Luce che è
Amore
(I Pastori
della Buona Novella)
Luca, 2,
8-20
“Hamsah,
San Pietroburgo, Mejnun arriva a vedere Leila,f.96b, Biblioteca Pubblica
Saltykov-Shchedrin, inv. Pns 66, Bukhara, 1648
Poi, furono gli stessi i giorni,
gli accadimenti,
le pecore da accudire dei loro
affanni,
di nuovo fu la fine di tutto, all'
evidenza,
nel cadavere e nell'escremento,
ma crebbe, con la remissione mite,
la vista dei bisognosi, cessò di
accecarli
l'odio che subentrò più freddo,
pur nei triboli della peregrinazione
coatta,
all'ennesima requisizione degli
occupanti,
fin che alla misericordia,
sanguinante,
poté tralucere l'acqua nel deserto
insistente,
e quando fu l'affidamento al sepolcro
di prole e mogli,
ed ebbero a discendere anch'essi,
ad uno ad uno nell' ombra degli Avi
antichi,
e con loro si perse chi aveva visto,
fu come l'interrarsi del seme
d'inverno,
fu a quanto
da allora in essi aveva germogliato i
suoi frutti,
Luce che li avvolse,
il sentore di non credere più nella
morte.
Natale 2002