Dopo Samarcanda, Bukara, Urgench-Kiva, da che in Nukus ho valicato la soglia della antica sede del Museo Savistkij, l'intero mio viaggio in Uzbekistan ha mutato il suo corso: la scoperta di sala in sala, nei corridoi, di quanta splendida pittura vi era esposta, e che ignoravo del tutto, al pari degli artisti russi od uzbeki occidentalizzanti che ne erano stati gli artefici, si è fatta la passione avvincente di estenderne ed approfondirne ancora di più la conoscenza, per riverberare in Occidente il fuoco dell' incendio emozionale che in me avevano avvivato, di Museo in Museo nel mio ritorno a Taskent per il visto di transito attraverso il Turkmenistan, quindi in Samarcanda ed in Bukara, qui i nuovo a Nukus, da dove intendo dirigermi alla frontiera con il Turkmenistan ch'é la più prossima a Konya Urgench.
Tansiqboev , tra i pittori uzbeki, mi ha avvinto per primo e più che ogni altro, in virtù della intensità con cui la luce nei suoi dipinti trasfigura insieme con la natura gli stessi scenari industriali del socialismo reale,
Sera in montagna 1970 | |
Marzo in Uzbekistan, 1958 | |
prima che nel Museo di Taskent avesse il sopravvento su ogni altro Usto Momin, alias Nikolajev.
Mi ha emozionato con che coerenza di ascesi, nella forma e nei sensi, egli ha trasfuso i suoi orizzonti di vita nell' omoerotismo islamico del dialogo mistico d'Amore con l'altro , elevando l'amore tra ragazzi, e per i ragazzi, a soggetto che illumina la tragicità di ogni passione terrena che non sia religiosamente trascesa. Con che malinconica rassegnazione il ragazzo che concupisce contempla il suo concupito nel sonno , o ne vagheggia remissivamente mite la crudeltà fatale della indifferente bellezza, o quale crudezza sensuale ha pure la delicatezza che ingentilisce il ragazzo che titilla una quaglia, in profili efebici il cui delinearsi ha tutta la purità del sentire che si decanta, nella sua essenza profonda , all' atto stesso di rivelarsi a se stesso.
E quale disperazione guarda al fondo di sé, attingendo dall' infelicità sessuale la propria spiritualità trascendente, negli anziani della chaikona che volgono la vista oltre il bel ragazzo che suona il sitar ,
Tra i pittori russi che vissero e dipinsero nella Repubblica sovietica dell' Uzbekistan, dei quali ospita un florilegio il museo Savitskij, sono Echeystov e Tarasov che più mi hanno allettato, di prino acchitto, tale e tanta è l'estrosa e fresca grazia che serbano in Tarasov le sue teatrali istantanee di vita,
la stessa grazia che Echeystov esprime facendosi polimorfo nell' aderire al variare di persone e scene di vita ,
delle nature morte in cui si esalta esaltandone il dirompere di steli e boccioli in fiore ,
ma è Mikail Sokolov
( Funerals, oli, canvas.58x73.5)
che
è divenuto in Nukus la mia "passion predominante", quando nella nuova sede ho
visto esposto l'acme della sua opera.
Fu più che similare a De Pisis: in " A Gray day " (Gray day. Oil, canvas. 75 x 96)
come nella pittura del ferrarese accade che Parigi, in cui vissero entrambi, sia incenerita nel fantasma della propria animata parvenza.
Nel la nuova sede del Museo Savitskij avrei ritrovato a sovrintenderlo Umid, la guida del fuoristrada che in Moynaq mi aveva offerto l'acqua residua della sua bottiglia, quando si è arrestato ala richiesta di soccorrermi nella crisi in cui la disidratazione mi aveva debilitato.
Ma in Umid avevo accanto ora uno squalo, freddo e bello ed implacabile , di sala in sala, incolato al mio seguito per profittare e prendersi scherno della mia passione per l'arte, senza che la mia intelligenza sensibile, o la mia emotività entusiasta, nulla potessero a farlo deflettere.
Di rientro a Tashkent, per il rilascio del visto turkmeno ,- oltre venti le ore di autobus da Nukus-, vi sarei rimasto più giorni per visitarne i musei rinnovati, il Museo delle Belle Arti dell' Uzbekistan ed il Museo di Storia del Popolo uzbeko , di giorno in giorno risalendo sempre più la città, da Rustaveli Shota verso Navoi Street, per i grandi viali e parchi alberati in cui la capitale è stata espansa e fatta risorgere a dismisura dai terremoti che l'hanno rasa a l suolo, finendovi disperso come i passanti ed il traffico, lungo i marciapiedi e le arterie anch'esse sommerse dal verde dei parchi.
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Indirizzi:
http://www.geocities.com/agesov1/rim_r.html