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Il delitto
di Sestri Se lo si
intende in termini meramente affettivi, Perchè mai,
in tale prospettiva, il lavoro che l'omicida ha fatto, su sua madre e
suo padre, avrebbe dovuto suscitargli l'orrore che non ha provato
il padre nello sgozzargli l' amatisimo agnellino? Pare che lo
abbia allora deriso o provocato nelle sue reazioni sensibili Tant' è che
" il figlio del dottore" nel liberarsene, ha usato quegli stessi
ferri del mestiere di pastore per farli identicamente a pezzi, con
identica indifferenza e solo tanta stanchezza. Nell'
accanimento con cui li squartava e ne faceva frittaglie, presumibilmente
non c'era neanche più l' odio a determinarlo, l' odio per una madre che
sino a soffocarlo, l' amava tanto quanto ne odiava il padre, per averla
indotta come suo direttore d'ospedale, quand'era un' infermiera religiosa,
a una "colpevole relazione" e ad abbandonare l' ordine, poichè Sicchè il
padre nulla aveva tentato di fatto per consentirgli di recuperare, " dopo
Sestri, decisi di uccidere" E' ben vero,
che anche nelle efferatezze che si sono
commesse si può essere fraintesi, se l' uomo di Schio che si è
ispirato al ragazzo di Sestri nel massacro con l'ascia della moglie e del
figlio, così ha motivato i suoi delitti " Perchè l'ho fatto? Ma
basta vedere quel che succede nel mondo, le notizie dei giornali e della
televisione... Ero
sconvolto da tutta questa violenza, dai fatti di cronaca nera, dalle
immagini di tutto quello che succede in Bosnia". E dunque è
per amore, è stato per sottrarre i suoi cari a ogni sofferenza possibile,
che il rappresentante di Schio avrebbe inteso, con la vita, estirpare in
loro ogni possibilità di sofferenza. Per questo
ha colpito la moglie ventidue volte alla testa e alle spalle, tredici
volte il figlio di sette anni, con l'ascia che si era acquistata due
giorni prima. Ma se è
vera la mia interpretazione del delitto di Sestri, l'unico figlio ha prima
sparato e ucciso i genitori perchè li odiava esasperatamente, e poi li ha
macellati per ragioni animaliste e antiumanitarie, per mostrare a se
stesso e ancora a loro, benchè morti, che poteva dilaniarli con lo stesso
stato d'animo con cui un uomo sgozza e fa a pezzi un animale quale il suo
agnellino, cui riversava come alle altre pecore e alle sue piante, tutto
l'affetto di cui per gli uomini aveva rigetto. E se chi è
il ricevente del mio discorso si rifiuta, anche solo di ammettere, che in
una persona
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