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Odio sociale " E ti
devo già avere tra i piedi- brutta bestia..." Appena l'
ascensore si è aperto sulla soglia della nuova abitazione dei suoi
familiari, ha ( ho) esternato sino dall' ingresso il suo intimo rancore,
che pur se ha inveito sul cane che con
le sue feste gli ostruiva sotto il gravame dei bagagli il passo
affaticato, era interamente rivolta contro di loro. Contro sua
sorella in particolare, che il cane non l' ha trattenuto in una stanza
chiusa. Perchè
essere sempre lui a dovere risalire da loro, a
incomodarsi negli spostamenti, ad essere in dovere di andare a
trovare gli altri congiunti, quale il figliol prodigo insanabile della
famiglia, quando ogni volta è per lui una tensione stremante fino allo
spasimo lasciare l'appartamento, riordinare tutto ed assicurare la
chiusura anche nello scantinato di ogni valvola e rubinetto e manopola, e
deve dunque iniziare ore e ore prima ogni preparativo, mettere in conto di
perdere più di una corsa del treno... "Tanto,
risulterei pur sempre io chi si fa attendere, chi lascia a desiderare, chi
è da compatire come l' ingeneroso o l' ingrato... Quando,- si arrovella-,
nemmeno ho potuto fare affidamento sul caro nipote, perchè nei paraggi mi
acquistasse le videocassette della marca che è uscita dai circuiti delle
vendite della mia città, la quale è la sola compatibile con il mio
videoregistratore, e con lo zaino-valigia ho dovuto sospingermi
ad acquistarle sino alla videoteca che lungo i viali è un
chilometro oltre la loro casa, e sono qui giunto tutto sudato e con la
camicia già da cambiare... E'dalla
mattina alle dieci che ha iniziato i preparativi, ripulendo l' una e l'
altra gabbia dei suoi due canarini, dopo avere terminato di leggere, del
primo Nabokov, il" Racconto di Natale", ed essersi detto che
ammesso che non ne avesse già preso atto, e ne soffrisse ancora, doveva
riconoscersi anch'egli un mancato scrittore, come il dilettante Golyi o più
ancora l' insignificante ed affermato Novodvorcev *di quel racconto, che
in un' identica vigilia di Natale credeva di avere infine ritrovato la
strada giusta, allorchè invece che nei termini reali che affioravano nel
suo ricordo, si era irretito nel riproporre in quelli più abusati il
conflitto di classe di cui ha la visione in una remota Parigi, * tra chi
le festività le celebra opulentemente esponendo in vetrina il più
sontuoso albero di Natale, e il povero operaio che l'albero l' osserva
all' esterno con sguardo cupo. Da allora
egli aveva potuto riprendere a leggere solo quando si era ritrovato sul
treno, ch' era già sera, dopo che nel tardo pomeriggio aveva acquistato
per loro come doni natalizi del panettone e dell' anello di Monaco, e che
si era fatto da mangiare ed aveva predisposto l' acqua e le fette di mela,
del panico e le sementi miste per i due canarini, per protrarsi poi nel
riassetto ultimo della casa e della sua persona e dei bagagli, sfinendosi
nel controllo e il ricontrollo di ogni rubinetto e manopola e pomello, ed
essersi beato, per cinque minuti soltanto, dei suoi uccellini infine al
pulito e rianimati dal cibo, che ora l' uno ora l' altro, nel breve
frangente, avevano cantato un poco prima che li lasciasse. E sul treno,
sfogliando il giornale, con il suo requiem di scrittore, aveva celebrato
anche il rinvio del suo viaggio in Tunisia, per non recarvisi forse mai più
da Kaled, poichè non poteva rinunciare, comunque, a quella cena di
ricongiungimento ogni anno con i suoi familiari, alla vigilia stessa, il
giorno di Natale, della partenza per la Tunisia della nave da Trapani a
mille chilometri di distanza... E neanche
era pensabile che potesse raggiungere Kaled in aereo, non poteva
consentirsi i soldi per il volo, esaurita anche la tredicesima dal
riassorbimento del debito cronico e dal pagamento delle spese d'acconto
condominiali, tali erano le ristrettezze in cui già si ritrovava, in
ragione della sua retribuzione d' insegnante di Stato. Anche il
corso di recupero che aveva tenuto, a che poteva mai valergli ? " Cosa
lasciata, è cosa persa....," il giorno innanzi l'aveva esortato a
partire comunque la sua edicolante, senza che lei potesse sapere a che
cosa egli alludesse, quando le aveva detto che altrove lo si aspettava da
tempo..." E
soggiacenti alle restrizioni economiche, alla miseria cui lo riduceva una
società sempre più sorda ad ogni istanza della cosa pubblica, quanti
timori, o dubbi, che tanta fatica di un viaggio per treno e per nave e in
autobus sino ad Ain Draham, si risolvesse in una delusione * fatale
(immancabile), nello sconcerto dell' altro di ritrovarlo dopo poco più di
un anno già così vecchio, e indesiderabile, nella sua amarezza che tutto
si rivelasse già per sempre finito, come era accaduto già allora, in
Kelibia quel secondo giorno,.... quando invece(,) se da Kaled non avesse fatto ritorno, questi Ma prima
ancora che si inasprisse per il cane, all' atto stesso di suonare ed
annunciarsi, proprio all'ingresso del condominio dei genitori aveva
incrociato il fratello e colui con il quale egli divide l' appartamento,
al seguito suo padre che sopraggiungeva, " loro,- si è detto a quel
punto,- mio padre è andati a prenderli all' arrivo del treno, mentre per
me- come l' aveva pregato di considerare sua madre al telefono,-
è valso che dovessi tener conto che l' accesso alla stazione di
Modena è diventato così difficile...," al che ha corrisposto
qualche suo cenno di saluto cordialmente gelido, prima di concedersi la
precedenza rispetto al fratello ed al suo
amico in ascensore... Eppoi sono
sopraggiunti suo nipote, un vago ciao, e il suo amico greco che quello ha
aiutato a stabilirsi in Italia, ed al seguito di questi una giovane
ragazza avvenente, chi, se non la sorella del ragazzo greco, che per la
prima volta è fra loro, e ch' egli accoglie Ma sarà il
solo accenno di umanità interessata che le rivolgerà, - se ha da esserle
seducente, ebbene, che lei sia polarizzata dal suo gelo cordiale, si dice,
lei che ha ancora l' agio di compiere viaggi internazionali da Monaco o
Atene, le città fra le quali sa che divide la sua residenza,- il che è
quanto cova di dentro, prima ch' egli riceva i ringraziamenti da colui che
coabita con suo fratello, ed è cuoco *amatoriale, per il libro di cucina
dello Stefani, alla Corte dei Gonzaga,
che gli ha prescelto come dono su commissione degli altri Intanto in
corridoio, quindi in cucina, ai saluti sente subentrare le più
sdilinquenti smancerie di sua madre nei riguardi di Maria, la ragazza
greca, che complimenta per la sua bellezza come se potesse usarle l'
impudenza che di usa con una piccola bambina o con una cagnolina... " Come
si è fatta indecentemente sicura di sè,-la detesta-, per un pò di agio
e di riacquisita tranquillità, ....
