoni per l'acqua a Serajevo, in quello che prima della guerra era il quartiere verde di Dobrinja, lo lasciava di se accorato  ancora al termine del mese prima, che non avesse a provare alcunchè dell' apprensione delicata e pietosa, con la quale durante quei giorni, nella calura meridiana, era intervenuto in soccorso ad una ad una delle pianticine di basilico che trapiantavo ad una ad una nel terriccio dei vasi, districandone l' intrigo  delle radici confitte aggrovigliate in un unico recipiente, così come mi sono state trasmesse come le avevo appena acquistate nel vivaio, anche alle più esili salvaguardando un filo di abbbarbicamento possibile, interrandone con cura la base dello stelo pur se già vizzo e reclino, indi liberandone le foglioline da ogni sommersione di terriccio smosso, affidandole tutte quante al sostegno di cannucce e stecchi di bambù; senza che avesse avvertito per i suoi simili, dilaniati dalla guerra, il sensibile richiamo che lo aveva inibito ad abbandonare a morte sicura il bruco dannoso, che avevo appena scovato tra le foglie che l' insetto aveva appena eroso della sua pianticina di menta, che afflitta per altro dagli afidi aveva appena riposto, per la disinfestazione, sugli scomparti dell' infermeria botanica del mio balcone. L'aveva invece raccolto in capo a uno stecco, e l' aveva così condotto sino al piano terra e al giardino antistante il suo condominio, ove con sua soddisfazione immediata l' ha

rilasciato sulla foglia di qualche senecio.

Per non dire di come si sommuovesse di dentro a ogni refolo di vento, se in balcone vi era esposto tra il tulle Bibò.

 

Abbiamo tracciato una linea rossa nella sabbia", sono le parole del presidente americano che intanto ora rimedita, che è tutto quanto, lo indigna, è giunta a intimare la renitenza occidentale ai serbo- bosniaci, oh, che sanno quanto sia fermamente tracciata, una linea così impressa sulla volatile sabbia.

Come attesta, si conferma, il fatto che non basta neanche l' uccisione successiva e mirata di  caschi blu francesi, neanche il dispiegamento totale del fuoco  d'attacco dei serbo- bosniaci, per evitare che gli occidentali, anziché risolversi,  si dividano anche su che mai eventualmente colpire in un raid aereo.

E seguitino anzi a rassicurare ufficialmente chi avanza nel massacro, che sono intervenuti solo per proteggere i caschi blu in trappola, anziché le popolazioni che ne sono state disarmate e lasciate sterminare, che non un solo loro proiettile ha tuttora di mira gli aggressori...  

 

" E chi nel villaggio sterminava le anime e i porci

come Dio comanda e prescrive l' ordinanza

 

nel paese lager che ancora si appella

è chi ora traccia linee rosse sulla sabbia

perchè la fermezza ceda all' avanzata dell' orda.

Tale è l' evolversi del progredito benessere."

 

Al computer, che è rimasto acceso, intanto trascrive e memorizza questi versi che l' indignazione gli suscita, attivando il suo senso di sgomento per un'ignavia ch' è divenuta uno stato mondiale.

E quando il mondo si riduce a tale scenario, si dice, e si inizia a  comprendere anche da chi si era estraniato misantropo, come possa farsi un peso insostenibile seguitare a vivere ancora assistendo inermi a tanta atrocità, non v'è più scampo al senso storico di disgusto, che  la propria vita sia stato solo l' assistere, più inermi che complici, al divenire del natio borgo selvaggio un villaggio globale  zotico e vile, ove i capi del mondo balbettano, irresponsabili, anche di fronte al lager Bosnia che estende i recinti, come accadde, nel farci adulti, di chi credevamo i venerandi adulti della nostra infanzia,  ed erano il marito che tutti calpestano e che picchia la moglie,  il sindaco rosso che balbetta pubblicamente di fronte a sua Eminenza Ecclesiastica, il ciarlatano che insinua e sottintende,   minaccioso e divertente, e batte il pugno e tiene banco, o la maestra che sa come te chi sia stato, che " vedrai, poi", ti rassicura, e quando sale in scena, come ti sbalordisce, tentenna e non fa parola, anzi si accoda al generale dileggio, con il vicino di casa penitente e zelante  che ti insidia tra una preghiera e l'altra e mena scandalo, come colui che forte della sua autorità o del timore che suscita, indiscusso, chiusa la porta terrorizza con le botte i garzoni o i figli a lui sottoposti, senza che tanti grandi e grossi, e altrimenti sbraitanti, abbiano al sospetto che si fa certezza alcunchè da dire,  tantomeno tuo padre o tua madre che siano lì a difenderti...

