All' indice

Ontologia degli Appetiti Umani e Superstizione

alla pagina del capitolo: 

Le Letizie  Eccessive

   

alla pagina del capitolo: 

Le Gioie Attive

 

VII. Passioni.  Le Letizie moderate

 

A differenza delle Tristezze, le altre passioni che ci modificano possono assecondare ed accrescere la Potenza  di agire dell’ Uomo,  quali condizioni della sua stessa azione.

Tali Passioni sono i suoi affetti di Letizia ( Etica, III, II, Scolio), che  esprimono il passaggio dell’ uomo da una minore ad una maggior perfezione” ( Etica III, definizione 2 degli Affetti), tuttavia non” sino al punto che egli concepisca adeguatamente sé e le sue azioni” ( Etica IV, 59), allorché raggiunga la perfezione della potenza assoluta dell’ uomo libero, il quale è guidato dalla sua ragione in quanto  al contempo causa adeguata di affezioni attive, ossia di affezioni che pur implicando altri enti nella loro determinazione, esplicano la sua sola natura.

Le Felicità sono dunque l’Appetito o la Cupidità in quanto tale perfezione è aumentata ed assecondata ( Etica III, 57 dimostrazione).

Le principali Felicità consistono nell’ Amore, nella Speranza , nel Gaudio, nella Soddisfazione di sé stessi e nella Gloria.

L’Amore è Gioia accompagnata dall’ idea di una sua causa esterna ( Etica, III, definizione 6 degli Affetti)

Le principali specie di Amore sono la Propensione che proviamo verso chi o che cosa per accidente è causa di Letizia( Etica, III, definizione 8), al contrario dell’ Avversione, la Devozione , che è Amore verso colui che ammiriamo ( Etica,III, definizione 10), il Favore, che al contrario dell’ Indignazione, è Amore verso colui che ha fatto del bene ad altri ( definizione 19), la Stima, che è provata verso colui del quale per Amore si tiene conto più del giusto( Etica, III definizione 21 degli Affetti),  al contrario di ciò che si prova nel Disprezzo,  , la Misericordia,  che è la gioia per la quale si  gode del bene altrui e ci si rattrista dell’ altrui male, ( Etica III, definizione 24), e che esprime il contrario dell’ Invidia, la Riconoscenza, ( Etica III, definizione 34 degli affetti),opposta alla Vendetta, ed infine la Benevolenza, (Etica III, definizione 35), che è l’eccitazione a fare del bene a colui che amiamo, contrariamente all’ Ira).

La Speranza è l’ulteriore forma di Letizia, , oltre all’ Amore, ( con il Gaudio, la Soddisfazione di se stessi e la Gloria),  che  mista a Tristezza, nella sua incostanza, deriva dall’ idea di una cosa futura o passata del cui esito dubitiamo ( Etica III definizione 12 degli Affetti).

Essa diventa la Sicurezza quando il dubbio scompare ( Etica III, Definizione 14 degli Affetti).

Speranza e Sicurezza sono le Gioie che costituiscono il contrario della Paura e della Disperazione.

Il Gaudio è la forma di Letizia che invece è  suscitata dal l’idea di una cosa passata che sia accaduta insperatamente, ed esprime il contrario del triste Rimorso.

La Soddisfazione di se stessi è quindi la Letizia della considerazione della propria potenza di agire ( Etica III, definizione 25 degli Affetti) , e si oppone all’ Umiltà.

Infine la Gloria è la Letizia per una nostra azione che immaginiamo sia lodata dagli altri  ( Etica III, definizione 30); ne è il contrario la Vergogna.

Solo mediante le idee delle affezioni del suo Corpo che producono  Letizia, per Spinoza l’uomo può conoscere  adeguatamente se stesso,  la propria Cupidità,  in cui il suo Appetito si fa consapevole di se stesso, i suoi affetti e le cose esterne, in quanto ne desume le nozioni delle proprietà comuni, che costituiscono la conoscenza di secondo genere, in cui convengono reciprocamente, potenziandosi a vicenda, l’uomo e i corpi esterni( Etica III, 53:

PROPOSITIO LIII. Cum mens se ipsam suamque agendi potentiam contemplatur, laetatur; et eo magis, quo se suamque agendi potentiam distinctius imaginatur.

DEMONSTRATIO. Homo se ipsum non cognoscit, nisi per affectiones sui corporis earumque ideas (per prop. 19. et 23. P. 2.). Cum ergo fit, ut mens se ipsam possit contemplari, eo ipso ad maiorem perfectionem transire, hoc est (per schol. prop. 11. huius) laetitia affici supponitur, et eo maiore quo se suamque agendi potentiam distinctius imaginari potest. Q.E.D.

COROLLARIUM. Haec laetitia magis magisque fovetur, quo magis homo se ab aliis laudari imaginatur. Nam quo magis se ab aliis laudari imaginatur, eo maiore laetitia alios ab ipso affici imaginatur, idque concomitante idea sui (per schol. prop. 29. huius). Atque adeo (per prop. 27 huius) ipse maiore laetitia concomitante idea sui afficitur. Q.E.D.

 

 

 

 

 

 

 

 

Albrecht Durer Esperienza e solerzia

Il grande carro trionfale dell’ Imperatore Massimiliano I,

verso il 1518, comparsa nel 1522,

380circa x 424 mm

8 blocchi distinti

 

 

 

 

 

 

Albrecht Durer Fortuna

 

Albrecht Durer Giustizia

 

 

Albrecht Durer Clemenza, Giustizia , Temperanza,

Il grande carro trionfale dell’ Imperatore Massimiliano I,

verso il 1518, comparsa nel 1522,

380circa x 424 mm

8 blocchi distinti

 

 

 

 

Albrecht Durer Magnanimitas, Audacia

Il grande carro trionfale dell’ Imperatore Massimiliano I,

verso il 1518, comparsa nel 1522,

380circa x 424 mm

8 blocchi distinti

 

 

Albrecht Durer Ratio,  Constantia

Il grande carro trionfale dell’ Imperatore Massimiliano I,

verso il 1518, comparsa nel 1522,

380circa x 424 mm

8 blocchi distinti

 

  

 

 

 

 

All' indice

a inizio pagina

alla pagina del capitolo: Le Letizie  Eccessive alla pagina del capitolo: Le Gioie Attive