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Che ... E che me importa più del cancro
di mio padre, di tutti loro , " i miei familiari", quando a loro
non importa affatto niente di me, che io non sia oramai che nevrosi e
depressione spasmodicamente suicidaria, e non mi assilli più, in
definitiva, che di chiudere
il conto senza avere visto morire i miei uccellini. Sto facendo già le prove co
sacco, sono a buon punto con la forza di farlo,... Tutto che oramai è andato
distrutto perchè si è chiarito tra me e loro, per effetto del mio
cellulare che ha fatto impazzire e saltare ogni rapporto
che doveva assicurare, con
le telefonate di quella che mi ha messo a questo mondo, la mia finta madre
che teme in ogni morte solo la sua morte, la spettacolare piagnucolante
scenica, oh, che come si compiace di saper parlare di terapia radiante e
gastropie del ventre di mio padre , la ... oh, l'ho detto che ne penso di
cuore, - con le sue telefonate che non pervenivano, o finivano tutte in
segreteria, e poi nessuna rete più disponibile senza sapere più quando
sarebbe avvenuta o avverrà la riattivazione- chiedere danni,
risarcimenti, che cazzo, sei forse un cittadino democratico, un utente,
che ancora crede nel giusto riconoscimento dei suoi diritti di parte
lesa..., o non sei forse
disperazioine marcia, marcia, schifo degli altri e disprezzo fin nel
midollo più intimo, - fin che oggi spasmodicamente ho reso il cellulare e
la tim card al punto di vendita per non distruggere tutto, senza chiedere
rese o nient' altro, in pura perdita castrante, amputatoria, e non ho trovato ancora pace, finchè non ho imballato per
rispedirgliela anche la scatola della confezione del gsm con il
ricaricatore... Ma io non ho un cancro, non ho un
cancro, non ho un cancro.., non ho un cancro, non ho un cancro! ... E lunedì pagherò io a sorpresa
il conto con la scuola che devono saldare i miei "allievi " di
prima, le 100000 lire che ricusano di spartirsi fra loro per la rottura di
un vetro... per il pensionato Giovanni e
l' uccellino Dialoghi uno " Si parla solo d'animali
domestici, di uccellini... " ma non è uns cronaca
minore" Sei felice? " E quando tu sei felice?..
Sei sempre così triste, non sembri nemmeno fatto di carne, i tuoi abiti,
ciò che mangi, non hanno per te nessuna consistenza- gli chiede un'
anziana amica, che vorrebbe ancora tentare con lui il possibile. " ma quando io sono con il
mio uccellino quando metto su un disco e lui
ascolta " Ma che può darti un
uccellino "Io con lui Non ho motivo di pretendere o di
restarne offeso. Lui per me è meraviglioso per me così com é. "Ma lui è fatto " Non è più possibile per
me e per lui E oramai siamo l'uno la vita dell'
altro..." Piccolino,non mi riconosci? Quando esce di casa la mattina presto, per il giornale, o qualche spesa,
capita di sentirlo fisciettare a qualche uccellino
di passagggio, di intenerirsi con un passerottino che fugge in volo
dalla siepe di fronte in bassoi alsuo balcone, chiedendogli perchè mai
fugga via" ma se son'io, piccolino, quello dal quale vieni ogni
mattina a mangiare i semi sul balcone..."