La miseria ch'era strage d'anime e di porci, nel villaggio, che  per l' identica piccolezza di chi governa, si fa così partnership del genocidio, planetario...


 

 

E' forse esemplare studiare le proprie e altrui reazioni alle impunità dei massacratori serbi, per verificare di quali viltà sia immediatamente capace lo spirito di resa, se intende per giustificare gli attendismi del mancato intervento e la complicità di fatto.

Basta infatti che l' aggressore non effettui tutte le atrocità di cui lo si è reso capace, perchè solo per questo, alla viltà che deve darsi una ragione, sembri dotato di una sua umanità residua, di una lealtà militare che gli va riconosciuta e che giustifica le trattative ulteriori, anzichè l' intervento più rapido per il suo pronto disarmo armato, preferendogli l' iniziativa diplomatica che alla stessa stregua faccia sedere e affronti l' aggredito e l'aggressore, chi è profugo e sotto assedio e chi seguita a procedere nel genocidio della pulizia etnica.

E dunque per il solo fatto che Mladic e le sue orde selezionano le donne da stuprare e i combattenti da sgozzare o da finire con il mitra, che si sappia solo per testimonianze personali dei misfatti di figli cui è stata tagliata la gola di fronte alle madri, o che i caschi blu vengano rilasciati dopo averli costretti a ringraziare chi li ha tratti in ostaggio come dei potenziali scudi umani, perchè la viltà si involvea, velenosa, nel sostegno della trattativa con chi incontrastato persegue nient'altro che la soluzione finale, a scagionarsi di avere inteso usare le armi contro gli sterminatori etnici che avanzano ancora.    

 

 

E chi nel villaggio sterminava le anime e i porci

come Dio comanda e prescrive l' ordinanza

 

nel paese lager che ancora si appella

è chi ora traccia linee rosse sulla sabbia

perchè la fermezza ceda all' avanzata dell' orda.

Tale l' evolversi del progredito benessere.

                                 

                                          1995

 

 

 

 

 

Stamane, 4 agosto, mi leggevo il giornale fresco d'edicola,  intanto che ascoltavo l'ulteriore edizione di Prima pagina ,su Canale cinque, quando ciò che ho letto alla pagina 17 del Corriere, mi ha indotto a riaprire il cassetto ove tengo tutte le cedole dei miei stipendi di insegnante di stato, allo scadere del suo tredicesimo anno di anzianità di servizio, sorpreso che a dire dei tg e della stampa rientrassero in una media di incrementi annua come lavoratore dipendente, per quanto infima, anche solo dell' 1,7%.

Già era più che illuminante, che Mentre in prima pagina si strombazzavano dava risalto agli gli avvertimenti del nostro primo ministro che non intende rimanere in carica per vivacchiare, o ci si accaldava al duello in moto per uccidere un il pessimo divo americano di " nove settimane e mezzo", solo alla pagina diciassette trovavasse spazio il rapporto dell' istat in questione , di cui bastavano i dati anticipati nei sottotitoli, per dire quale Italia e quali Italiani si vogliono moderare o normalizzare o tranquillizzare a manca o a destra:

 Produzione,+8,3% in termini monetari, lordo di gestione delle aziende private + 12, 4, risparmi industriali, +124%, occupazione -1,1 per cento nelle imprese private, -6,6% in quelle pubbliche, non c'è ripresa per i redditi, solo + 3, 1% per le famiglie, in media, che fatti i conti con l' inflazione, significa un -1,7%.