figurebbe con successo, in un qualsiasi talkshow, nell' impersonare
una confortante madre televisiva, di quelle che ne sono diventate delle
insopportabili comparse fisse, semplicemente perchè vi appaiono e parlano
per ciò che hanno da dire di più banalmente rassicurante, nella
presunzione calorosa dei loro cuori di mamme!". I discorsi
che sono intanto intrapresi dagli altri sono quelli che da loro è più
lecito attendersi,** da chi in una conversazione non aspetta che la prima
occasione, con invadenza educata, per accalcarsi e fare ressa nel vantare
esperienze di lusso o di privilegio, incurante d'infierire su chi sia
presente, e a differenza di loro, non abbia da riferire, se loro volessero
sentirlo, che la sua miseria sociale quale esperienza del mondo, oh, non
può Sa che
risulterebbe malacreanza o sgarberia, nei loro riguardi, sostenere dal suo
punto di vista che cosa
effettivamente Ma il
compagno di appartamento di suo fratello, mentre ognuno ancora accorda se
stesso nelle prove generali, ha purtuttavia l' amabilità di chiedergli
del suo canarino, il che gli è argomento quantomai gradito, ed egli
inizia a dirgli come di due canarini adesso si tratti, no, di due
maschietti, in due gabbie separate, non di un maschietto e di una
femminuccia, perchè poi c'è il problema della cova, e lui non è in casa
tutto il giorno, potrebbero sorgere problemi di incompatibilità, se
dovesse porli entrambi in una stessa gabbia, e due maschietti, come un
maschietto e una femmina, possono anche ferirsi letalmente se non si
tollerano, - eh, la convivenza è proprio difficile per tutti, l' altro
commenta, ma se proprio
volesse dare a loro una compagna, egli persiste,
potrebbe tentare Ma il
discorso , già così, per il suo interlocutore si è fatto serio,
terribilmente tale, " Ci
sono stata, in Cina, ultimamente,- può inserirsi ed attaccare a sua volta
discorso la ricca amica della sorella,- nove scali per nove hotel in nove
notti, Pechino, Nanchino...." E la cucina
cinese vi è forse migliore Lei gli fa
presente come la cucina cinese sia poi di fatto
quella cantonese, del distretto della città dove i più rifuggono,
prima di involarsi In ogni modo
era tanto squisita, che per un mese il suo stomaco ha rifiutato quella
nostrana. Riusciva
almeno a individuare quali fossero gli ingredienti? * Le
porzioni erano tante e così ridotte, che era difficile farsene un' idea
precisa, non sembrava quasi neanche d' averne fatto un assaggio, a meno
che, ultimato il giro, non restasse qualche avanzo. E la carne
di serpente? Oh, quella
la servono soltanto nei ristoranti di lusso, ed esclusivi. Possibile,
lui ne resta sorpreso, che non avesse potuto concederselo? Ma il
cashmire, l' altro insiste, ha pensato di acquistarselo in Cina? Dicono vi
sia così conveniente... Qui il
discorso di lei si aggroviglia, nel tentativo di riaffermare come non ve
ne valesse la pena. Nè era il
caso di confidare nell'economicità dei capi di abbigliamento, anche la
lavorazione, del resto,... e con le dita allude alla grossolanità al
tatto della tessitura, o alla rozzezza approssimativa delle taglie,
sforbiciando immaginarie sagome. " Eppoi
sei indotto ad acquistarli nei loro negozi per turisti, i negozi dell'
Amicizia, ove i prezzo sono assai rincarati... ( E il figlio conferma ed
enfatizza). "
Figurati, e qui si diffonde in un aneddoto, che a Nanchino, in un
botteghino, avevo visto una maglia bianca di mio gradimento Al che si
tacita improvvisamente , avvertendo, al silenzio circostante, di non avere
fatto la figura desiderata della donna affabile di lusso. Ma è solo
il suo disappunto di qualche istante, che seguita a parlare di quanto
convenga piuttosto acquistare in Cina gli oggetti di terracotta, benchè
poi si rischi di ritrovarseli a pezzi in casa, visto che là non hanno
alcuna avvertenza, nel carico e discarico di merci e bagagli. E lei, torna
a ripeterlo, di imbarchi in Cina ne ha fatti nove, un hotel ogni notte
diverso. E si
diffonde a parlare ancora di valigie e valigioni rigidi o ingombranti,
prima che ciò che ha detto sia tutto quel che ha da dire e che può
interessare l'altro del Catai. Ché l'
argomento ora svaria su Singapore, Bangkok, la Malesia, su quanto vi siano
convenienti all' acquisto i capi firmati di stilisti italiani.