Dopo anni Dopo che da anni non vive che di
lui, non vive che per lui, sente uno scacco ed un fallimento in tutto
quello che si è instaurato tra se e l' animaletto, se ancora come si
accosta alla gabbia del suo uccellino deve distogliersi al più presto,
talmente ogni volta ne vede accelerarsi Ma l' idea stessa di vincerne per
la gola il terrore istintuale che ha dell' uomo, che ha di lui Ha imparato, il vecchio, a
riconoscerne il senso del trillo, al mattino quando il canarino lo saluta
con la luce del giorno, contento di esserci e di abbeverarsi e di sgranare
ancora, presentandoglisi come con un " Eccomi qui, in contatto con
te". O il breve richiamo in cui si
ostina, nel perpetuare il solo dialogo di cui l'anziano avverta l'
instaurarsi tra se e l' animale, prima che questo si isoli e distacchi
nella modulazione di un canto. E lo sa bene che quel grido
insistito, quando si accosta pressante, o addentra nella gabbia la mano su
in alto, significa acutamente pungente " Sono in allarme,
seguiti ad essermi molesto, disattendi". E vi si è adattato, e e altro non
chiede, quasi che fosse tutto ciò che può riservargli quel paradiso
domestico con il suo uccellino Equivoco E deve scoprire, Giovanni, che
ogni qualvolta credeva che il suo uccellino lo salutasse, era invece per
segnalarsi a un altro uccellino che intravedeva sul balcone, accorso ai
semi di scarto che il vecchio vi aveva sparso. Deve rassegnarsi anche a che
l'animaletto non sia a lui interessato che per il cibo e l' acqua che gli
ricambia, sentendosi, nei suoi riguardi,
quando in gabbia come vi rimette la mangiatoia, l' uccellino non si
cura più d' altro se non che se ne vada via al più presto per cibarvisi
industurbato, come nel brano d'opera don Bartolo geloso tutore della sua
Rosina, don Pasquale che ha ben da rompersi la testa. Ma che importa, anche così,
fallito anche ogni tentativo d'addomesticamento di giorni e giorni, nel
prenderlo come ogni animale, come con gli uomini ben sanno le donne, per
il verso che credeva infallibile della gola,- l'uccellino che come lo
ripone fra i semi della mangiatoia divora istantaneamente il pinolo che
ricusa dalle sue mani tremanti fra le sbarre, -
solo che il suo destino come in quella tragica aria che lo
sgomenta, appena 365 modi per arrivare ogni giorno
al lavoro in ritardo Quello classico La rottura dei freni, meno male Quando altrimenti sarebbe in tempo Il passaggio a livello che chiude
in anticipo, per il passaggio del solo locomotore. All' eleganza non si comanda Al cambio del soprabito, quando
sarebbe in tempo, la manica del giubbotto isolante che non ha provveduto a
infilare e non vuol sapere d'entrare in quella esterna. irresistibile pietas L' uccellino che sopraggiunge
proprio mentre parti sul balcone, e che resterà deluso, non farà più
ritorno, se tu non provvedi a spargergli della semente ritornando sui tuoi
passi. Il peccato di Marta Il pezzettino di buccia di arancia
che rinsecchisce sul pavimento in cucina, se tu non indugi a provvedertti
di scopa e a sospingerlo sul balcone, oltre il balcone nel vuoto a perdere
sottostante. Di nuovo, per lo stesso peccato L' acqua che ritrovi sparsa sul
pavimento del bagno dopo la doccia, improntata
del sudiciume del calpestio, per cui non puoi, davvero, esimerti con lo
spazzolone dall' espanderla e rasciugarla. Ovviamente Le manopole del gas da
ricontrollare, pomellino per pomellino, quando già credi di essere uscito
libero dalll' appartamento. Ovviamente, ugualmente I rubinetti, per cui non è
bastato avere passato più volte la mano di sotto, per controllare non
solo con la vista che non perdano. Altresì ovvio La chiusura della porta. Duplice, non semplice. Come sopra Quella del garage, dove hai girato
invano la chiave nella toppa faticosa a persuadertene. Di ricollegabile Se hai socchiuso la porta per
rientrare a controllare in fretta che tutto sia a posto, devi ritornare di
nuovo dentro, e sobbalzare sui tuoi passi: potrebbe nel frattempo
esservisi infilato un gatto randagio, che devi stanare, a sterminio dei
tuoi uccellini adorati. Di fisiologico Quando ancora mancava mezz'ora, e
chi l'avrebbe detto che potesse farti andare come l' altra volta fuori
orario, alle7,25 puntualmente di nuovo il puntore della diarrea