E i dati sulla mancata ripresa dei redditi peggioravano ancora per il lavoro dipendente, come ho anticipato, di cui dovevo estrapolare personalmente la differenza rispetto all' inflazione in atto, per evidenziare una diminuzione del potere d'acquisto   di - 3,1%.   Ma anche così era detta tutta la realtà? 

Come può essermi stata accreditata anche solo tale inezia di aumento nominale fittizio, mi sono chiesto, che di fatto è pur sempre inferiore di oltre tre  punti percentuali rispetto all' inflazione, se fuorchè pagare affitto e spese condominiali e bollette e mangiare a prezzi discount, mi è impossibile oramai pressocchè tutto? fare riparare anche la bicicletta o il motorino ? Acquistarmi un libro o un compact a costi ordinari? O anche solo una maglia polo anche in svendita?

E un raffronto tra le varie cedole, infatti, mi toglieva il dubbio, anche solo ipotetico,  che come insegnante e come statale non è che io abbia  le mani o le tasche sfondate particolarmente bucate, evidenziando la bruta realtà di che cosa è accaduto in questi anni del mio stipendio, come di quello più in generale del pubblico impiego.

Ponendo infatti a raffronto il mio stipendio ordinario dell' ottobre 1991, con quello ordinario del marzo di quest'anno, potevo verificare che da allora percepisco * 33.000 Lire in più, e arrotondate per eccesso.

Quando E basta, dopo certe normative Ciampi, altro governo tecnico di sentore progressista, che per il più serio motivo debba assentarmi anche un sol giorno, tornavo a rampognare, perchè la trattenuta sia superiore a questo "aumento" per quanto fittizio solo nominale e irrisorio...

Mentre così tornavo a rampognare, riscorrevo con la mente altri dati che mi sono rimasti indelebili, benchè per rinvenirli qualche settimana or sono, abbia dovuto ricercarli, sul Corriere, in un trafiletto di una pagina interna, senza che fosse più agevole rintracciarli sui quotidiani progressisti: ossia i dati del costo del lavoro italiano, che sempre in virtù di "moderazione", quella sindacale, - davvero ha assunto un corso e ricorso  persecutorio questo termine mite...-, è il più basso della manodopera industriale nei paesi Ocse:

facendolo pari a 66, il 55% in meno di quello del Giappone, il 42% della Germania,il 35% della Francia, il 25% del Reame Unito...

Ma che Ed era stato un rosario di spine più ancora doloroso, a giugno,  l' imprinting imprimersi nella mente dei dati di raffronto  tra le retribuzioni, dopo quindici anni di insegnamento, di noi docenti nei paesi industrializzati : che convertendo in 21.000 dollari lo stipendio di un insegnante delle superiori in Italia, il suo più ravvicinato termine di raffronto consisteva in quanto guadagna un insegnante in Giappone o in Inghilterra, ove di dollari ne percepisce invece 32.709 e 32.277, ossia almeno 11.000 in più...

Intanto, che risovvenendomene, riordinavo con scoramento i tali miei cedolini,  e riaccertavo così per la precisione quanto già non ignoravo affatto, mi sintonizzavo * nel far del mattino col televideo per apprendervi e vi apprendevo, alla pagina 119, che di nuovo il governo aveva ordinato di rinviare gli scioperi di fine settimana nelle ferrovie, come già nel mese di luglio e come aveva intimato in occasione degli scrutini a noi insegnanti, anche prima che intendissimo anche solo scendere in agitazione.

E in una delle prime pagine, di qualche giornale , che scorrono intanto nell' ultima replica del tg di Canale cinque, ora il nostro ministro assicura all' opinione pubblica che si vuole soddisfare così "moderando" il diritto di sciopero con queste misure, ora le pagelle anche per noi professori...

Dopo che sappiamo, nelle nostre scuole, che serve ancora studiare per essere promossi, con la condiscendenza demagogica del nostro ministro e del suo predecessore.

