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Angeles Di varie e
vaghe impressioni e esperienze e della situazione in corso tornando a
scrivere, per risentirmi ancora capace di forme e non disperso... Ieri sera,
di sabato, nonostante la stanchezza del lavorio scolastico che mi
intorpidiva, nel vedere Prick up your ears, che avevo registrato appena
la notte prima, riavvertendo la voglia di uscire e tentare nei parchi,
mentre interiormente era il suo sguardo lacerante che seguitava ad
interrogarmi. Ma al mio adorato allievo dal visetto bellissimo, nobile e ardente, che posso dire, se non ripetergli che lo sà che gli
sono umanamente disponibile... E l'altro,
il campioncino diletto che non mi è stato riaffidato dopo che è stato
respinto, così atleticamente bello e fragrante di integrità delicata,
che mi rilancia nel corridoio la schermaglia del tifo che
così superficialmente ci divide e tanto intimamente ci unisce,
quasi temendo che l'affetto vicendevole che ci avvince, altrimenti nel
suo erompere ne comprometta il gioco così lieto e intrigante... E nel vedere
insieme con gli allievi di prima "Los olvidados", nel piano
sottostante dell'auditorium come mi incantavano quei tre ragazzini tra
di loro amici, cosi smaliziati eppure ancora infantilmente sognanti,
nello scambiarsi battute e nel seguire partecipi le vicissitudini vinte
di Jaibo e di Pedro... E' così
bello e così intimo ogni affetto Stamane a letto, mentre mi provocavo, " era dunque per arrivare a
questo?", immaginavo che mentre mi rialzavo per lavarmi di dosso lo
sperma, nella delusione postuma sospirasse a
me
accanto quel mio primo carissimo allievo, da me convenuto, cui non mancherò comunque, uno di questi
giorni, di ricordare che non si inganna affatto, se suppone che gli
voglia infinitamente bene... Ieri sera ( 13/ 11/ 93) di nuovo
il commentatore del notiziario televisivo, nei termini conformi al punto
di vista della conservazione centrista, ricordava agli ascoltatori quale
sia il travaglio che sta vivendo il nostro paese, traversato in ogni suo
ambito di vita dalla tensione agonistica tra le tendenze volte a
disgregare in ogni sua componente lo Stato unitario italiano, -
nella congiura composita di
interessi E appena
adesso al telegiornale, l' " entità esterna" era il termine
con il quale era definito il residuo ultimo della metafisica politica
italiana, chi di importante, nei gangli criminalizzati dello Stato,
può avere ordinato e sovraordinato a Cosa nostra la strage di
Falcone e gli uomini della sua scorta. Eppure trovo
comunque che anche cosi, come i giusti di Borges, nel seguitare ad
allevare e preservare il loro angelico incanto nella turpitudine,
anch'io stia operando a salvare il mondo. E
testimoniare che c'è ancora grazia e delicatezza e stupore d'incanto,
trepidante nei loro incarnati teneri. Che è
eterna giovinezza... Sapendo
ahime benissimo, come il guasto li insidi o già li contamini, e la
tensione tra le ragioni che unificano e la disgregazione intercorra
anche fra di me e loro, e ne sia la sventura
storica d'essere nati in un tempo ove la reviviscenza virale di pulsioni
razzistiche e sessistiche è esaltata e non incontra anticorpi. Così ieri
in classe, dovevo premunirmi con i loro rappresentanti di seconda, che
il discendere insieme nella sentina degli espurghi in video e radio di
tali umori per argomentare, non avesse a degenerare in una provocazione
reciproca. Allarmato
del fatto che proprio il mio amatissimo, di tali excursus nella
radiotelefonia dell' emittente radicale e nei mixer di Blob, traesse con
gli altri aspettative di compiacimenti ruspanti. Lui lo
stesso di nome, di quel P* che mentre ero oggetto di ludibrio in quel
bar, a dire berciante dei miei offensori restava rintanato in sala
giochi. Poi, il
genitore che ricevevo nell'ora seguente dei colloqui, non avrebbe
cessato di sciogliersi in ringraziamenti per la gratitudine, per avere
incontrato infine in me un settentrionale disposto a recepirne il dolore
insistito di maresciallo meridionale
e mussoliniano, offeso a tal punto da un razzismo dilagante senza più
lasciargli respiro, sotto le tranquille parvenze della cordialità
normale della mia gente. " E voi
insegnanti, potreste ancora fare tanto..." Era alle
nostre autorità che mortificano l'insegnamento che doveva farlo
presente... ho appena soggiunto... ancora accorato, tra l'incudine e il martello, di avere dovuto
richiamare la classe seconda, alcuni minuti prima, alla vanità di fare
affidamento anche all'apprendimento ch'è possibile in classe, e non
solo a casa, , quando nessuno di loro era stato in
grado di rinvenire l'opposizione amico
nemico di cui parlava il testo già letto e riletto, quale raccordo tra
l'antagonismo nel tifo e in politica, così vanificandosi ogni
supposizione di potere fare affidamento sulla sua acquisizione, per
evidenziare in che misura nel tifo calcistico, quale deep play,
aggallino in anticipo le conflittualità in atto nel futuro. E concludendo l'analisi in corso delle pagine ultime del capitolo XI dei
Promessi Sposi, e il discorso che ne avevo desunto sulla comicità in
generale, ossia di come si rida degli aspetti della vita di cui
altrimenti si piange, avevo chiesto se Ma tale
sconforto poi l'attenuava il genitore seguente, che a un certo punto si
mostrava e si diceva memore di quanto avessi detto nella loro Assemblea
elettiva, asserendo quanto noi insegnanti avessimo bisogno che il nostro
lavoro fosse riconosciuto dagli (dai nostri) allievi e dalle loro
famiglie.