Ah, là puoi ritrovarvi a prezzi
stracciati le maglie d' Armani...". Gran vocio
intorno, prima che a dirimere l' interessamento circostante, sia la
costatazione che si tratta degli stessi capi di reimportazione in Italia,
la cui lavorazione viene colà decentrata. E del tempio
di smeraldo di Budda? O del buddismo teravada e di tutto quanto, dell'
Indocina, lui deve limitarsi a leggere su libri o riviste, o vedersi nei
documentari o nei testi illustrati su Angkor e Bagan? E a proposito del
turismo sessuale, in quel di Bangkok, o di quello avventuroso, verso la
Cina, nelle terre birmane dei tagliatori Va di teste, dei traffici e delle
importazioni di eroina e di nuove varianti di Aids?... Ma sono loro
che possono concedersi di andarvi, *con tale e tanta profondità di
ricognizione e di sguardo, non già lui che per mancanza di denaro,
talmente infima è divenuta con la sua considerazione la sua paga di
insegnante, Meglio
tacere e stare a sentirli ancora parlare, suo fratello e il suo compagno
di appartamento, su quanto convengano i free shop Non hanno di
meglio di cui discorrere? Si, delle abituali Lo
sconforta, più di quanto lo esasperi, tale ostinazione di sua madre nel
ribadirsi come cuoca sopraffina con gli stessi piatti di sempre, quel
riaffidarsi sempre a quelle stesse pietanze, con la sicumera incrollabile
di non stancare mai, di ottenere pur sempre l' elogio senza sforzo di
inventiva, quando avrebbe potuto ricercare altre ricette della sua stessa
cucina d'origine, nel ricettario prefato dal conte Nuvoletti che le ha
regalato l' anno scorso... Ma chi e che
cosa, si chiede, a lei, a tutti loro, a tutti quanti dà tanta arroganza,
e certezza, di credere di bastare a contentare gli altri semplicemente per
ciò che si è? Di essere già
bravi e ammirevoli, e degni della miglior fortuna e di riscuotere
successo, per il semplice fatto di esistere e di dare di se spettacolo
senza più ritegno? Quand' è
sopraggiunto suo padre recando i " Non
posso assolutamente, guai se ingrasso; poi con che altri pantaloni vado a
scuola, se non posso più acquistarmene? ". Che è
l'esatta verità, come è vero che non può acquistarsi una stampante
d'aghi, per riprodurre i testi che accumula da anni sui dischetti al
computer. Così come
è vero che riscopre un vero piacere nell' aiutare a servire in tavola, o
a ripulire la tovaglia con l' aspirabriciole, " oh, Sembra che
madre e padre e sorella, e fratello e nipote, che l' uditorio tutto
quanto, non abbiano più orecchie che per dare ascolto a discorsi di
succeso e benessere , che come per un miracolo insulso, nessuno di loro
riesca più a sentirlo quando parla delle cose come stanno per lui, quando
anche solo si limita a fare della ironia sulla sua miseria, per essere a
suo modo, come può, partecipe della finzione della festa generale. Non
chiederebbe di meglio, che di potersene ridere con loro del suo stato
sociale... E quando
rientra, deve stare di nuovo a cuccia ed ammosciarsi, al sentire che si
parla del servizio militare a quel loro modo, -guai ad avere avuto o ad
avere la dabbenaggine di farlo in piena regola, com' è
di dovere, dato che l' uno o l' altro di coloro che ne parlano, suo
fratello o suo nipote o il suo amico greco, dicono che se l' hanno
prestato, l'hanno eluso come e quando hanno voluto, senza che lui abbia
modo, senza sentire di stonare, di poter anche solo difendere il fatto, o
la dignità, d' averlo doverosamente prestato come soldato semplice. Ed
allora, nemmeno aveva anche solo supposto, di poter ricorrere ad alcuna
raccomandazione. E'stato da
che suo fratello vi ha fatto invece ricorso, grazie a sua sorella, che a
ripensarciu, gli sembra che sia iniziata la loro alterazione generale. Solo il
figlio dell' amica ricca di sua sorella, che l' ha appena iniziato, può
dire fra di loro di avere affrontato il servizio militare in piena regola,
e lontano da casa, anche se ha modo di farvi continuamente ritorno da
Trieste. E' sua
madre, piuttosto, che protesta a viva voce che Tant' è.... Gli altri
anni, a questo punto, alla cena avrebbe fatto seguito lo scambio dei doni,
ma quest'anno non è più così, visto, così si è detto, che la crisi è
generale, solo che nel dare e avere, - chi ha mai blaterato che il dono è
generosità gratuita?-, la scelta di desistere ha recato più sollievo
alle sue finanze che a quelle degli altri donatari, al ripetersi ogni anno
della stessa situazione Ed egli
doveva ogni volta ringraziare di avere ricevuto un dono mentre vi subiva
un affronto, e fare buon viso con un bacio di ringraziamento. No, è
proprio così facendo, si inasprisce, che sotto la menzogna che è il
pensiero che conta, si sono smascherati in ciò che pensano effettivamente
di lui, che oramai in effetti lo compatiscono e detestano e basta. Per ciò che
pensano oramai lui sia di definitivo, un miserevole professore omosessuale
e solitario di provincia, che scrive e scrive chissàche e che non ha
alcuna fortuna, invece che essere un gay brillante che pubblica ed è
famoso, e ha tutto un seguito di amanti... Ma ora l'
intorpidimento è generale, anche se suo fratello o questo o quell' altro,
hanno modo di tornare a parlare di Florida o di California, di spiagge e
cieli meravigliosi e diversi, di come Los Angeles sia tante città, e
Pasadena grande come Modena... Al che lui
si dice di averne abbastanza e si ritira, per inoltrarsi, nella lettura,
sino al Golfo tra Trinidad e il Venezuela, nella narrazione delle vicende
di Francesco Miranda ch' è nell' ultimo libro di Naipaul. Ironia
immancabile, puntuale, vi legge che ha nome il Golfo della desolazione... E sospira
pensando a Kaled, che anche a Natale dovrà seguitare ad attenderlo
invano,
E lui che
invece non ha voluto mancare a quella bella festa in famiglia, dove non ha
conosciuto dignità di parola, o possibilità d' ascolto, E dove se
avesse parlato Ma per il
volo aereo in settimana, per la Tunisia, torna a chiedersi, chi ne ha i
soldi? L' amica
della sorella che intanto è stata raggiunta dal suo nuovo compagno,- l'
ennesimo uomo, a dire della sorella, in cui vorrebbe vedere risorto il
marito defunto,- all' atto di andarsene può invece annunciare come sia in
attesa di recarsi a gennaio in crociera in Egitto...