Ma il governo che così ci impone, mi sono inasprito, non è forse lo stesso, di "moderata" impronta,  mi è venuto vien fatto istantaneo di inveire prima ancora che di pensare, per associazione contigua, secondo la qualifica che nè stata divulgata, che nel suo bene operare sotto l'egida progressista e il lasciapassare del Polo, sta concedendo l concordato alle categorie degli  evasori fiscali per ulteriori riduzioni e " abbuoni" a condono, - oramai siamo pur tutti buonisti, no?, - e che pare manifestare pur tutta la santa indulgenza, di concedere sostanziosi ancora sconti a lavoratori autonomi e liberi professionisti e piccoli e grandi imprenditori che frodarono il fisco, sul contenzioso di sanatorie inferiori a 10 milioni di lire per gli addebiti più gravi, cedendo a soggetti che nel solo 1991, sempre per esprimermi in soldoni di cifre, avrebbero evaso contributi e imposte per 170 mila miliardi, se ben ricordo l' evasione supposita , e per 500. mila miliardi nell'era del Caf, parola dell' ex ministro del polo professore Tremonti?.

E dunque moderato con chi? Di garanzia a destra e a manca verso chi? Di riguardo per quali mai libertà ? certo di garanzia e di libertà di fatturare e inveditare il fisco  come non mai, per le stesse categorie con le quali lo stesso Prodi,- Berlusconi e Fini, è ovvio, che per loro sono più che una una garanzia...,- il più che è stato in grado di ripromettersi e di riprometterci, è di addivenire a una sorta di patto ...

E si tratta pur sempre delle stesse categorie con le quali lo stesso Prodi, il leader popolare , - Berlusconi e Fini, è ovvio, che in quanto sono la destra, per loro sono più che una una garanzia...,- come ricordavo del suo comizio tenuto nella mia città, tutto quanto il più che è stato in grado di ripromettersi e di riprometterci, è di addivenire a una sorta di patto ...

E ci ripenso e mi dico che credo ahimè , non il solo in Italia, che ci siano oramai più possibilità di un' intesa tra serbi e croati e bosniaci, che di arrivare nel nostro Paese dopo oltre cinquant'anni di vita democratica e repubblicana che non sono serviti nemmeno a questo,  a che la generalità degli imprenditori o lavoratori autonomi denunci un reddito almeno a pari a quello dei loro dipendenti ....

Risfoglio a tal punto il giornale in cerca di chi stia peggio per sentirmene meglio, ma dei disoccupati o di disoccupazione, -eppure solo in Campania correva il dato che siano ufficialmente 532.000, parola di ieri o ieri l'altro del tg3-, non vi è alcun' altra traccia, sicché mi rifaccio, in mancanza di peggio, alle notizie di cronaca che provengono dala ex-Jugoslavia, per risollevarmi dalla mia miseria sociale alla lettura dei referti ultimi di quei tragici eventi, ora che il coinvolgimento emotivo, di fronte  al riscontro del al rifiuto a intervenire in qualsiasi modo degli occidentali,  nell' impatto protrattosi si è commutato in acquiescenza, in un appagarsi dell' intervento croato come il male minore.

E posso trarne consolazione consolarmene, nel mio sconforto di non poter andare in alcun luogo in vacanza, in quest'aborto di vacanza tutto sudore e inedia, leggendovi di quella direttrice responsabile di una rivista femminile di Sarajevo, che un tempo felice, e ricca, poteva recarsi a Parigi e Londra una volta all' anno a rifarsi il vestiario, e andava in vacanza anche in Tailandia, a Pattaya, faceva la doccia d'estate cinque volte al giorno, mentre ora si deve accontentare di una bottiglia d'acqua.

Eppure, sotto il tiro degli snipers, i cecchini, se deve raggiungere il posto di lavoro o il mercato coperto di Serajevo, per il proprio decoro un filo di rossetto e un goccio di profumo li trova ancora... pensando di essere ai "La Fayette".    

Esco, faccio le mie spese evitando di acquistare carne o  frutta, rinuncio assolutamente ad angurie o meloni, proibitivi, e quando rientro e riascolto il telegiornale, sopraggiunge appunto la notizia, delle ore 13, 39*+, che addirittura il governo è ricorso a un decreto legge, per sancire che non si applicheranno interessi di mora sui pagamenti dei condoni, agevolati in tre confortevoli rateazioni...  

