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Ontologia degli Appetiti Umani e Superstizione |
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IX. Le
Gioie attive
Modestia, Moralità, Onestà,
costituiscono già la vera
vita delle
Affezioni attive.
A differenza degli affetti che
costituiscono dei patemi d’animo, le affezioni attive hanno in noi la
loro causa adeguata, in
quanto si esplicano prevalentemente per la causa formale della nostra
potenza di agire e di comprendere, ossia in virtù della potenza della
Natura che si esplica
mediante la nostra essenza ( Etica III, Definizioni).
Tali affezioni attive, che
esprimono adeguatamente la Letizia della Cupidità del nostro sforzo di
perseverare nel proprio essere ( Etica, III, 59), costituiscono la nostra Fortezza, di cui sono distingui bili le
manifestazioni della Fermezza
e della Generosità.
La Fermezza è la “ Cupidità
con cui ciascuno si sforza di conservare il proprio essere per il solo
dettame della ragione” ( Etica III 59 Scolio) e comprende le azioni
che hanno come scopo la sola utilità individuale dell’ uomo che
agisce.
Forme di Fermezza esemplificate
da Spinoza sono la Temperanza, la Castità, la Sobrietà, la Fortezza
d’animo nei pericoli, in virtù della quale l’ individuo agente modera
le Cupidigie eccessive o elimina la Paura.
Invece la Generosità, in cui
consiste la vera vita di Religione del conformismo attivo, nella
concordia della Moralità e dell’ Onestà, “ è la Cupidità con cui
ciascuno si sforza, per il solo dettame della ragione, di aiutare gli
altri uomini e di unirli a sé
in amicizia” ( Etica III, Proposizione 59, Scolio),
vincendo l’Odio e respingendo le offese con l’Amore, anziché
contraccambiarle con l’odio reciproco ( Etica IV,
46, con il suo Scolio).
Un altruismo
che in verità è la forma più alta di individualismo e di
utilitarismo personale .
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