Allorchè,
per rimettersi la pelliccia, entra nella camera da letto dove è riposta e
dove lui è intento a leggere, lo sorprende e lo saluta più in fretta che
può, entrambi rciprocamente ed ugualmente elusivi e cordiali
E intanto
lui ripensa a che cosa fra loro, i suoi congiunti, ha solo
superficialmente vissuto quella sera, limitandosi ad avvertirlo come il/un
suo annullamento sociale che si è riprodotto E ogni volta
che parte per raggiungerli nella loro città,- in stanza spegne la luce,-
non si innescherebbe di tensione, per attentarvi ad ogni più precaria
felicità, che senza di lui sia raggiunta da quella pur sempre sua cara
gente... Poi Di
ascoltarli, e farne tesoro per scriverne poi, è ciò che si ripropone l'
indomani, quando partiti l' amica ricca della sorella ed il figlio, e il
compagno d'appartamento del fratello, resta a pranzo con gli altri. Seguitandosi
a chiedersi, al risveglio, come mai non vi sia volta che i suoi genitori o
i suoi cari abbiano raggiunto uno stato di serenità o di contentezza, che
una sua improvvisata, o il suo sopraggiungere, non esploda a minarla, ad
attentarvi, quando non si è sottratto dal farne parte come un escluso. Quasi se
...solo se riesce a provocarne la sofferenza si sente di esistere per
loro, di non avere per se solo un posto aggiunto a tavola. Trascorre
nella lettura il mattino, e quando esce in attesa che il nipote
sopraggiuga a pranzo una buona volta che si sia alzato,
saluta cordialmente il fratello, nell' incrociarlo che porta il
cane a spasso per le vie di Modena, mentre devono attendere entrambi, con
suo malanimo, l'arrivo Ove il
discorso che prende corpo tra i secondi e il dolce, finisce per
incentrarsi sulle mense che il fratello allestisce con il suo compagno
d'appartamento, per la nobiltà torinese che ne faccia richiesta. Non senza
che prima abbia appreso indirettamente da suo nipote, che è tornato a
visitare la sua città per mostrarla alla sorella dell' amico greco, senza
nemmeno passare a trovarlo o ricorrere a lui. Non più
nouvelle cuisine, ora, illustra intanto il fratello, ma una predilezione porto, o
particolari centri floreali, Al che lui
non riesce più a tacere in ascolto:" Anch'io ho un lavoro che
comporta forse pari e più preparazione, forse non meno professionalità
acquisita Lui che nel
discredito generale dell' insegnamento scolastico, deve sapere di ogni
genere di comunicazione, di videoscrittura e di apprendimento multimediale
o ipertestuale, di Storia degli evi antichi e moderni e contemporanei,
risolvere in un grafico le curve termopluviometriche o proiettarvi ogni
possibile crescita delle città del mondo...
"Ma tu
hai un mese di ferie più degli altri, eppoi loro che servono a tavola non
lavorano che saltuariamente "Così
si giustifica tutto, tutto, lui ribatte, ogni torto ed ogni affronto, e
non c'è più niente altro che resti da dire tra me e voi altri..." E nessuno
può più arrestarlo, mentre arruffa e dispone ogni cosa nello zaino-
valigia, e con il piacere di non salutare nè il fratello nè il nipote nè
il loro amico greco e la sua sorella, e la propria, se ne va di filato e
trafelato sino alla stazione. Da cui "Ma
anche se può essere vero quello che dici, lei replica, perchè metti le
idee davanti ai sentimenti, e loro non li consideri come persone....E non
hanno forse pur diritto alla loro idea... " Ma le
loro idee non sono solo idee, sono pietre che mi schiacciano e
mortificano, sono modi di agire e di pensare E una cosa
è definitiva, Che c' entra
più forse la Ciò che gli
ha fatto intendere piuttosto sua madre, anche se lei non può saperlo, e
dice "ho capito " e si rassegna alla rottura quando abbassa la
cornetta, è perchè in lui non ci sia più ispirazione o vena o
sensibilità di artista. " non
puoi mettere le idee prima di tutto..." Ma quando
rientrato a Mantova e in appartamento, mentre sta per cucinare sente
suonare ripetutamente all' ingresso, lui crede che siano loro, e (crede)
di resistere alla loro insistenza nel non aprire e rispondere, finchè,
come sa fin dall' inizio che non avrebbe potuto evitare di fare, apre ed
invece gli appare la sua vicina di casa, che sapendolo solo, gli ha
portato una fetta di dolce il giorno di Natale. La ringrazia
gentilissima. Per il
dolce, per ciò che gli ha consentito di capire. Se lei, e
nessuno di loro lo ha raggiunto nella sua solitudine.