E mi si affolla in mente il ricordo, in questa Italia, di tutta la disperazione cui hanno dovuto addivenire artisti quale l' attore Salvo Randone e la la poetessa Merini, perchè potessero disporre almeno del vitalizio Bacchelli, e di come la tutela del paesaggio e dei beni artistici ambientali, poichè occorre pur usare la lesina,  "agire sui tagli", siano state rimesse alle buone cure dei cassintegrati, se vogliono ancora disporre di un sussidio che è poco più di una pensione sociale.

E altre notizie e dati mi vengono in mente, gli indici record del fatturato e delle ordinazioni, e come nonostante questo,  le retribuzioni siano divenute le più basse dell' occidente industrializzato, senza che la depressione salariale abbia minimamente contribuito ad alleviare la disoccupazione...

Perchè sono i singoli operai, e disoccupati, i consociativi e i tangentisti, chi nel decennio ultimo ha concusso e corrotto la  Amministrazione e le finanze pubbliche conducendoci al baratro, anche se come si è presentato il salvatore di ogni avanzo di regime...

E se si intende parlare ancora di arte e di cultura e di pensiero...    

Ma oggi, evviva, alle 14,08 posso poi apprendere che anche la Camera ha approvato la riforma delle pensioni, e come preannunciando presagendo la lieta novella recitavano già ieri le titolazioni a taglio medio, senz'altro sarà una giornata ancora più rosea per la lira e borsa.

Prima di sedermi a tavola per risollevarmi con un pò di tocai, di quello più economico, con l' ennesimo piatto di melanzane al forno con su le sottilette e il pomodoro e l'origano, una melanzana può così bastarmi per mezza settimana, nel numero del Corriere, che mi ostino a leggere, riconsidero per farmi forte il prospetto previdenziale  che può riguardarmi, l' una o l' altra possibile "uscita", e ne concludo per concluderne che per ritrovarmi con una pensione pari al 60% del mio stipendio da fame, dovrei seguitare per altri diciotto anni a fingere l' insegnamento, senza più speranze altrimenti, dato il contesto suddetto, di incrementare le mie possibilità di vita o la dignità avvilita del mio lavoro;  ed a tal punto di disperazione rassegnata, posso pur dire nel pomeriggio incipiente di questa storica giornata, ripiegando il giornale e ogni mio residuo interesse per la Italia e gli italiani prossimi e presenti, che la sola fiduciosa attesa che mi resta, anche scontando tutta la mia restante e più profonda miseria, è di non arrivare mai e poi mai a godere di quei tali "benifici", previdenziali, confidando piuttosto che la repulsione per la propria esistenza sociale, rientri nell' eziogenesi dei cancri più inesorabili.

 confidando che la mia repulsione per la mia esistenza sociale possia pur ingenerare un cancro che benignamente mi divori al più presto , o propiziarmi un qualche glorioso virus sessuale- ma c' è più differenza, in Italia o altrove, tra sessualità e contaminazione volgare?- e mi rilevi al più presto dalla faccia dell' Italia, degli Italiani e della terra, con mio indubbio vantaggio e piacere.

Prosit!

 

 

 

A giugno, informandomene appena, mi sconcertavo della mia indifferenza verso l' dell' orrore bosniaco, mentre per intervenire in qualche forma di lenimento e conforto, a luglio ero pronto a correre tra i profughi di Tuzla, ne raccoglievo in versi e ne trasmettevo ai giornali le testimonianze più atroci, incapace di dormire e mangiare come prima.

Ed adesso ch' è agosto, la settimana d'inizio, (e) sordo a ogni recriminazione d'orrore, ora dei serbi,  con soddisfazione e sollievo, ho accolto che in questi giorni, sono venuto accogliendo ho accolto l' avanzata dei croati e le stragi, di militari e civili, da loro provocate nelle roccaforti serbe di Kraina, comportasserro pur anche le stragi di militari e civili,

ove anche solo l'altro ieri ci si sentiva oltraggiosi al riparo da tutto ...

E quando già per i bosniaci mussulmani ne sentivo scandalo, mi sono compiaciuto, i giorni scorsi, che cadessero nel nulla vuoto gli appelli a fermare la guerra degli aggressori di ieri, la loro denuncia dell' impotenza occidentale di cui fino a ieri si facevano beffe massacrando gli inermi, e nemmeno non mi sgomentava che così si proceda a una pulizia etnica di cui siano le vittime i promotori primi.

