La modifica al ponte del 1690

Della modifica al ponte del 1690, così ne parla l'Amadei, nella sua " Cronaca Universale":

" l'ingegnere francese Du Plessis insinuò al Duca di fortificare Mantova... Gl'insinuò pur anco di fare un taglio in quella parte del ponte di S. Giorgio per cui si entra in Mantova, ma contrastaronlo con forti ragioni, per impedirlo, gli esperti ingegneri mantovani, affaticandosi di far conoscere all' ingegnere francese il poco utile che ridonderebbe la città, a confronto della quasi continua spesa occorrente per mantenere in piedi un ponte di legno piantato in acqua sovra grosse travi.

"Ma prevalendo il sentimento del Plessis nell' animo del Duca contro quello di Dorricilio Moscatelli, mantovano, fu fatto il taglio del ponte, con la piegatura che vedesi a'giorni nostri ( perché per lo avanti era dritto fino all' ingresso), ed in seguito ne fu costrutto uno di legno con dispendio grandissimo, sebbene si prevedesse dalli pratici che non sarebbe di lunga durata, atteso il continuo carreggiamento, e l'esito comprovò il pronostico fattone dal Moscatelli".

Tale modifica è evidente già nella seguente incisione in cui appare il ponte di legno apposto all'ingresso in Mantova e la curvatura che ne deriva.

 

Mantua, veduta prospettica della città disegnata da Friedrich Bernhrd Werner e stampata ad Augsburg a partire dalla prima metà del XVIII secolo Incisione in rame bn. e col. , 310x1030 in Mantova nelle stampe al numero 73

 

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