(
Per rivalsa Ridotto in
casa da un attacco febbrile, tutto l'altro giorno e ieri, ed anche oggi,
per rivalsa su tutto sono evaso in libri, e riviste e cinema, nell'
Estremo Oriente che quei visitatori non hanno visto, vedendomi "Brave
donne di BangKok", sulla prostituzione al servizio di chi vi ricerca
un amore senza pena, riaddentrandomi nel buddismo terevada, visionando,
nei minimi dettagli fotografici, ogni immagine di stupa d' Indocina. Nella mia
ruota del Samsara Fuori la
pioggia mista a neve, il grigiore livido di un cielo cadaverico. Implacabile,
quel livore, come l' amarezza consapevole che non sono per i miei cari ed
alcuno al mondo una incolmabile perdita, nel solo conforto del ritrovato
canto e del volo inesausto dei miei canarini. " A
qualsiasi viaggio o vincita rinuncerei, dicevo a consolarmi, se la loro
vita ne fosse il pegno. Non vi sono miliardi che la valgano, pur se non mi
sono costati che qualche migliaia di lire. Ecco di che sono ricco." Nei termini
di ciò che si ha, sono Di che cosa
si è ricchi, infatti, se non di ciò E dunque Che può
valere, pertanto, per l'amica ricca di mia sorella ogni suo viaggio e
crociera, quant' è la sua sterminata ricchezza, se in ogni suo amante
cerca invano di far risorgere il marito defunto? E diritti e
doveri e norme e conflitti, la ragione come il torto, si allontanano dalla
mia mente come annientati furori della persuasione civilizzatrice, che
intesa a risolvere, e sanare, non può che contrapporre ciò ch' è invece
commistione(,) nell' eterogenesi (,( a rivalsa, degli esiti che ne
sortiscono, * per cui ricade nel favoreggiamento l'operare prudente del
giusto, si finisce per perseguire la corruzione di chi si veniva educando
alla luce celeste.
Intanto il
malessere e il maltempo incessante, così come il fastidio all' idea dei
disagi che su di me incombono, se mi avventuro in Tunisia per mare nei
pochi giorni rimasti Anche se ch'
io lo ricordi con tanta tenacia d' affetto,
e mi riprometta, l' estate futura, di non mancare più di andarlo a
trovare, significa forse più di ciò che la mia inerzia può lasciar
credere ( o renitenza). Cade ed
incanta di fuori la neve Cade in un
incanto le sommità
imbianca di alberi e tetti, è un
favillio nel tormento freddo, -dei vetri e
di tendami accostati al riparo si
rispecchiano gli uccelli canori, fervono in
briciole e grani, sono la vita
di sè intenta che si contempla, e l' anima
esaudita della loro grazia così
anch'io, si fa lieve attenda al
seme e a inerpicarmi d'intorno, sul posatoio
più alto sia assorta
nel volio di ali e di piume. (Nel solo
mormorio del becchettio,) Per quant'è
la quiete ed il silenzio
ma
appenandola il mirabile
uccellino fino a quando? Ma la neve Ma la neve
sugli alberi e i tetti che oggi è
rafferma ti raffredda
che nemmeno dalla casa degli uccelini salubri puoi recare
una manciata di semi di mostarda, tanto di
meno quanto più si affolta, pure se loro
si nutrono e ignorano e cantano nella morìa
di fuori che batte ai vetri, zampetta
sulla coltre, vola più in alto, per il
31 dicembre 95 Il risveglio "La
verità è che i tuoi familiari a te hanno prediletto il loro nuovo giro
di frequentazioni nella loro nuovo casa, come tu hai preferito i tuoi
canarini e il loro canto a Kaled, acquistare con i risparmi acquisiti una
stampante d' uso corrente dei tuoi testi, in luogo di quella a
getto d' inchiostro che non funziona, e ritrovarti d'intorno il tuo mondo
culturale in libri e compact e nastri filmati, piuttosto che avventurarti
al freddo e al viscido, di fuori, nel dispendio e negli sfinimenti ansiosi
di un viaggio per la sua sola meta incerta ", mi ripetevo uscito dal
morbo Venerdì sera, quando finalmente a mia volta ho potuto uscire di
casa, e recarmi all' Agenzia di viaggi, per confortarmi che i costi di un
viaggio in aereo in Tunisia corrispondevano a quanto paventavo, più di
quanto non intendessi Il maltempo
per terra e per mare seguitava ad essere tale, del resto, che era da
presumersi, quand'anche arrivassi sino a Trapani, o mi recassi a Genova,
che le motonavi non vi fossero in partenza, visto che anche la nave della
marina militare che stava conducendo in Bosnia i volontari italiani, per
le operazioni di pace, aveva dovuto interromperere la sua traversata. Non v'era in
definitiva dato, o presagio, che non volgessi in remora o resistenza, in
un congiurare di tutto a desistere. Non era per
caso, che da che sono iniziate le vacanze, non ho voluto nemmeno
accingermi a formare un bagaglio... Intorno l'
atmosfera festiva, E sabato, a
compromettere tutto, un gelido freddo si è convertito Ed era
quello, in effetti, l'ultimo giorno utile se io avessi inteso partire per
la Tunisia. Ma io Ma io avevo
ancora da acquistare il panico e i biscottini per i due miei canarini,
perchè anche loro facessero festa l' ultimo dell' anno, e avevo ancora da
perdermi lungo il Rio, per incantarmi a vederne le case e i sempreverdi
lungo i bordi spruzzati di neve, - di una piazzetta, oltre il volto, i
lampioni e i fanali imbiancati, contro un cielo di un bigio ceruleo
illuminato dai fari, in cui In casa
dovevo avere già lasciato trascritto una mia poesia di struggimento per
la mortalità dei miei canarini, che tuttavia nemmeno trascrivevo al
computer la sera, dopo essermi cucinato per cena degli spaghetti alle
vongole, perchè mi incalzavano dato che ancora non avevo iniziato a
correggerli, i cumuli di un centinaio di Compiti in classe dei miei
allievi, che avevo accantonato pur di terminare di leggere "Paure
totali" di Hrabal, e di cominciare invece la lettura de " Le tre
vie" di Zolla. La mattina
seguente, tra le coltri, componevo una seconda poesia sui miei uccellini,
in cui mi si disvelavano come i piccoli
Budda che intendevo illusoriamente far crescere fra le mie mura, quali (E) nel
