E'
stata ciò che si dice la folgorazione di un amore a prima vista,
un'attrazione fatale in cui si è ravvivata un'antica fiamma, proprio
quando le difficoltà, ele avversità esterne, più gli sconsigliavano
un'infatuazione del genere, lo pressavano piuttosto a contenersi e ad
astenersi del tutto, nell'avanzare del deserto di un'austerità
pluriennale, una calamità incombente per chi, soprattutto, sacrificandosi
al destino sociale di eterno soccombente, deve rassegnarsi a bruciare il
falò di ogni vanità residua. Lei
è solo un capriccio, fingeva di dirsi, cui inizialmente gli appariva più
difficile resistere che ad altre fascinazioni, ma che si sentiva capace
comunque di raffrenare, e che avrebbe senz'altro neutralizzato, quando di
Lei la vaga immagine, reintravista, già principiava a farlo smaniare e
a possederne gli ozi, a fargli chiedere se nel suo caso dovesse rinunciare
così del tutto a priori di tentare di averLa, e a indurlo a
investigare, sia pure fittiziamente, in qual modo mai potesse la cosa
essere possibile. Intanto
ritornava ogni giorno nella piazza centrale, per cercare di vederLa e
rivederLa, Lei disponibile eppure esclusiva, mentre adocchiandola
sotto gli occhi di tutti, l'appassionamento si tramutava in una smania
gelosa, che in lui era divenuta ossessiva quanto possessiva, in un
tormento che ogni pomeriggio, tra le sei e le sette, l'induceva a fare
ritorno oltre i portici in quello stesso luogo, per accertare se Lei già
non fosse di qualcun altro, Accadeva
così che immancabilmente, tra le sei e le sette, con il cuore
che irrefrenabile gli tumultuava in gola , disertasse
immancabilmente gli studi e
le scritture appena intraprese, per alto e veridico che fosse il
componimento in corso, pur di accorrere di nuovo a riguardarla un
istante; dopo il rientro, ahimé, riscoprendosi più ancora fascinato di
Lei, anzi, divagando per rammemorarla fino a notte fonda, in un vaneggiare
dal quale traeva il più sconfortato conforto, egli essendo
stremato , quanto consapevole, di tale sua perdizione meschina nella
quotidianità più vana.. Oh,
come gli era apparsa tra le altre più di tutte incantevole, all'aspetto
vissuto quand'anche senz'anima! Eppure
quante volte, al cadere del giorno, o sul farsi aurorale del primo
mattino, nel desiderio incipiente od ancora inesausto, aveva reintrapreso
la lettura della Gita, i più sacrosanti ascetici testi, pur di tentare
per il tramite della saggezza orientale coniugata con le sue difficoltà a
perseverare in un tenore di vita occidentale, di fare terra bruciata del
tutto del suo desideri inestinto. "Il
desiderio è solo il limitare di un'insufficienza incessante, -si
predicava,- una sete che ti rende inetto a soddisfarti di te stesso,
" evermore before and beyond the ting", sempre al di qua e al di
là della cosa, una smania che ti aliena dalla ricerca e dalla cura
interiore che così del tutto disattendi, intento in una frenesia che è
appassionante quanto superficialmente meschina, poiché tale tua mania è
il principio di ogni rancore e sordidità interiore; e quand'anche,
tra poco, tu con un sforzo ingente Lei la ottenessi, e già la
tenessi stasera tra le tue braccia, il tuo godimento ti preannuncerebbe lo
spasimo per una ulteriore, divorato da una irrequietudine che ti fa di
nuovo un cieco della moltitudine." Ma
ogni richiamo coscienzioso è divenuto vano, come vano è risultato ogni
appello della ragione materiale. "Per
averla, e pur di averla, si è venuto dicendo, tanto è facile e costoso
disporre di una del suo genere, rovinerai le tue finanze, il tuo bilancio
paurosamente cadrà in deficit, e ti precluderai le possibilità materiali
di una vita superiore; vedrai, dovrai risicare
ogni tua spesa pur di farla tua, per lungo tempo addentrandoti in
un lunghissimo tunnel, cacciandoti in un azzardo che è tanto più
rischioso
quanto i corrotti, che pur seguitano a governarti, devono rifarti sui tuoi
averi dello scialo del loro regime...
