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Disteso a me
accanto nella stanza d'albergo in Kumbakonam, K. mi viene
chiedendo chiede che cosa sto scrivendo.
Gli rispondo che mi accingo a
scrivere che il viaggio che stiamo vivendo, questo stesso viaggio di
cui non ho ancora scritto niente, è il viaggio più importante della mia
vita, come lui già sa.
Gli aggiungo che debbo confidare in
ciò che è ancora salvo in me, e ancora saldo, la mia amicizia e il mio
amore per lui, per salvare il mio viaggio e salvare con esso la mia vita,
la nostra esistenza.
Tornassi dall'India mentalmente
distrutto dalla depressione, - che mi ha sconvolto in Pondicherry, di
cui ho avvertito le prime avvisaglie in Mamallapuram, in Kancipuram,
quando il perfezionismo dei miei progetti è stato sgretolato dalle
circostanze esterne e dai miei limiti interiori, culturali ed umani, che
mi hanno impedito di visitare e vedere ogni reperto come e quanto
volevo, (come sono insorte difficoltà impreviste, contrattempi,
impedimenti e ridimensionamenti inevitabili alla attuazione delle
finalità smisurate che mi riproponevo, ),-quale forza interiore potrei
applicare al lavoro e alla quotidianità della mia vita occidentale, al
rientro in Italia?
E se l'India e la sua spiritualità in
cui ho risposto il senso finale della mia esistenza, si risolvessero
in niente? In Saint Mary Curch, sulle presunte spoglie in
Chennai dell'Apostolo Tommaso, in Santa Maria degli Angeli di Pondicherry,
nel mio amico avvertivo una fede hindu superiore alla mia di cristiano,
una
devozione alle immagini di culto
che trascendeva le parole in cui ripetevo invano lo sciogliersi del
dubbio nel santo apostolo: " Mio Dio, mio Signore". Le stesse
parole che ho ripetuto di fronte ad ogni immagine di culto hindu, ad
ogni icona di Parvati o linga di Shiva, ad ogni statua di
Ganesha, di Vishnu, di Laksmi,nei templi di Kancipuram, Cidambaram,
Kumbakonam, di Darshuram o di Gangaicondacholapuram.
A Kallu, parimenti,
ho tramutato la divinità di Cristo nella sua fede in Ishvara, il Signore
che è ogni Dio della sua devozione, come ora mi spiega distogliendosi dai
programmi televisivi in tamil, di cui può intendere solo la musica.
a
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