pomeriggio indugiavo nella correzione di compiti e compiti, prima di
uscire per la città ch' era già sera, senza che in quella Vigilia
di una notte di godimento crudo e di impazzamento per chissà
quanti, che avrebbero goduto, E in tale
amarezza depressa, mettevo mano al telefono e chiamavo mia madre, per
compiere apparrentemente un atto di pacificazione parziale e di affetto,
in effetti di insaziata crudeltà. " Ti
chiamo per augurarti una buona fine e un buon principio,
ci risiamo con il fatto che sono io a dovere venire, no, non vengo
anche se siete voi soli, ho i compiti da correggere e c'è il maltempo,
no, neanche domani a pranzo, è sempre per le stesse ragioni, eh, passo
l'ultimo dell' anno con i miei canarini,vuoi sapere il menu che mi
preparo, te lo dico, oh, risotto con le vongole, e filetto con le acciughe
e le olive, poi il pandoro e lo spumante, ...eh,
è così, e ora ti saluto e ti rinnovo gli auguri di buona fine e
di buon principio." La sua voce
soffocava il pianto quando ho staccato. Di certo non
stava più fingendo di prestare ascolto alla mia miseria. Non era Che non c'
era chi vivesse le feste altrimenti. Ma quando l'
indomani mi sono svegliato, è come se ciò che
nella mortificazione avevo assopito e lenito, insorgesse in un risveglio
d' acchito, e mi svasasse di dentro la costernazione e la consapevolezza
allucinante, che desolandomi mi sono oramai giocato le feste, ed ho
seguitato a negarmi un'esistenza carnale. Il mio
pensiero è corso tutto e immediatamente a Kaled, a Kaled cui avevo
promesso invano una seconda volta di andarlo a trovare, come invano ex
amici e parenti si sono ripromessi di venirmi a trovare, preferendogli i
canarini dopo avergli preferito Gregory, così come il loro giro di
frequentazioni mi è stato preferito dai miei familiari, raccoglievo tutte
le lettere che mi ha scritto invano, tutte le sue inutili richieste che
gli recasssi un aiuto, Kaled, il caro Kaled, nel cui caro corpo avrei ben
potuto ritrovare ogni soddisfacimento, nei cui modi di agire avevo
scoperto una devozione amorosa, con lui riproponendomi sempre senza mai
agire di fatto, senza nemmeno chiedere che mai fosse quel visto che mi
richiedeva in Italia per ottenere il visa, senza nemmeno telefonargli al
numero indicatomi...Oh Kaled, se avesse preso a odiarmi e a non fare più
affidamento su di me per il suo futuro, ne aveva ben motivo... Ma forse
ancora, recandomi l' indomani in agenzia, chiedendo se fosse ancora
possibile con un volo aereo andare e fare ritorno in settimana....
con lui
avrebbero trovato un senso le mie vacanze, non solo, ma recuperando e
ritrovando il suo amore e il suo affetto, avrei recuperato e ritrovato
anni che mi sono parsi altrimenti di inesistenza al mondo, perchè sarebbe
stato per incontrare chi sarebbe diventato il mio amico e compagno Sintesi Come al
risveglio dalla mia depressione rinunciataria, si attualizzasse nella mia
mente ogni città del mondo nel suo gremirsi di oscenità festante, ogni
località sciistica od ai tropici, in una frenesia di godere anch'io, che
mi induceva a organizzare la giornata facendo ciò che poteva rientrare
nei preparativi di una partenza-lo scarto dei giornali, l' alimentazione
dei canarini-, prima di uscire per avvistare qualche extracomunitario che
avevo già avvicinato,in estate, perchè
mi compilasero i dati del timbro bilingue della Libia, e chiedere a loro
che significasse quella richiesta di Kaled, lo scorso settembre, che gli
trasmettessi un visto per il visa per un suo viaggio in Italia, e
accertare se non ci fosse lungo l'argine del lago... Ove cupole e
campanili e torri della mia città, sfumavano incantevoli, nel freddo
roseo deltramonto di gennaio, delle anitrelle che filavano al largo,
alcune nutrie che ammusavano a riva.... E gli avrei
telefonato questa sera stessa, per chiedergli perdono di tutto, di tutto
ciò che non ho fatto ed avrei potuto, facendolo certo che quest'estate
non avrei mancato. " E'
come se mi fossi svegliato dopo avere a lungo dormito, io mi sono
frattanto assai impoverito, sai, come tutti i lavoratori italiani, e
quando si è poveri, anche se essere poveri in Italia è diverso che
esserlo in Tunisia, si perde coraggio, ci si dispera, tutto diventa
impossibile, credimi, si smette di darsi da fare anche per se stessi, non
solo per gli altri. Ma già
domani andrò in questura per il tuo visto che mi richiedi, e da oggi
stesso, continuerò a risparmiare per venirti a trovare." Nell' aria
quel clima di primo gennaio, come se il giorno vestisse i panni di una
festa già dismessi, e si vivesse pur se era pur sempre Ed in me,
quel senso interiore in cui tutto appare più acuminato nel porgerti una
presa, ora che tu sei più lucido e vivo, da che hai ritrovato una
determinazione effettiva, sei uscito dalla finta veglia di un agire
fittizio, in cui l'essenziale e il vitale era il presupposto dato per
perso... E in un'aria
nebbiosa e bruciante d'acredine, ( di) un'odore di sfacimento
escrementizio, telefonavi al numero indicato da Kaled, a cui, a una
seconda chiamata, la donna che la prima volta aveva detto di ignorare chi
egli fosse, la seconda volta, quando la richiamavi, e dicevi di ricordarti
ch' era un giocatore di football, lo individuava e ti diceva che l'avrebbe
ricercato a casa, che tu riprovassi dopo mezz'ora, quando con la nuova
carta telefonica che ti eri procurato spingendoti in bicicletta sino al
bar della stazione, riformulavi il numero e ti rispondeva ancora lei, per
dirti che Kaled non era in casa, perchè se ne era andato a Tunisi, come
le aveva detto un vicino di casa. E non ti
restava che ringraziarla e pregarla di trasmettergli poche parole, mentre
in te veniva scemando l' infervoramento per Kaled, riafforavano diffidenze
e sospetto...