meteoropatica. Ancora Singolo E solo Sette Kilowatt Un' enormità, l' importo della
nuova bolletta della luice elettrica. L' acconto dei consumi
raddoppiato, l' importato della bolletta quasi quintuplicato ... Di nuovo l' azzeramento del suo
residuo accredito sul conto corrente, quando credeva che la retribuzione
dei corsi di redcupero che ha tenuto anche a novembre, potesse valergli l'
accumulo dei primi risparmi. E telefona al numero verde delle
Ente nazionale, per quanto sia già pronto a intonare la formula di rito " So che comunque ho torto
anche se ho ragione, come utente, ma potrebbe in ogni caso spiegarmi come
mai..., e perché mai etcetera etcetera..." Attende in linea pazientemente,
sulle note d'attesa vivaldiane, prima che l' addetto non si scomponga, gli
replichi punto per punto, gli individui la fonte dello spreco: lo
scaldabagno, si, non può essere altro che quello, che il proprietario gli
ha installato proprio per fargli risparmiare quanto gli costava più che a
ogni altro inquilino con mogli e figli il teleriscaldamento,
consigliandogli di tenerlo sempre acceso, che a spegnerlo ed accenderlo
ogni volta avrebbe consumato ancora di più. " Eh, anche quando la spia
non è accesa seguita a far girare il contatore per tenere tiepida l'
acqua..." E con il raddoppio conseguente dei
consumi, addio sconti tariffari, ecco spiegato il quadruplicamento... "Ma se per il resto tengo
acceso solo il frigorifero e qualche timer..." "Lei cerchi di non consumare
comunque più di sette chilowatt al giorno, così rientra di nuovo
nella fascia scontata.. Così ha imparato da allora a fare
in effetti, a scaldarsi l'acqua solo per la doccia frugale di sera, a
risciacquare le posate con l' acqua fredda, sobbollendola solo per i
tegami. E a profittare di quando scende,
oltre che per scaricare i rifiuti, per fare una discesa almeno una volta
algiorno negli scantinati, a controllarvi quanti chilowatt in più
registra il contatore. Può rientrarvi nella fascia
scontata, semprechè usi così poco l'acqua calda, e il computer l' usi
soltanto per scrivere l' indispensabile che gli detta l' ispirazione
impellente, o i soli test per le prove in classe dei suoi allievi. Niente più note di chiarimento o
sfogo con il Preside, o i vezzi formali di ugualmente inutili pentimenti
correttori. Chi se ne curerà mai? E la televisione, o il lettore dei
compact o il videoregistratore, sì, semprechè non li lasci accesi di ciò
di cui non resta in ascolto. Messaggio ricevuto, d' accordo,
della nuova ingiunzione restrittiva. Più sporco, meno insordito.
Telefonia mobile E' stato prima la crisi di
vertigine, senza alcun soccorso possibile se fosse accaduta in casa,
quindi l'aggravarsi delle condizioni del padre, l' esigenza di restare in
contatto con loro, di consentire a loro di raggiungerlo, a fargli fare il
passo cui aveva recalcitrato finora, infine di accedere a un telefono. Come i paesi del Terzo Mondo o del
quarto, in via di sviluppo, si è deciso per il passaggio diretto alla
nuova tecnologia digitale, cordless, come scrivono gli articoli
specialistici, anche lui, come gli è stato fino all' acquisto in orrore,
con il suo telefonino che sta in un cavo e si porta confidenziale
all'orecchio. Con i soli costi della
"card", senza dover pagare importi di canone di sorta, solo un
importo fisso per ogni ricarica della schedula, più i consumi, che
ignorava come tutto del funzionamento dei cellulari, della ricarica
ricorrente anche delle batterie, più... Più niente, oramai da due
settimane, oramai gsm e codici di attivazione e schede, e tutto, non
essendo che ciò che vorrebbe azzerare per sempre dal suo recente passato,
Dapprima il telefonino che non
riceveva, poi le telefonate di sua madre che finivano sistematicamente
nella segreteria telefonica, poi più nessuna rete in collegamento, addio
bip bip, per giorni e giorni, nemmeno più utilizzabili i numeri del
pronto soccorso, avanti e indietro dal centro rivendita e assistenza,
senza che mai il servizio di telefonia, o il venditore, sentissero di
dovergli alcunchè, qualsiasi indennizzo, se non La salute di suo padre che non era
più il problema, pur mentre veniva peggiorando, giorno per giorno, perchè
il problema Finchè, dapprima di persona il
cellulare , " altrimenti lo faccio a pezzi", poi anche la
