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4. Le proprietà comuni delle affezioni umane |
Alla pagina del capitolo seguente5. La Mente e il Corpo, una sola e medesima cosa.
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Dalla
implicazione, negli affetti, sia del corpo esterno che del Corpo affetto,
sono ulteriormente deducibili le proprietà comuni
fondamentali delle affezioni, sia degli uomini che degli altri
enti naturali, per le quali
le loro affettività si differenziano quanto sono differenti le loro
nature e gli oggetti esterni dai quali sono affette.
Infatti,
per la natura del corpo esterno che l’ affetto implica insieme con la
nostra, ci saranno tante specie d’ogni genere di passione quante sono le
differenti specie di oggetto da cui siamo affetti ( Etica III, 56).
Così, ad esempio, gli Appetiti d’amore del bere, del
mangiare,del coito, del denaro e della gloria,
differiranno tra di loro quanto differiscono gli oggetti ai quali
queste passioni si riferiscono.
Per i moltissimi modi, poi, in cui il Corpo umano, in quanto
è composto di numerosissimi individui di diversa natura, può essere
affetto dai corpi esterni ( Etica II, 13, postulato 3),
e in cui di conseguenza può a sua volta mutarli,
uno stesso oggetto può modificare in modi diversi
nello stesso tempo uomini diversi, producendo in loro degli affetti differenti, oppure può
modificare in modi diversi in tempi diversi uno stesso uomo, rendendolo
incostante a suo riguardo.*
Inoltre, la stessa specie d’affezione, per l’Appetito che
implica del Corpo che ne è affetto, differisce da un individuo naturale
all’ altro, nel mondo animale, quanto l’essenza dell’ Appetito
dell’uno, differisce
dall’ essenza che è affermata dall’ Appetito dell’ altro (
Etica III, 57).
…”Da qui segue che gli affetti
degli animali detti irragionevoli
( non possiamo infatti per nulla dubitare che i bruti sentano, dopo che
abbiamo conosciuto l’origine della mente), differiscano tanto dagli
affetti degli uomini, quanto la loro natura differisce dalla natura umana.
Il cavallo e l’uomo sono, certo,
ambedue trascinati dalla Libidine di procreare; ma quello da una Libidine
equina, questi, invece, da una Libidine umana.
Così pure le Libidini e gli
Appetiti degli insetti, dei
pesci e degli uccelli devono essere diversi gli uni
dagli altri. Benché, dunque, ciascun individuo sia contento della
natura di cui è formato e ne goda, tuttavia tale vita di cui
ciascuno è contento e tale gaudio non sono altro che l’idea o l’anima
di questo individuo, e perciò il gaudio dell’ uno differisce tanto dal
gaudio dell’ altro, quanto l’essenza dell’ uno differisce dall’
essenza dell’ altro” ( Etica III, 57, Scolio).
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