96 3 gennaio 95 Ieri, quando
avevo già rimosso Kaled come un pericoloso intruso futuro se l' aiuto, e
stracciato ogni impegno nei suoi riguardi, intorno la solita vita di
rigovernature di piatti e compiti da correggere e giornali da ritagliare e
di videocassette da etichettare , reimmerso nello scolatio accidentato di
tutto, irto di vocii mediatici, già
stavo riproponendomi l'interrogativo, nell' accudire il pranzo, se
preferissi essere un bravo scrittore ricco e corrotto, o ugualmente un
bravo scrittore ma virtuoso e povero, e non avevo dubbi a quale opzione
aderivo in tutto il mio essere, io che vivo in povertà e solitudine, pur
essendo dotato di talento e di una certa avvenenza, in un Paese o in un'
epoca ove per avere successo non basta più nemmeno mancare di talento, ma
serve altresì avere una dignità da vendere, e rimpiangevo di non essere
un signore scrittore o giornalista famoso, cui a San Pietroburgo o a Baia,
commissionano il sesso con minorenni già in camera d'albergo, quando
allorchè una signora del condominio bussa alla mia porta e mi dice che le
hanno comunicato dal vicinissimo Ufficio delle Poste e telegrafi che alla
resa dei conti mancano le cinquantamilalire del mio versamento
per il mio canone semestrale dell' abbonamento televisivo, io che
ai dubbi già espressi dall' addetta, mi ero mostrato già
convincentemente sbalordito, ricordandomi benissimo d'averglieli inoltrati
tutti e contati e ricontati, ed esibendole che di quell' ammontare in
tasca indosso non avevo più un soldo, esterrefatto sono illividito, ho
richiuso bruscamente la porta alla signora, e dal passaporto ho preso non
cinquanta ma le centomilalire che mi rimanevano in tasca, per scendere
alle poste e riversarle sul banco dell'addetta, e protestarle la mia
assoluta certezza di averglieli trasmessi. Centomila
lire, per risparmiare i quali quanti sacrifici e rinunce , metà del
compenso del mio corso di recupero .... La verità
è forse che mentre mi scostavo dallo sportello per ultimare il versamento
con gli spiccioli che avevo riposto sul ripiano di lato, in difficoltà
nel dover accudire il denaro e trascrivere i dati sul bollettino con una
penna inamobivile ch' era discostata, e i soldi versati erano di qua e di
là dal vetro intermesso, è ritornata sui suoi passi un'anziana
pensionata per risalutare e riformulare i suoi striduli auguri all'
addetta, nella quale mi ero già imbattuto in tabaccheria, ove cercava di
pagare l' importo con un plico di mille lire che erano già fuori corso.. E quelli
delle poste e telegrafi, dalla cui addetta sono stato raggiunto fino in
casa telefonicamente nel giro di dieci minuti, per non scapitarci e
doverci rimettere Ed il
bigliettino stamane sotto la porta, che credevo fosse una loro
comunicazione, era la protesta ulteriore dell' inquilino di sotto che non
sopporta il rifluire sul suo balcone del "miglio" che ho
riversato per gli uccellini sotto la neve... D' accordo,
certo, vista l' insofferenza a ogni minimo fastidio, -a parte il fatto che
di corteccie di panico e di scagliola si tratta, e non di miglio, peccato
che invece non dicano nulla, non aprano voce, verso i coinquilini di sopra
ai cui davanzali sosta un piccione recando ben altro lascito di
escrementi, ben altrimenti nocivi, lungo le tapparelle e sui ripiani dei
davanzali sottostanti, fin giù all' ingresso di un garage al piano
terra... Ma temo di
danneggiare il piccione e non glielo dico, anche se quegli escrementi
possono ammorbare di salmonellosi pur anche i miei canarini, se non sto
attento, come ieri non tolleravo che potess discendere dal mio ammanco un
danno a quell' addetta delle poste, che è stata così solerte, poi, nel
ricusare che avessi pagato
Frasi oscene Mettere a
tacere, comunque, con i soldi corrompendo, o protestando con il pagamento
in eccesso la propria innocenza. In luogo e
insieme al consueto troncare e sopire. Meglio
impazzire di dolore e odio consapevoli,
che (inestasiarsi) inebriarsi con vino o stupefacenti. C' è
comunque soddisfazione estrema, nell' essere mentalmente implacabili nella
propria spietatezza Vendicatività
e invidia che non è il mondo dominante che può deprecare, legittimamente
appassionate di legalità. Figurarsi,
deprecare i pedofili o gli stupratori in famiglia, con la pulsione di
farmi i corpi delle loro presunte o reali vittime che ho nel sangue. Meglio
supporre che il moralista politico sia meno vitale di coloro che condanna
, piuttosto che pontificare che l' infante sia per diritto e in realtà di
fatto puro e innocente, il vegliardo sempre Sancito E'
piuttosto, per quanto attiene la mia infelicità e impotenza sociale, che
temo di non poter essere ricco e corrotto e di permanere bravo, è che... Kultur
versus civilizzazione, oggi versus il mondo dell' informazione spettacolo
dell' audiovideo-politica( della politica audiovisiva)-, della politica
massmediatica. il cui
pensiero èil pensiero che separa e distingue e contrappone ciò che è
unione e complicità dei contrari, esclude come esterno ciò che di oscuro
e inquietante è al fondo e all' interno, per il quale esiste ed è reale
soltanto ciò che è mondanità di interessi e problematica risolvibile
tecnoscientificamente. Per il quale
ov' era la poesia è solo il design e la pubblicità, E la doxa ha
l' ultima parola in tutto... in
definitiva In
definitiva In
definitiva, se gli altri non li abbi ridotti, nei miei psicodrammi, a
persone-pretesto della mia chiarificazione. In Asik Kerib di Parazdanov, identica nel senso alle mie
considerazioni: " Chi
va a cavallo non può capire chi va a piedi". Mi
impressiona come i matti e i tipi strani di cui mi raccontano i miei
allievi, al pari di me abbiano in orrore le automobili, vadano tutti in
bicicletta o in motorino. Non accedano a una vita sessuale regolare. E questo
mi accomuna, nella considerazione dei miei allievi, a ogni essere
umano che vale di meno. E torno a
volere che questo sia piuttosto l' ultimo mio anno di vita, se non posso
essere e avere e godere ciò che vorrei, quale poeta e giornalista e
scrittore di viaggi che competa con Sterne o Chatwin o Naipaul, e
stremato dall' angoscia della mortalità dei miei canarini, di dover
assistere all' agonia e sopravvivere alla fine dei miei adorati esserini,
così incantevoli di grazia maturale e amanti di vivere nel canto, ne
traggo quasi un anelito, il desiderio vorace, di morire comunque prima di
loro, e ne sono sospinto su pagine e pagine, dal pungolo di seguitare ed
ultimare il romanzo che
appunto trasfigura il mio amore di loro, prima che la morte provvidamente
mi sottragga allo strazio del loro scempio.
