In  Udaipur

 
     
 

6 agosto

Sostando nella Venezia d'Oriente, mi sembra d'aver commesso un peccato turistico. 

Quando invece  Ranakpur,Chittorghar...

Allorchè ho preso alloggio nell' hotel Ganguar Palace, prima ancora che mi decidessi,  per invogliarmi, mi si è offerta la vita del lago.: nemmeno l'ho scorto, in un primo tempo,  talmente  era di un colore fecale, nel giorno piovoso, il liquido lacustre in cui è immerso il bastimento marmoreo insulare del Lake Palace hotel. 

Stanotte, per lavarmi le mani dopo aver defecato,  non c'era acqua che scendesse dai rubinetti dei due vani di servizi della spaziosa e linda camera in cui mi sono sistemato, per risarcirmi dello squallore di quella di Mont Abu.

Poi l'acqua è sopraggiunta, mentre stamani manca l'energia elettrica.  E l'alluce seguita a restare infiammato, i legamenti collaterali  del mio arto destro a farmi urlar dal male, quando anche solo devo curvarmi sulla turca per la diarrea ricorrente. 

Inoltre, con il venir meno del bisogno di bere, al rinfrescarsi del clima, e della depurazione interiore assicurata dalla tanta acqua che bevevo i giorni scorsi, l'urina che mi ristagna nella vescica ha aumentato la sua pressione urticante a urinare, limitandomi nella mia autonomia fisiologica. Avanti, comunque, in ogni caso.

Sono già le 11,30 del mattino ed incombe la visita del lake Palace.

Devo   quindi   pervenire a una qualche vista panoramica del suo complesso, sullo sfondo del lago, e sull' altro lago devo giungere al **, ch'era un tempo il giardino delle damigelle d'onore.

Ma prima, e comunque, mi i prospetta l' ulteriore pagina del Vangelo di Matteo, mentre urge di nuovo l'impellenza di ricorrere a una toilette, nel ristorante terrazzato che sovrasta l'hotel. Alzatevi e non temete

Ieri mi ha illuminato Matteo, 17, 6 " Alzatevi e non temete"

Oggi mi si apre la pagina contro chi dia scandalo " anche a uno solo di questi piccoli".

Sono messo  in guardia dal dimenticarmi, nella forma stessa della mia commiserazione, che la mia riconversione perpetua deve  farmi tornare piccolo come i tanti bambini indiani di ogni mio giorno di viaggio 

.Stamane, nel magnifico articolo di Giorgio Montefoschi a commento del libro di Malamoud, La danza delle pietre, brillava l'idea che l'amore vedico, come quello cristiano,  nel Dio creatore, come nella sua creatura, è una contrazione del desiderio. che rilascia e libera l'altro

ma levarsi adesso dalle mie  contrazioni spasmodiche, dalle miserie dei miei riti di viaggio,  l'assillo della carta  igienica finita, del ricambio di batterie  e memory card s...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

a inizio pagina

all'indice