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Il regime ove gli uomini del volgo obbediscono da sudditi,
conformandosi al proprio utile solo per evitare il male, non ottiene che
un'obbedienza coatta, nello stesso grado in cui la moralità e la
vera religione non sono ancora egemoniche, poiché ricorre in prevalenza al
Timore ed alla Superstizione, anziché promuovere la spontaneità egemone
dell' Amore e della Speranza in chi ubbidisce.
Ed un regime può
sottomettere l'agire dei sudditi al diritto pubblico, in virtù
prevalentemente del consenso passivo felice, soltanto mediante gli
apparati di culto delle varie Religioni; ma il loro magistero, in
conformità pratica con le norme della salute comune del diritto pubblico,
deve consentire a tale scopo la più ampia libertà d'opinione e di
interpretazione dei Testi Sacri, ch'è la condizione indispensabile
perché i dogmi di fede e di pietà universali, che ripongono nell'
obbedienza la salvezza degli ignoranti, siano accolti con
piena adesione d'animo dalle moltitudini.
Il dominio egemonico
ottenuto con il consenso lieto eteronomo del volgo ( le passioni felici
dell'obbedienza ai dettami della giustizia e della carità), è il
governo popolare moderato dello Stato etico degli ignoranti, che
Spinoza contrappone al regime monarchico dispotico, e che storicamente
si configura nel potenziamento della libera Repubblica d'Olanda
Tale rafforzamento delle istituzioni repubblicane del proprio paese
comporta dunque, quale condizione della loro stessa
conservazione, l'assicurazione della libertà di giudizio e di fede
di ogni cittadino, e l'esclusione, come idee sovversive, delle sole
opinioni che equivalgono a una rottura del patto civile, come
l'ateismo o la rivendicazione dei movimenti ribelli cristiani che ciascuno
abbia a vivere secondo il proprio arbitrio, entro la riproposizione del
supremo diritto dell' autorità civile all' amministrazione delle cose
sacre, che va esercitato sia regolamentando le azioni del culto esterno,
che imponendo i dogmi di pietà, indispensabili ad affermare l'egemonia
come obbedienza felice degli ignoranti, nella speranza della salvezza
Nello Stato Repubblicano
olandese, le riforme intellettuali e morali propugnate da Spinoza, una
volta che siano state introdotte, permetteranno la coesistenza
pacifica e la concordanza pratica tra la Pietà della Fede degli ignoranti
e la Virtù della Beatitudine intellettuale dei Saggi, consentendo un sia
pur limitato controllo politico della Superstizione che invece porrebbe
gli uni in antagonismo con gli altri.
( L' imposizione come
culto, infatti, dell'esercizio della carità e della giustizia, in
conformità con le norme che ne subordinano l'esercizio verso il prossimo
alla salute pubblica, e la concessione della libertà di giudizio nella
tolleranza mercantile di ogni fede, ch'è testimoniata in particolare
dalla città e dal governo di Amsterdam ( Trattato Teologico-Politico, XX,
p.488), tendono a contrastare le passioni d'Odio, di Superbia, d'Invidia e
di Paura, che alimentano la Superstizione, suscitando gli affetti
positivi contrari e più forti di Amore e di Speranza.)
La riforma intellettuale e
morale propugnata da Spinoza, mediante la pluralità delle fedi e delle
opinioni, nell'unità dei dogmi di pietà della religione universale, è
intesa a sostituire un controllo politico della Superstizione, che la
depotenzi, all' uso politico dominante che l'alimenta, ed implica, nella
contingenza storica in cui è un intervento, che il regime
repubblicano d'Olanda, solo se per il tramite di tale riforma si rafforza, possa difendersi dalla reazione in atto delle forze
della feudalità.
Solo tali misure possono
infatti consentire la disgregazione del blocco di forze contrarie al suo
governo- moltitudini superstiziose, teologi fanatici, lo stadtholder
Guglielmo d'Orange.-
che già si veniva consolidando,
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Nella tela di Rembrandt La
cospirazione di Julius Civilis, ( 1662, circa), che vide Gaio
Julius Civilis alla testa dei Batavi del Nord contro i Romani, nel
69 d.C., è adombrato
l'atto insurrezionale contro Filippo II di Guglielmo I, avo di Guglielmo
III |
mediante l' usurpazione crescente del
diritto delle autorità sovrane sulle cose sacre, della loro prerogativa
di giudicare che cosa sia pio od empio, lecito o illecito:
"Onde fu necessario in
primo luogo indicare i principali pregiudizi in materia religiosa, e
cioè le tracce dell'antica schiavitù, e poi anche i pregiudizi intorno
al diritto delle somme potestà,che molti con ardita spregiudicatezza
vorrebbero in gran parte usurpare, e, col pretesto della religione,
allontanare dalle supreme autorità l'animo delle folle tuttora inclini
alla superstizione pagana, in modo da far precipitare di nuovo
tutto nella schiavitù" ( Trattato Teologico-politico,
Prefazione, pg.4)
I rimedi addotti saranno efficaci quanto
più saranno esercitati con moderazione, senza illudersi nè per
il presente, nè per l'avvenire, che possano sortire altro
effetto che di contrastare e contenere la superstizione irriducibile
dell'impotenza irriducibile della moltitudine degli uomini, perché essi
saranno sempre, nella loro esistenza nella durata, parti finite della
natura, sulle quali prevarrà quasi sempre l'ordine comune delle cose
esterne, sicché " è impossibile levare al volgo la
Superstizione e la Paura".