Motivi 1) I
riguardi per il mio carissimo, e la discrezione necessaria, - in un
parlarci indiretto e allusivo e in sguardi rubati fra gli altri, visto
il suo ruolo di amabilissimo capo tra i suoi amici. Come il
motivo l'abbia trasfigurato nel rapporto tra un piccolo cowboy e il
saggio del villaggio che lo ama. 2) Il
desiderio struggente e la cupezza, infelice e pensosa, ch'io solo leggo
e che a me solo si rivolge nel suo sguardo dilacerante. 3 Ieri
l'altro, di sera, sul tardi, come io leggessi le pagine del mondo come
volontà e rappresentazione ove si dice che la volontà della vita umana
è senza mete e senza fine ( pagina 414), mentre già disvolevo di
leggere quelle stesse pagine, smanioso di finire il capitolo per
precipitarmi piuttosto nelle
strade piovose al fine di raggiungere prima della chiusura i grandi
magazzini, ed acquistarvi le forchette e i cucchiaini la cui compera mi
illudesse di porre un termine alle mie necessità domestiche; al rientro
sotto la pioggerellina fine fine, poi
ebbro e felice di averle acquistate in tempo, intimamente divertito e
stranito che la mia casalinghitudine infima si facesse così beffe della
sicumera dell'opera, secondo la quale la meta è sempre solo apparente;
prima che nel disbrigare in cucina le incombenze domestiche della cena,
non accusassi già la mancanza, che vanificava quella soddisfazione, di
un portarotoli da appendervi. 4) Per
Single. Come finiti i travagli domestici, incerto se ascoltare uno degli
ultimi quartetti di Bethoven o vedermi piuttosto il video de"
L'altra vita di Veronica" o leggere "Una sera qualunque a New
Haven" ( o leggere "Aurore d'autunno") o "Il
giardiniere appassionato" o un altro saggio di Rorty, oppure
scrivere invece al computer del mio viaggio in Israele o della mia vita
in Italia recluso in scuola o in appartamento, sentissi che di tali
(delle) attività dello spirito seguitava a importarmi strenuamente per
quanto era il tempo stremante che (finchè) rimanevo costretto allo
sgobbo domestico, a rigovernare i piatti o i quaderni e i compiti
scolastici, mentre come 5)Rorty e
Wallace, due posizioni antitetiche nella cultura americana rispetto a
Heidegger.
6) Come
l'ultimo Fellini, se è certo che si è riavvicinato illuminante alle
ossessioni comuni della catastrofe e dell' imbecillimento multimediale,
ed ha ritrovato una sintonia con la criticità generale, - rispetto alla
quale giocava ancora d'anticipo in "Prova d'orchestra", o
mostrava geniali idiosincrasie nostalgiche ( Amarcord) o di fallocrate
in declino ( "Casanova" e inferiore " La città delle
donne"), -nelle sue ultime opere non sia stato ugualmente in grado,
eppure, di contenere e di sussumere alla sua rappresentazione formale
l'orrore che vi metteva in scena. Bravo
bravissimo (anche così), per carità. 7) Già ne
ho scritto, nelle note di viaggio che mi sono state rapinate a Nimes:
come sia nella relazione con loro in quanto allievi e insegnante, che è
possibile discernere al meglio la loro natura sensibile, e in lungo
studiarsi e circuirsi, in una circonvenzione reciproca che le
circostanze impongono sia circospetta, accertare se l'attrazione delle
loro vaghezze è pure un desiderarsi delle anime, e l'intimità che si
cerca è vuole è lecita perchè è più che carnale.
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