Dicendomi che una separazione del genere eppure si impone per decenni e decenni .

" Almeno,- mi sono detto, come i croati hanno iniziato ad avanzare vittoriosi in Kraina, -gli aggrediti di Bosnia trovano chi disarmi il loro aggressore invece che loro,trovano requie e respiro all' assedio...

E gli occidentali e l' Onu, nel loro volto pur sempre di viltà ed ignavia, ritrovavano hanno recuperato recuperavano sembianze di sagacia, nel lasciare che i croati travolgesseroano e uccidesseroano pur anche dei propri uomini, purchè, sul campo, il lavoro della guerra  fosse sia lasciato a loro, fintamente condannando e tacitamente assentendo d' intesa...

Così era è pur condiscesa contentata l' opinione pubblica occidentale, per la quale por fine all' orrore del lager- Bosnia non vale la perdita di una sola vita di un francese o di un inglese, e parevano già sono ridicolizzarsite come irrealistiche, ed effimere, le mie e altrui "smanie interventiste", come a ragione, impietosamente, è troppo giusto, pareva il 5 agosto che sul Corriere,  G.Riotta ne facesse strame, rifacendosi esemplarmente all' arte della guerra di Sun-Tzu, ove il saggio afferma :

" Chi è esperto in battaglia non si fa muovere dal nemico, muove il nemico".

Il che, tuttavia mi dicevo, se può farmi vedere quanto potessi essere uno stolto umanitario nella mia agitata insistenza a che si intervenisse in Bosnia, in ogni modo non significa costituisce per me l' affermazione della che debba riconoscere la superiorità lungimirante anche in un simile conflitto della dissuasione morale, o dell' invito al ricorso alla negazione politica in luogo delle armi, che pur sempre ci si affida alla forza, benchè delegata, secondo la superiore visione di ciò che è la storia e il mondo del più crudo cinismo.

Il più crudo cinismo?

Già il giorno seguente l' intelligenza superiore si apprende giocata dai fatti, l' interpretazione disincantata tratta in inganno...

E i nemici che da noi l'un contro l'altro armati per risparmiarci di essere (noi) parte del massacro, sorge il dubbio che abbiano agito di intesa raggiunta, per dividersi le spoglie di Krina e Slavonia, e ridurre ai minimi termini d' esistenza di stato, chi impunemente massacrarono o ebbe bisogno del loro soccorso.

Certo è solo il risommovimento delle masse dei profughi: nelle terre riconquistate di Kraina possono ora fare ritorno i croati che ne andarono profughi, mentre i serbi che ne sono in fuga possono popolare le enclaves " ripulite" e le terre della Bosnia orientale tolte ai mussulmani, che cresceranno e si moltiplicheranno nella riserva superstite di Sarajevo.

Può funzionare, no?                 

 

 

Cinismo e indifferenza, ossia la mentalità  che più indigna la moralità sensibile al torto  e all' offesa, la disposizione d'animo che invece può fornire la superiore e reale visione dei fatti e la più giusta forma di intervento.

 

 

E infine l'acquiescenza dell' impotenza impotente di fronte all' orrore bosniaco, nel suo protrarsi, si è risolta in un senso che non è stato solo di liberazione, e di sollievo, quando è intervenuto in Kraina a conclamato soccorso l' esercito croato, ma di rilassamento sessuale, consenziente,  alla vista di certi corpi di giovani  così belli nella loro esultanza, fisicamente tanto  slanciati e disinvolti, nella loro tenuta informale che ne combinava la tuta mimetica a cappelli estivi di paglia, o il gesto militare di vittoria alla gestualità sportiva, le natiche e i genitali esuberanti  aderenti, certi gli occhi celesti che sfavillavano tra sfavillanti sotto i capelli biondi.

Una fascinazione fisica per la quale non c'erano più amici croati e nemici serbi, ma corpi sensuali e libidici su un fronte e sull' altro, indistintamente appetibili per le pulsioni impotenti della mia miseria estiva.  

  

   

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