Ma, nella
cassetta delle lettere Ma quando
nella cassetta delle lettere, come supponevo, quando era già quasi l'una
ho trovato più di uns missiva, che m' importava più che non fossero le
poste, per chiedermi ragione del fatto che avessi lasciato allo sportello
il doppio del' ammanco addebitatomi, che m' importava più l'addio anche
alla stampante, visto il conguaglio per consumo della bolletta dell'Enel,
se il dorso della busta del biglietto di auguri, con mio celestiale supore,
recava la firma di Grègory, l' adorato Grègory, oh, il mio giovane amico
carissimo, il mio diletto ragazzo, che quando era morta ogni speranza e già
avevo deposto il lutto della sua perdita per sempre, rinasceva e risorgeva
nella mia vita, mi faveva rinascere e risorgere al desiderio di vivere
ancora... Quando ieri
sera, o l'altra sera, mi chiedevo perchè rimanere ancora attaccato alla
vita, non mi ero forse detto che non ne valeva più la pena, se lui si era
dileguato anche nella mia memoria?... Ed invece
oltre ogni mia aspettativa superstite, quando che cosa E gli auguri
li aveva scritti all' interno, in caratteri elaborati, perchè mi
squillassero come gioiose campane, mentre le sue parole, dandomi del voi,
si scusavano di non avermi potuto scrivere, si ripromettevano di farlo per
le imminenti Vacanze di Natale che all' arrivo del suo biglietto venivano
finendo. Controllavo
la data d' invio,il 18 dicembre 1995, quasi venti giorni fa... grazie alla
celerità postale della Comunità europea. Ma che
finite? Per quel suo biglietto le vacanze per me cominciavano proprio
oggi, alla fine, che mi sentivo di dentro un' uccellineria canora che non
cessava di esultare, di farmi fare il matto con i miei uccellini
immutevoli, mentre da morto sono ridivenuto un vivo, un vivo di dentro e
di fuori, in casa e per le strade, tanto che avrei voluto prendere a
buffetti gli alberi e il cielo, rotolarmi nell' aria e nel freddo
ridivenuti per incanto nevischio, nelle strade che finalmente erano di
festa anche per me, ove le stelle comete e ogni altra insegna anche per me
erano luminarie, per me che ero fresco e vivo e sprizzante come ogni
passante, sicchè avevo anch'io frenesie di compere e di vita, un'
orizzonte di vita e di trasporti mentali, pur se non si trattava che della
scelta dedi biglietti con i quali ricambiare a Grégory gli auguri di
Buone Feste prima del termine ultimo, dicendogli infinitamente grazie di
tutto, l'anima che faceva capriole e sentiva di adorarlo in ogni suo
anelito. Come ero
infine vivo e presente, nelle vie ancora addobbate della mie città, belle
e ammirevoli e piene di vita e signorili e eleganti e festose, quali
potevano esserlo le vie di qualsiasi più affollata metropoli del mondo, e
come sono qui vivo e reale e felice ed estasiato, nella notte, al
computer, intento a dire quanto mi feliciti, ed esalti, essere ancora vivo
e nelle sue grazie per il mio fair frend, sotto la loro coltre gli
uccellini che dormono adorabili, la coltre della neve che scende continua
soffice e lieve su ogni cosa all' esterno, quando ancora ieri, non vedevo
più vita che in quella dei miei uccellini, che la mia morte nella loro
morte, e mi sembrava che la vita potesse essere ovunque, purchè altrove,
potesse portarmi un aereo in volo, ovunque vi fosse esotismo di spiagge
assolate o la neve fresca di piste innevate, richiamassero gallerie d'
arte o ristoranti e cene o alberghi fastosi, vi fosse possibile
avventurarsi fra la miseria nel sesso. Invece Ed è
l'essermi reso conto di quanto e quanto occorra a determinarmi a compiere
alcunchè nei riguardi di Khaled, per quanto mi sia caro e gli sia
affezionato, come non basti a risolvermi neanche l' averlo costantemente
presente, in assenza della sollecitazione dell' amore, è questa
consapevolezza infelice che mi ha reso tremante di commozione all' atto
miracoloso e inatteso che Grègory mi abbia scritto, a che l' abbia fatto
per una necessità intima e con la soddisfazione di farmi felice, che
trascende il mero adempimento di un obbligo di cortesia.
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