Così anche nel cuore della notte si è risvegliato, per verificare
quanto margine di dispendio potesse ancora concedersi, se gli è
consentito un barlume ultimo di vita di piacere, controllando e
ricontrollando le voci ineludibili di spesa, i tagli possibili, i
possibili differimenti di spesa, gli acconti già pagati e ancora da
pagare delle spese condominiali, quali compatibilità residue permangano,
con l'indispensabile, dell'appagamento di tale sua vanità lussuriosa,
e quali le rinunce che invece per averLa si rendono fatali, secondo quanto
la voce prosaica che non può mettere a tacere della ragionevolezza,
gli denuncia essere delle necessità di vita improrogabili.
Che
compensazione vuole mai trarne, dalla minuta speculazione contro la
propria valuta ch'egli da mesi perpetra attento, tenendosi in serbo,
gelosamente custodito, il gruzzoletto di dollari avanzatogli dalle
spese vacanziere all'estero? Ogni giorno auspicandosi una svalutazione
ulteriore della propria divisa nazionale... Che
comunque la sua miseria è certa, la dissipazione mentale pur anche... Oddio,
che tormento che non ha fine, che implacabile gli rode giorno e notte la
mente, il di Lei fatato miraggio, preclusivo di gni autentica
vita mentale, nel distoglierlo da quella concentrazione, tra gli studi e
le carte, che sola può elevarlo ad una vita che sia un baluginio
spirituale; aaah., invece a che inesistenza vegetativa, si è
oramai degradato per quell'idolo invincibile, vieppiù incapace,
spasimandone le trepide forme, Eppure,
proprio grazie a Lei, arrischiandosi a consumarne la passione nell'ora
della ristrettezza generale, concedendosi la follia di perseguirne il
possesso quando i più non cercano che la sicurezza tranquilla, che il
rifugio economico nella parca vita familiare, può elevarsi ancora sui
tanti, essere un singolo ancora d'èlite, pur nel condividere ancora più
di prima la miseria dei deboli, senza pertanto comparteciparne la
sciatteria rassegnata, il degrado nel peggio di una reattività
passiva e che velleitariamente protesta,
se è per il lusso dei sensi che di nuovo è alla fame, pur di
preservare l' anelito interiore alla vanità consolatrice del bello. Eppoi,
il riconoscimento della necessità, gli dice il suo ruffiano interiore con
voce poderosamente hegheliana, non significa forse il riconoscimento dei
nostri limiti interiori, della signoria invincibile dei famuli sensi sulla
ragione egemone, come detta il rapporto eterno di servo e padrone? Come
altrimenti, del resto, se non immiserendosi più ancora per il culto del
bello e della lussuria, gli è ancora possibile movimentare la sua vita
occidentale? Che
deriva mai sarebbe, altrimenti, nella bonaccia ininterrotta verso una
morte lontana, una vita ove nella sicurezza superstite di un pur ridotto
benessere, non gli accadesse più niente di niente? E
così il cuore ed il portafoglio si avventurano, l'esborso iniziale e l'
ulteriore disavanzo sono praticati, anche l' ulteriore somma
occorrente é rilevata , ed eccolo che verso di Lei si avanza,
reprimendo il cuore in tumulto, finché oltrepassata la
fatidica soglia, , pronuncia la formula, nei Suoi riguardi, che rende il
passo di richiederLa irreversibile: "
Vorrei provare la taglia cinquanta di quella giacca, si quella che sono
ritornato a rivedere l'altro ieri, in pied de poule un misto
lana-ciniglia..."
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