"Novi, deinde, aeque
impossibile esse vulgo Superstitionem adimere, ac metum"
Post Scriptum
2013
Purtroppo, due anni dopo la pubblicazione
anonima del Trattato Teologico Politico, avvenuta nel gennaio 1670 ad
Amsterdam, grazie all'editore Rieuwerstz, alla fine dell'estate
1672, dopo l'invasione francese dei Paesi Bassi, il gran pensionario
Johan De Witt
caddè in disgrazia e fini atrocemente
vittima, con il fratello Cornelis, di un linciaggio ordito ai loro
danni, dalla fazione avversa degli Orangisti, di cui i caporioni furono
Johan Kievit, Cornelius Tromp e Johan van Banchem, in concomitanza di
una sua visita alla prigione in cui il fratello era rinchiuso. I loro
cadaveri vennero macabramente mutilati e squartati, ed esposti al
pubblico ludibrio come carne
macellata.
così come ebbe a rappresentarli Jan de Baen.
Brandelli dei loro corpi finirono cucinati e mangiati, un caporione dei
facinorosi, l'orafo Hendrik Verhoeff, per anni custodì esposti i
cuori dei fratelli.
Spinoza ebbe allora la riprova storica e
personale di tutte le ragioni del suo timore esistenziale di ciò a cui
può giungere la Superstizione settaria del volgo, quando è aizzata da un
clima d'odio politico- religioso quale quello ingenerato dagli Orange
contro i De Witt.
Venne così meno il grande protettore
liberale di Spinoza, che alcuni suoi nemici giunsero a supporre fosse
coautore dello stesso Trattato Teologico-politico. Come riporta Steven
Nadler nel suo libro recente il cui titolo stesso è desunto dalla
demonizzazione che così riferisce, in un catalogo delle opere che
figuravano nella biblioteca del De Witt, accanto al titolo del Trattato
Teologico-politico, al numero 33, " compare la seguente annotazione :
"Forgiato all'inferno dall'ebreo apostata a quattro mani con il diavolo
e pubblicato con la consapevolezza e la connivenza di M. Jan".
Come rileva lo stesso Nadler nella stessa
pagina, in assoluta sintonia con la mia antecedente connotazione delle
finalità storico-politiche contingenti della pubblicazione antecedente
del Trattato Teologico Politico" Con la scomparsa di De Witt e il
progressivo indebolimento dei suoi alleati al'interno del partito degli
Stati, il gruppo più intransigente dei pastori riformati incontrava
molti meno ostacoli nel suo tentativo di esercitare la sorveglianza
sulla politica e la vita intellettuale della Repubblica. Si
concretizzava dunque proprio la realtà che Spinoza aveva tanto paventato
e dalla quale aveva messo in guardia nel Trattato" ( Pg.233
dell'edizione italiana di " Un libro forgiato all'inferno", Einaudi,
2013).
Due anni dopo , nel 1674, in concomitanza
con l'ascesa al potere di Guglielmo Enrico, principe di Orange e Nassau,
come Guglielmo III, stadthouder, futuro re d'Inghilterra, per un
editto delle Corti d'Olanda da lui controfirmato, mentre al contempo gli
assassini dei fratelli De Witt conoscevano la sua protezione e munifica
remunerazione, il Trattato cade nella messa al bando dalla
Repubblica d'Olanda. L'Ethica, di cui il Trattato avrebbe dovuto
propiziare la pubblicazione, non vedrà la luce che dopo la morte di
Spinoza, per non comprometterne l'incolumità.
La beatitudine di vita dell'uomo nobile
affrancato dalle religioni settarie, --ebraismo, cristianesimo,
islamismo, quelle implicate nella critica spinoziana, -, che
gioisce dell'amor dei intellectualis- in cui il Divino grazie alla sua
mente ama se stesso-, e che dell'amore di Dio si fa partecipe in spirito di
carità e di giustizia, allora, come ora, resterà confermata quale la
gioia divina della fede, o secolarità sacra, dei pochi virtuosi felici,
e ai suoi tempi, e sempre più nel tempo a venire, dagli eventi
teologico-politici trarrà validità l'intento cautelare
di Spinoza di salvaguardarsi e di salvaguardare l'autentico uomo di fede
dalla Superstizione fanatica e degli odi di parte delle moltitudini del
volgo imperituro, mediante una religione civile e l'esercizio di una
rappresentanza politica che ne converta le passioni d'odio identitario,
discriminatorio e cruento, all' obbedienza concorde della speranza
immaginaria di una vita migliore.
( 17 agosto 2013))-
A seguito degli eventi in Egitto e della situazione civile in Italia).
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