batteria e la scatola della confezione, per posta, "irrevocabilmente,
e senza condizioni," tra un sabato e il martedì seguente aveva
restituito tutto al venditore, perchè solo così, agito da essa, si era
illuso che la sua nevrosi potesse calmarsi, sospinto da un' agitazione
sconvolta che lo aveva indotto a consumare psicofarmaci sui psicofarmaci
quel sabato e domenica, talmente la perdita e l' inganno tecnologico in
cui era caduto gli avevano fatto perdere la testa. E da quei rivenditori da cui aveva
acquistato ogni elettrodomestico che avesse in casa, e televisione e
rideoregistratore e lettore di compact, e lavatrice e lavastoglie e forno
e radioregistratore e quant'altro, hig-fi o hig tech, non una risposta,
nulla. Credeva che in quanto cliente di
fiducia... " Sì, senza condizioni, e
irrevocabilmente, è vero, ma non avevo sottoscritto, così, che avrei
rifiutato qualsiasi possibile risarcimento del danno..." Ma è così che va il mondo,
vecchio mio. Se ci ripensa, eh, certo c' era un
che di emozionante, in quei giorni, quando preannunciata da quel simbolo
di una lettera sul display come l' apparecchio lo poneva in attesa, si
allertava nel ricevere la voce in/di pena di sua madre registrata, nell'
archiviarla e tenerla in memoria, o quelle poche volte, nella sua
solitudine domestica, al sentire attivarsi la chiamata in linea,
nell'affrettarsi a confermare subito col tasto, per udirvi la voce di sua
madre che vi affluiva contenta di averlo infine raggiunto. Se desiste dalla rimozione del
trauma che lui stesso ha precipitato e si è inferto, ne sente nostalgia
di quel traffico, ora che non deve più porsi in standby, che nella sua solitudine non c' è più niente che sia in arrivo. Anche se di quello che diceva, mentre così viva era in lui
l'agitazione su Cessato il fallimento di quella
simulazione filiale, ora che è stato ripristinato il deserto. (
L' infortunio del mezzo La telefonia, di nuovo, l'
appiglio del suo tormento per ritorcersi contro i suoi congiunti e se
stesso, per infestare di nero la sua e la loro giornata di festa,
desistere dall'andarli a trovare, rinviare ancora per i compiti da
correggere e i panni da stendere, a riprova di che sia l' importante, per
davvero, quando la vita è il fallimento e l' umiliazione di ciò che
avrebbe voluto essere e godere. E' stata quella presenza femminile
di sua conoscenza, nella cabina telefonica, che nella sua disinvoltura e
indifferenza a ogni sua sollecitazione, seguitava a dire si, si, e a
incurarsi e a ridere in linea come se lui non fosse in attesa, dopo una
prima, una seconda , una terza volta ch'era ripassato, che aveva
scalciato, ed aveva inveito, le aveva ributtato in faccia il suo odio e
schifo sessuale... L' altra cabina cui si era
rifatto, per vedere di eludere colei, una prima volta era apparrsa
occupata da un bel giovane e poi l'aveva trovata fuori uso, e in quella
oltre il passaggio pedonale, al limitare del traffico,
per la precedenza che aveva dovuto o voluto dare alle auto, uno
ch'era sopraggiunto l'aveva preceduto di un
soffio... lo sgarbo che avrebbe dovuto commettere poi anche lui,
nei riguardi di quell' uomo claudicante che s'era arrestato in auto presso
l'ulteriore cabina che aveva trovato finalmente libera... dopo che
esasperato aveva fatto ritorno a quella di partenza, oh, quanto ignorano Pensando nel va e vieni del sole
sui suoi cactus, sul timo e i fusticini di salvia, del canto in gabbia del
canarino invasato, che dovrebbe almeno avere caro di avere nessun futuro, morto ogni credito,
un' altra giornata che volge al termine nel suo inutile bel tempo,... il
tramonto in corso che gli ribadisce il fallimento e la pena, lui nemmeno
un uomo, alcunchè di dignitoso, ma un mancamento impotente, adiposo e in
ansia, che non sarà mai niente e nessuno di importante, null'altro che
quel miserevole e ridicolo e risibile insegnante succube, di cui gli sarà
ancora più difficile difendere in classe domani il decoro, assicurare
l'ascolto, se non riprende la soma di compiti e di lezioni di cui non ne
vale la pena, e si perde e si spreca e non si risolleva,
Basta così, soli miei cari uccellini qui assidui assorti, quando solo se voi penso... |
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